RUMORS DEL 20 SETTEMBRE

Settembre 20, 2018

RUMORS DEL 20 SETTEMBRE

POSTE

Il management di Poste italiane smentisce le voci di coinvolgimento nel salvataggio di Alitalia. Il Sole24Ore parla di una short list a due, nel programma di seleziona del partner industriale relativo all'RC auto: favoriti Generali  e Unipol

GENERALI

-L'interesse sarebbe forte e qualcosa inizia a muoversi nel capitale di Ingosstrakh con Generali che potrebbe presto aumentare la presa sull'assicurazione russa. Ieri, si legge su MF, l'agenzia di Mosca Interfax ha scritto che il gruppo Ingosstrakh potrebbe essere vicino a passare sotto il controllo del Leone di Trieste. Perche' gli uomini d'affari Alexey Konovalov e Andrey Panov sono diventati proprietari del 16,03% delle azioni di Ingosstrakh, che precedentemente appartenevano all'imprenditore russo Pavel Ezubov, e secondo Interfax l'acquisizione potrebbe essere stata effettuata per conto del gruppo italiano guidato da Philippe Donnet. Scanario che da Trieste ha ricevuto un no comment e del resto ad oggi la partecipazione di Generali nella compagnia non sembra mutata. Ma sono settimane che il mercato ipotizza una crescita del Leone in Russia e qualcosa, evidentemente, inizia a muoversi. Ingosstrakh e' uno dei maggiori gruppi assicurativi e riassicurativi del Paese e rappresenta la trasformazione della chief Agency of Foreign Insurance fondata nel 1947. Un business in crescita, con Generali che detiene gia' il 38,45% di Ingosstrakh attraverso varie societa' controllate. Aggiungendo il 16,03% il gruppo guidato da Donnet diventerebbe quindi l'azionista di maggioranza dell'assicuratore russo con quasi il 55%.

TREVI

ha comunicato l'accettazione dell'accordo di standstill (sospensione) da parte di un numero di creditori rappresentativi del 93% dell'indebitamento complessivo vantato nei confronti del gruppo. L'accordo, tra le altre cose, prevede una moratoria per i pagamenti relativi ai finanziamenti a medio-lungo termine fino al 31/12/2018 ed il mantenimento delle linee di credito a breve esistenti con la possibilità di effettuare nuovi utilizzi sulle linee accordate.

TELECOM

Tim starebbe considerando l' opportunita' di avanzare una proposta di acquisto per la quinta compagnia di telefonia mobile brasiliana Nextel Telecomunicacoes, al fine di incrementare la quota di mercato nel Paese sudamericano e acquisire frequenze in alcune metropolitane.
L' operazione verrebbe effettuata tramite la controllata brasiliana Tim Participacoes e dovrebbe essere trattata nel Cda del 24 settembre. Il board potrebbe anche discutere in merito alla vendita di altri asset, come Sparkle, Persidera o una quota in Inwit.
Nextel e' l’unita' brasiliana di NII Holdings Inc., realta' quotata a New York le cui azioni hanno decuplicato il proprio valore da inizio anno. A giugno NII avrebbe ingaggiato Rothschild come advisor per sondare la possibile vendita del 70% di Nextel Telecomunicacoes.

ENI

Il Tribunale di Milano ha pronunciato la sentenza nel procedimento penale relativo a fatti di reato asseritamente commessi in Algeria fino al marzo 2010 in relazione ad alcune commesse completate da tempo.
Il Tribunale ha condannato Saipem al pagamento della sanzione pecuniaria di €400k con riferimento al reato di corruzione internazionale e disposto la confisca di circa € 197mn ai sensi dell`articolo 19 del D. Lgs. 231/2001 quale asserito prezzo del reato.
La sentenza è inattesa e negativa, tuttavia la decisione del Tribunale di primo grado non è esecutiva (no cash-out), e SPM si riserva di impugnare la decisione del Tribunale alla luce delle motivazioni della decisione, che saranno depositate nel termine di 90 giorni.
L`ammontare vale potenzialmente il 4% della market cap, mentre la nostra valutazione già incorpora un ammontare di 250mn per rischi principalmente legati all`Algeria. Gli ex manager della società condannati dal Tribunale hanno tutti lasciato la società tra il 2008 e il 2012.
Assoluzione invece per Eni che è risultata estranea dalle condotte illecite.

TERNI ENERGIA

TerniEnergia ha reso noto di aver sottoscritto con Renewable European Investment Italy 3 (REI III Srl) un atto di compravendita avente ad oggetto le societa' proprietarie di asset fotovoltaici, detenute in comproprieta' con REI III attraverso specifiche joint venture.
Operazione finalizzata alla razionalizzazione del portafoglio fotovoltaico, in linea con il piano di risanamento e di rilancio annunciato dal gruppo umbro.
Nel dettaglio, TerniEnergia ha ceduto il 50% detenuto nelle Joint Venture Investimenti e Infrastrutture Srl e Infocaciucci Srl per 1,2 milioni (1,6 MW totali).
Al tempo stesso, il gruppo umbro ha rilevato per circa 0,9 milioni il 50% del capitale sociale delle Joint Venture Societa' Agricola Fotosolara Oristano Srl e Societa' Agricola Fotosolara Bonnanaro Srl, titolari complessivamente di 1,7 MW.
Si segnala che l’efficacia delle operazioni e' subordinata a condizioni sospensive e risolutive tipiche per la natura della transazione, come ad esempio il rilascio dei waiver da parte delle societa' di leasing che hanno finanziato i veicoli.

