A impegnarsi per snellire la struttura burocratica che troppo spesso soffoca lo spirito innovativo delle nostre imprese c'è anche il governo, che si è impegnato in questo senso con la Legge di Bilancio 2017.« è un dramma da estirpare ma è difficile trovare la soluzione», ha commentato Silvia Fregolent, membro della Commissione Finanze della Camera dei Deputati, «non si tratta di pessimismo ma di realismo, perché non è possibile che in nome di normative, spesso datate, l'Italia perda occasioni per crescere». La deputata ha poi spiegato com'è nata la strategia sulle startup dietro la Legge di Bilancio 2017, che offre diversi vantaggi alle imprese innovative. «Gli italiani sono scoraggiati e chi può risparmia ma non ci sono più soluzioni favorevoli come i Bot del passato, così serviva una alternativa e per noi le startup sono l'elemento di rottura, un'opportunità che va supportate.
Un contesto favorevole per LVenture, il cui convegno segue di poche settimane l'annuncio della partnership tra LVenture Group e Rainmaking Loft, acceleratore di startup tedesco.LVenture è tra i principali investitori venture in Italia, e il suo portafoglio di "startup" a fine giugno 2016 aveva raggiunto un totale di 41 società da 33 di fine dicembre.La società ha terminato il primo semestre con ricavi per 0,53 milioni di euro e una perdita netta di 1,2 milioni.
Unicredit, cessione dei crediti della sussidiaria Bank Slovenia
Unicredit ha concluso un accordo con B2 Kapital per la cessione di un portafoglio di crediti in sofferenza derivanti da contratti di credito concessi dalla sussidiaria Bank Slovenia a clienti appartenenti al segmento imprese e privati. L'ammontare dei crediti in sofferenza è di circa 110 milioni di euro e si tratta di crediti derivanti da contratti di finanziamento regolati dal diritto sloveno. L'operazione fa parte dell'attuale strategia di Unicredit di cessione di asset non "core", finalizzata al rafforzamento del profilo di credito del gruppo.
Mps, secondo gli analisti una reale pulizia dei bilanci richiederebbe 52 mld di capitali
Giovedì l’operazione di mercato di Mps si chiuderà definitivamente e i numeri diranno se il piano da 5 miliardi è andato in porto. Ma le prospettive non sono rosee. In Parlamento intanto procede l’iter che consentirà al governo di contrarre 20 miliardi di debito in più - a valere sui conti del 2017 - da utilizzare nell’ambito del supporto pubblico alle banche in difficoltà. Ma secondo gli analisti finanziari di Bloomberg, l’ammanco di capitale, se si considerano i potenziali accantonamenti per coprire le svalutazioni legate alla cessione dei crediti, ammonterebbe a ben 52 miliardi, due volte e mezzo la cifra messa sul piatto dal governo