BCE PRONTA AD AGIRE A MARZO ,CONFERMA SOLIDITA’ BANCHE
DRAGHI TRANQUILLIZZA SU SISTEMA BANCARIO ITALIANO E SU QE
CHIUSURA 18723 PUNTI +4,23%
"La Bce non ha cambiato idea rispetto a dicembre, e'' il contesto ad essere mutato, con cambiamenti esogeni - petrolio e geopolitica in primis - che consentono di implementare nuove strategie qualora necessario". Il presidente della Bce, Mario Draghi, ha detto che le decisioni prese a dicembre in termini di politica monetaria (tra cui l''estensione temporale del QE) sono appropriate, ma che a marzo sara'' possibile una eventuale revisione, a seconda del quadro sull''inflazione. "Draghi sta tranquillizzando il mercato sul fronte del comparto bancario". Il presidente della Banca centrale europea ha detto che le banche italiane hanno un alto livello di garanzia sui crediti in sofferenza.
BROKER SU DRAGHI
"Quello che doveva essere il primo noioso incontro dell''anno si e'' trasformato in un emozionante meeting, con Draghi che ha spalancato la porta per una nuova azione della Bce nel mese di marzo", dichiarano gli analisti di Ing. Draghi si e'' mostrato preoccupato per l''outlook economico dell''Eurozona e "ha menzionato esplicitamente il calo del prezzo del greggio, il rafforzamento dell''euro e il rallentamento degli Emergenti e della Cina. In questo contesto, Draghi ha inviato diversi messaggi forti, accennando a una nuova azione della Bce nel prossimo meeting", sottolinea la casa d''affari.
BCE COSA E’ EMERSO?
Una nuova revisione della linea monetaria della Bce sarà necessaria, e una valutazione verrà fatta in marzo.Lo ha affermato dal presidente Mario Draghi nella conferenza stampa seguita al meeting odierno della banca centrale.La Bce dunque ha lasciato come atteso invariati i tassi; ma allo stesso tempo mette sul piatto senza margini di fraintendimento la prospettiva di nuove misure espansive a breve, alla luce di una dinamica dell'inflazione "più debole delle attese" e di rischi al ribasso che sono nuovamente aumentati."Sarà (...) necessario rivedere e probabilmente riconsiderare la nostra linea di politica monetaria al prossimo meeting di inizio marzo, quando le nuove proiezioni macroeconomiche dello staff saranno disponibili" ha affermato il numero uno della Bce, lanciando un ulteriore chiaro segnale: "ci aspettiamo che (i tassi) rimarranno agli attuali livelli o più bassi, per un prolungato periodo di tempo".
Ma tutto cio’ in questo dramma ,che stiamo vivendo sara’ sufficiente a fermare le vendite ,almeno fino a febbraio inoltrato ,quando scattera’ appeal Bce? Vedremo...
BCE DETERMINATA AD AGIRE SENZA LIMITI
Draghi ha sottolineato che da dicembre le condizioni sono cambiate, ma che è ancora prematuro discutere oggi di misure specifiche: tuttavia, ha messo in chiaro, la Bce è determinata ad agire, avendo a disposizione una gran quantità di strumenti, "senza limiti" nella loro possibilità d'impiego, nell'ambito del proprio mandato.Nel frattempo, aggiunge il presidente dell'istituto centrale, verrà svolto un lavoro "per assicurare che ci siano tutte le condizioni tecniche per rendere pronta all'implementazione, se necessario, un'ampia gamma di opzioni di politica monetaria".Parlando della situazione economica della zona euro, Draghi ha sottolineato che "all'inizio del nuovo anno i rischi al ribasso sono incrementati ancora a causa dell'aumentata incertezza sulle prospettive di crescita delle economie dei paesi emergenti, della volatilità sui mercati finanziari e delle materie prime e dei rischi geopolitici". D'altra parte, aggiunge, l'inflazione dovrebbe continuare la sua risalita supportata dalle misure di politica monetaria, ma i rischi di effetti di 'second round' sui prezzi "dovranno essere monitorati da vicino".
