SITUAZIONE MOLTO DELICATA ,SARA’ DRAGHI IL SALVATORE DELLA PATRIA?

Gennaio 7, 2016

draghiSITUAZIONE MOLTO DELICATA ,SARA’ DRAGHI IL SALVATORE DELLA PATRIA?

Ormai è un dato di fatto il 2016 è iniziato sotto il peggiore degli auspici.Esclusa per certi versi la borsa Usa che tutto sommato ha retto alle vendite copiose ,nel senso che ha limitato la sua discesa ,per il momento,le restanti Borse di tutto il Mondo stanno vivendo una fase burrascosa e per certi versi al limite del “ panic selling”.Un bell’inizio per questo 2016.Per quanto ci riguarda piu’ da vicino il nostro Ftsemib che aveva gia chiuso il 2015 in lettera  a 21400 punti ha gia ‘ perso in queste prime sedute 1000 punti ,avvicinandosi ai famosi 19980 ,vecchio gap da chiudere.Adesso la domanda nasce spontanea ,bastera’ la chiusura del gap ,che tanto avevamo agognato lo scorso anno da  ricoprire,oppure siamo di fronte ad un bearish market?Francamente ,non credo che ,nonostante la drammaticita’ della situazione possiamo vedere soltanto il lato negativo della vicenda ,anzi ci terrei a sottolineare che la copertura gap e forse anche il raggiungimento di 19700 ,altro livello di Fibonacci,dovrebbe essere propedeutica ad un nuovo e piu’ forte movimento bullish;soprattutto in Europa ,dove il caro Mariuccio ,non potrà piu’ esimersi dal non intervenire con il suo tanto acclarato “ BAZOOKA”.Il 21 gennaio ,anche se ancora lontano,sara’ la data della verita’ e sarei pronto a scommettere che Draghi ,non solo alzera’ il “QE” ,ma farà ,come ha sempre sostenuto ,ogni intervento possibile per combattere “DEFLAZIONE E DISOCCUPAZIONE” ;ovviamente con l’aiuto dei Governi di tutta Europa.Sono sicuro che si tornera’ a parlare immediatamente di “BAD BANK” ,per evitare un vero contagio del settore Bancario a tutto tondo.

FTSEMIB /GRAFICA

Escluso il titolo di Poste Italiane che si mantiene saldamente sopra i 7 eu ,il resto del listino è una vera catastrofe.Fca ha perso addirittura gli 8 eu ,Genarali sembra destinata a chiudere il gap a 15 ,6 eu ,Intesa ha perforato il supporto a 3 eu,ed Unicredit nel dramma piu’ totale ,tanto per fare qualche esempio.Ma la stessa ENI ,con petrolio in caduta libera si trova sul limite dei 13 eu,quindi l’indice di conseguenza si è portato sotto i 20500 punti e tende a 20000 punti ;questa situazione ha bisogno di un ‘intervento come sottolineato sopra ,onde evitare di vanificare tutta l’impalcatura bullish di lungo periodo che sarebbe vanificata ,comunque soltanto con perforazione 18000 punti.Staremo a vedere….

BORSE ASIATICHE

NIKKEI -2,33%

La borsa di Tokyo ha chiuso pesantemente in calo oggi, dopo un deciso rafforzamento dello yen che ha danneggiato gli esportatori e appannato ulteriormente un mercato già alle prese coi timori per le tensioni geopolitiche e i nuovi segnali di rallentamento dell'economia cinese.L'indice Nikkei che ha perso il 2,33% e 17.767,34 punti. Il più ampio indice Topix è sceso del 2,08% a 1.457,94 punti.
Il forte apprezzamento dello yen hafatto seguito alla nuova svalutazione dello yuan da parte della Banca centrale di Pechino.
 Male esportatori e blue chip. Panasonic ha perso il 2,26% e Toyota Motor il 2,61%.
  Crollo del 3,49% per Sony. Il calo secondo alcuni potrebbe essere legato al fatto che alla conferenza stampa in occasione del Ces di Las Vegas la società non ha fornito dettagli su tempi di lancio e prezzi del suo atteso visore di realtà virtuale.

HANG SENG- 2,66%

Le autorità cinesi hanno accelerato la svalutazione dello yuan, mossa che ha affossato le altre valute della regione e ha mandato in rosso i mercati azionari asiatici.La preoccupazione degli investitori è che Pechino, alle prese con un rallentamento epocale della propria economia, abbia intrapreso la strada della svalutazione competitiva, avviando una guerra con i principali partner commerciali.Per la seconda volta in un una settimana le contrattatazioni sull'azionario di Shanghai sono state sospese dopo circa mezz'ora dall'apertura della seduta a causa dei forti ribassi (-7%).Ancora una volta la banca centrale cinese, che d'altra parte continua ad affermare l'assenza di basi per una continua svalutazione dello yuan, ha sorpreso il mercato fissando un midpoint della banda di oscillazione dello yuan a 6,5646 per dollaro, il livello più basso da marzo 2011, con una flessione dello 0,5% rispetto al fixing di ieri.

BORSA USA

I principali indici azionari statunitensi hanno chiuso  in forte ribasso. Il Dow Jones ha perso l’1,5%, l'S&P 500 l’1,3% e il Nasdaq Composite l’1,1%.L’economia cinese continua a dare segnali di debolezza. Il settore dei servizi è cresciuto a dicembre al ritmo più lento da circa un anno e mezzo. La Corea del Nord ha condotto inoltre un test con una bomba nucleare all'idrogeno. La notizia ha incrementato ulteriormente il nervosismo tra gli investitori.Tra i petroliferi Chevron  ha perso il 4% e ConocoPhillips  il 4,3%. Il prezzo del petrolio è precipitato oggi a New York ai minimi da undici anni.Apple  ha perso il 2%. Secondo indiscrezioni di stampa l’impresa della mela ridurrà durante il corrente trimestre la produzione dei suoi ultimi modelli di iPhone di circa il 30%.

 

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