BORSA ITALIANA LA SITUAZIONE GRAFICA E’ PRECARIA ,MA SI SPERA IN UN BOTTOM
La nostra Borsa è in seria difficolta' ,ma la speranza di un Bottom ,non è del tutto naufragata.
Il nostro indice ,venerdi’ nonostante l’ottima trimestrale di INTESA,non è riuscito a prendere il largo e ripartire ,con il tanto agognato bottom, poichè sono arrivate brutte news fronte Borsa Usa .Siamo tornati sui 17200 con ,altissime possibilita’ di testare i 16800 (ritracciamento Fibonacci al 61,8%) oltre ai 16525 che risulta essere l’ultima estensione di un eventuale movimento Bearish ;che dovrebbe coincidere con un pull back di 3000 punti (almeno) .Il problema ,che se fosse perforato nel Panic Selling ,ormai acclarato ,anche questo livello ;non ci sarebbero piu’ chance e i 14890/15000 saranno raggiunti.Il primo valore 14890 è un vecchissimo gap ancora non ricoperto di 3 anni fa.Uno scenario ,devastante ,non solo per i portafogli ma anche per lo stato psicologico di chi non ha venduto precedentemente.Comunque ,credo che raggiungere un simile livello ,sia propedeutico ,non piu’ ad un rimbalzo ,ma bensi ‘ ad una vera ripartenza di cicli borsistici.Dove poter comprare e tenere nel tempo.Sul breve solo una rottura seria dei 17800 punti conferirebbe forza per rimbalzo verso 19300 punti.
Il nostro mercato nel frattempo sta subendo dei ribassi generalizzati ,che si stanno spostando dalle Banche ,gia’ ampiamente massacrate ,verso Finmeccanica ,Poste , Enel ecc cioe’ su titoli solidi e mai shortati.Questo potrebbe essere letto in due modi ,come il completamento del movimento Bearish sull’indice o come inizio di un tracollo generalizzato.Solo il tempo ci dara’ la risposta.Ma vorrei mettere in evidenza che per 10 Marzo ci sono altissime possibilita’ di implementare corposamente il “QE” e di conseguenza far ripartire in modo deciso tutta l’impalcatura.Ma da qui al 10 p.v. mancano tantissime sedute ,ergo se non arrivano interventi a sostegno e fatti concreti come ci si arrivera’?
Per quanto riguarda WALLY,I riflettori di Wall Street saranno puntati sull'audizione di Janet Yellen al Congresso. Gli investitori sono ansiosi di sapere se la Fed abbia ancora l’intenzione di alzare ulteriormente i tassi d’interesse nonostante i recenti segni di rallentamento dell’economia.Gli USA hanno creato a dicembre meno posti di lavoro del previsto, il tasso di disoccupazione è però calato al 4,9%. Il salario orario medio è balzato inoltre su anno del 2,5%. Wall Street teme ora che la Fed possa alzare ancora i tassi d’interesse nel breve termine.
Segnaliamo Borse Cina chiuse fino al 12 FEbbraio
BORSA GIAPPONE
NIKKEI +1,1%
La Borsa del Giappone ha invertito la rotta nel corso della notte e si avvia a chiudere in rialzo, l'indice Nikkei sale dell'1,7% nel finale di seduta, perdeva ad un certo punto l'1,3%. L'indice benchmark di Tokyo ha registrato la settimana scorsa un calo del 4,4%. Lo yen si indebolisce sul dollaro.I mercati finanziari della Cina sono chiusi per tutta le settimana per una lunga festività. E' chiusa anche la Borsa di Taipei e quella di Seoul. Mumbai, tra le poche Borse asiatiche aperte, è in modesto rialzo.
Il petrolio WTI sale dello 0,9% a 31,2 dollari. La settimana scorsa, gli impianti di perforazione attivi nel Nord America sono scesi sui minimi del 2010, Baker Hughes ha segnalato che ce ne sono in azione 571, la settimana prima erano 619: è la settima settimana consecutiva di flessione
BORSA USA VENERDI’
I principali indici azionari statunitensi hanno chiuso in forte ribasso. Il Dow Jones ha perso l’1,3%, l'S&P 500 l’1,9% e il Nasdaq Composite il 3,3%.