ATLANTIA

Ci vorranno almeno cinque mesi e un versamento di circa venti miliardi di euro prima di poter varare il decreto per la revoca della concessione ad Autostrade per l'Italia. Lo scrive il Corriere della Sera spiegando che, in attesa della nomina del commissario governativo, si delinea uno scontro giudiziario che potrebbe avere tempi lunghissimi. Perche' la societa' respinge l'accusa di aver commesso "grave inadempimento", come viene invece contestato dal ministero delle Infrastrutture nella lettera trasmessa il 16 agosto scorso, due giorni dopo il crollo del ponte Morandi a Genova. Ed e' pronta a ricorrere ai giudici amministrativi per l'annullamento del provvedimento del governo. Una mossa che rischia di aprire una nuova crepa anche nell'esecutivo. II decreto deve essere infatti firmato dai titolari delle Infrastrutture e dell'Economia e dunque bisognera' vedere se il ministro Giovanni Tria sia disponibile a un esborso che potrebbe avere quasi il valore della manovra. Questa mattina Autostrade consegnera' al commissario per l'emergenza Giovanni Toti due progetti per la demolizione e la ricostruzione del ponte e in questo modo cerchera' di contrastare le mosse dell'esecutivo ribadite due sere fa dal vicepremier, Luigi Di Maio, che intende far pagare alla societa' i costi, ma escludendola dalla ricostruzione. Alla prima lettera di contestazione Autostrade ha gia' risposto evidenziando irregolarita' formali compiute dal ministero delle Infrastrutture e specificando di aver "sempre adempiuto agli obblighi di manutenzione ordinaria e di aver sostenuto costi maggiori di quanto previsto anche per gli interventi straordinari". Affermazioni che il governo e' pero' pronto a respingere, utilizzando anche gli elementi che stanno emergendo dall'inchiesta giudiziaria. In particolare i due studi - commissionati proprio da Autostrade - che denunciavano "anomalie nel comportamento degli sballi" e sollecitavano "monitoraggi costanti". Controlli che invece non sarebbero stati predisposti. Entro la fine del mese la commissione tecnica voluta da Danilo Toninelli - che ha gia' dovuto sostituire quattro componenti perche' incompatibili o indagati - consegnera' la relazione sul disastro. E subito dopo dovrebbe partire la prima diffida a "fornire giustificazioni". Da quel momento Autostrade avra' 90 giorni per rispondere. Se le sue deduzioni non saranno ritenute sufficienti, le Infrastrutture potranno indicare i punti ritenuti non adeguati e poi dovranno concedere altri 6o giorni per la controrelazione. Soltanto quando questo documento sara' consegnato si potra' firmare l'eventuale decreto di revoca. Nel provvedimento, spiega il giornale, devono essere indicati il "valore di subentro" e le eventuali penali da addebitare ad Autostrade. Ma e' la prima voce a rappresentare il vero onere per lo Stato ed e' proprio su questo che il governo dovra' decidere come intervenire. Nonostante quanto detto da Di Maio, la concessione fornisce infatti indicazioni chiare su quanto Autostrade deve percepire in caso di revoca e i calcoli gia' fatti escludono che si possa scendere sotto i 20 miliardi. L'unica sanzione prevista per il concessionario e' la penale del 10%, oltre al maggior danno cagionato allo Stato. Ma per questo ultimo conteggio potrebbe essere necessario un giudizio in sede civile. Senza contare che contro il decreto Autostrade e' pronta a ricorrere ai giudici amministrativi. Aprendo una battaglia dalle mille incognite.

MF riporta oggi la possibilità che il Governo possa spingere per uno scorporo di Autostrade per l'Italia (Aspi), con contestuale ingresso di Cassa depositi e prestiti nell'azionariato attraverso la conversione del debito. L'operazione sarebbe finalizzata a diluire i Benetton in Aspi.Sul tema della ricostruzione del ponte Morandi, Il Messaggero riporta dettagli della bozza del decreto, che conferma come dovrebbe essere Autostrade a pagare i lavori. Non ci sarebbe per contro, scritto in maniera esplicita, che Autostrade non potrà essere chiamata a ricostruire il viadotto.

ASTALDI

Astaldi ha ceduto una quota pari al 59,4% della Concessionaria del Nuovo Ospedale di Mestre. Il controvalore dell'operazione è in linea con quanto previsto nel programma di cessione degli asset in concessione descritto nel Piano Strategico 2018-2022 del Gruppo (50 milioni di euro) e coerente con i valori espressi in bilancio (52 milioni).

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