TASSI FERMI
In linea con le attese di mercato e analisti, la Bce ha lasciato invariati i tassi: il costo del denaro è confermato al minimo storico di 0,05%, in vigore da settembre 2014; il tasso sui depositi marginali resta a -0,30%, livello raggiunto a seguito del taglio di 10 pb nel meeting di dicembre; quello sui prestiti marginali a 0,30%.Sempre nel meeting di dicembre Francoforte era intervenuta anche sulle misure 'non convenzionali', allungando di sei mesi la durata del programma di 'quantitative easing'.
PETROLIO
La EIA (U.S. Energy Information Administration) ha comunicato che le scorte settimanali di greggio USA sono cresciute di 3,98 milioni la scorsa ottava, portandosi sul livello massimo della sua storia di 486,6 milioni di barili. Il consenso prevedeva un incremento di 2,2 milioni di barili. Ciò malgrado, il Brent passa in positivo e guadagna il 2,6% portandosi a 28,70 dollari il barile, stamane ne valeva 27,30.Per Ilham Aliyev, presidente dell'Azerbaijan, il prezzo del petrolio è vicino al bottom, potrebbero mancare 2 o 3 dollari al fondo, sostiene, e la tendenza potrebbe cambiare nella seconda parte del 2016 per raggiungere i 60/70 dollari il barile nel 2017.La posizione del numero uno azero è chiaramente interessata visto che il suo Paese gode di enormi giacimenti nell'area del Mar Caspio, ma se avesse ragione il progresso del petrolio sarebbe nell'ordine del 130%.Le preoccupazioni di rallentamento dell'economia globale e l'atteso ritorno del petrolio iraniano sul mercato mondiale hanno fatto franare il greggio del 25% da inizio 2016.
FTSEMIIB/GRAFICA
IL LIVELLO 17800 ,COMPLICE L’INTERVENTO DI DRAGHI POTREBBE AVER CREATO UN BOTTOM CON TARGET 20300 COME 1^ STEP,IL RESTO LO VEDREMO IN FIERI ,POST YELLEN
MPS dopo i crolli continui ,una seduta all’insegna di forti ricoperture e di ottimismo,con un rialzo da capogiro del 43% ,mentre tra le BIG ,segnaliamo il gran numero fatto da Unicredit che chiude con gain dell’8%,anche BPER ,con l’aiuto del report di Goldman fa segnare un 11% di rialzo e molto bene anche Poste che dopo aver toccato il minimo storico a 6,18 eu chiude con +4%,Insomma un buon respiro generalizzato,ma siamo ancora lontani da livelli di tranquillita’ e che possano rasserenare il nostro mercato.
RISPARMIO GESTITO
Mediobanca Securities si aspetta "un'ondata di utili record" nelle prossime trimestrali "per tutte le societa' grazie alle robuste performance fee". I conti solidi a detta degli analisti dovrebbero portare "ad un'abbondante distribuzione di dividendi record, con uno yield del 4% per FinecoBank e Anima H., sopra il 5% per B.Generali e B.Mediolanum e del 6% per Azimut H.". Per quanto riguarda i singoli titoli, gli esperti mantengono una visione rialzista su Anima H. dal momento che vedono ancora "un potenziale di rialzo consistente e diversi catalizzatori che potrebbero aggiungere valore in modo significativo come l'M&A e Arca". Il business plan che la casa d'affari preferisce e' quello di FinecoBank mentre per B.Generali gli esperti si aspettano un anno molto impegnativo
INTESA
Non abbiamo intenzione di comprare banche italiane e quindi neanche il Monte dei Paschi di Siena. È quanto ha dichiarato Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa San paolo, secondo quanto riportato dalle maggiori agenzie stampa italiane. Il manager ha inoltre precisato che dal governo non sono arrivate pressioni.