Sale il deficit commerciale
Il Dipartimento del Commercio ha comunicato oggi che il deficit della bilancia commerciale degli USA è aumentato a dicembre del 2,7% a $43,4 miliardi. Gli economisti avevano atteso un aumento a $43,5 miliardi.Il dato di novembre è stato rivisto da -$42,4 miliardi a -$42,2 miliardi.Le esportazioni degli USA sono calate a dicembre dello 0,3% a $181,5 miliardi. Le importazioni sono invece aumentate dello 0,3% a $224,9 miliardi.Durante l’intero 2015 il deficit commerciale degli USA è cresciuto del 4,6% a $531,5 miliardi. Le esportazioni sono calate del 4,8%. Si è trattato del primo calo dal 2009. Le importazioni statunitensi sono calate lo scorso anno del 3,1%.
INTESA NON HA DELUSO,MA LA CEDOLA NON E’ SOSTENIBILE
Per queste considerazioni venerdi ha perso il 4% L’istituto di credito ha annunciato per il quarto trimestre risultati Buoni ma non sostenibili secondo le stime del consensus.
. La banca ha diffuso i risultati del 2015, chiuso con un utile netto di 2,74 miliardi di euro, da 1,25 miliardi di del 2014. Il cda ha deciso di proporre la distribuzione di un dividendo cash di 0,14 euro per le azioni ordinarie e 0,151 euro per le risparmio, per un ammontare complessivo di dividendi distribuiti pari a 2,4 miliardi di euro. Nel 2015 le rettifiche sui crediti sono state pari a 3,3 miliardi, in calo del 27,6% sull'anno precedente. Si tratta del dato più basso dal 2010. A fine 2015 l'ammontare complessivo dei crediti deteriorati di Intesa è risultato in calo del 3% rispetto al 30 settembre 2015. Per quanto riguarda la solidità patrimoniale, l'indicatore Core Tier 1 è al 13,1%.
FINMECCANICA,Finmeccanica ha perso il 5,9%. A pesare sul gruppo industriale sono state le voci di stampa secondo cui il contratto per la fornitura di 28 Eurofighter al Kuwait sarebbe saltato.
UBI,HSBC alza la raccomandazione a Buy dal precedente Hold, il target price è 5,13 euro. In settimana, Citigroup aveva abbassato il target price di Ubi a 4,90 euro da 7,10 euro (-30%).Ci sono ora sette analisti a consigliare l'acquisto e 2 che invece invitano a vendere, 11 hanno un consiglio Neutral.Il target price medio è molto lontano dai prezzi di Borsa, è 6,78 euro.
MPS, .La perdita da inizio anno è ancora superiore al 50%. L'ad Fabrizio Viola ha sottolineato in una recente intervista che la banca oggi è dotata di quasi 10 miliardi di euro di patrimonio netto di bilancio, un valore che si confronta con l'attuale capitalizzazione di Borsa pari a circa 1,7 miliardi di euro.Sul fronte alleanze, Viola ha aperto anche al possibile ingresso di attori internazionali purchè nell'ambito di un disegno industriale di largo respiro.
GO INTERNET,GO Internet archivia il primo semestre del 2015 con ricavi in crescita del 36,1% ed i principali aggregati economici in netto miglioramento rispetto al corrispondente periodo dell' anno precedente. La societa' , un internet service provider, offre a famiglie e imprese servizi di connettivita' dati, connessione internet veloce e senza limiti e voce, ha superato a fine giugno 2015 i 27.000 clienti, di cui 3.000 acquisiti nel periodo in esame.
LinkedIn ha perso il 43,6%. Il popolare sito di social network per professionisti ed aziende si attende per il corrente trimestre ricavi di circa $820 milioni ed un utile di $0,55 per azione. Gli analisti avevano previsto ricavi di $868 milioni ed un utile di $0,75 per azione.