Pil disastrosi in Europa

Febbraio 14, 2013

pilLa recessione dell'Eurozona e' peggiorata ancora nel 4^ trimestre del 2012, ad un ritmo tale da far ripartire sul mercato la speculazione su un possibile taglio dei tassi d'interesse da parte della Bce. Il Pil dell'area euro e' calato dello 0,6% t/t negli ultimi tre mesi dell'anno scorso, attestandosi al di sotto del consenso (-0,4% t/t) e fermandosi al -0,5% per l'intero 2012. Il crollo del Pil "e' stato quasi universale nella regione", visto che ha risparmiato solo Estonia e la Repubblica slovacca, ricorda Christian Schulz, economista di Berenberg. La performance negativa non ha infatti riguardato solo i "soliti sospetti" - come Portogallo (-1,8% t/t), Spagna (-0,7% t/t) o Italia (-0,9% t/t) - ma anche i Paesi core, con la Germania in contrazione dello 0,6% t/t, la Francia dello 0,3% t/t e l'Olanda dello 0,2% t/t. I dati sono stati peggiori delle aspettative per la maggior parte dei Paesi, e la sorpresa e' stata talmente negativa da portare i mercati a speculare nuovamente su un taglio dei tassi della Bce. La contrazione registrata nel quarto trimestre non e' comunque considerata dagli economisti come un segnale di eccessivo allarme, visto che nel frattempo molti indicatori di sentiment hanno mostrato un miglioramento. Peter Vanden Houte, economista di Ing, ricorda infatti che per l'Eurozona restano molti rischi, visto che "l'outlook economico e politico in Spagna e Italia resta incerto, mentre il difficile piano di aiuti di Cipro potrebbe produrre timori di contagio". "Non e' certamente il tempo per la Bce di rilassarsi", conclude l'esperto.
Fonte Mf DJ

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