JP Morgan: “+250% istituzionali su Bitcoin e cripto” | I dati

Febbraio 6, 2023

JP Morgan intervista oltre 800 investitori istituzionali. Che vogliono quasi triplicare la loro presenza sui mercati cripto e Bitcoin.

Basterebbe dare un’occhiata a LinkedIn, il più corporate dei social network, per rendersi conto di quanto avvenuto nel corso degli ultimi mesi. In molti – tra chi si dichiarava blockchain enthusiast – fanno finta di nulla e il tema principale non è più quello dell’universo cripto ma… dell’intelligenza artificiale. L’arrivo, prorompente, di OpenAI sul mercato ha creato un hype incredibile. E questo, almeno secondo un rapporto di JP Morgan, potrebbe andare a detrimento delle criptovalute.

Questo perché molti degli investitori istituzionali potrebbero decidere di interessarsi all’ultima novità del settore tech, che promette fuochi, fulmini e profitti – e prendersi una sorta di vacanza dal mondo cripto, con il quale in molti si sono scottati. Questo è quanto si potrebbe leggere in superficie.

Quello di JP Morgan è in realtà un quadro molto migliore di quanto potrebbe apparire. E per quanto l’hype nei confronti dell’intelligenza artificiale possa sembrare forte, ci sono ancora molti istituzionali che investono in cripto e che continueranno a farlo.

L’intelligenza artificiale batte crypto e Bitcon?

Il tema dell’intelligenza artificiale è il più discusso delle ultime settimane, principalmente per l’arrivo sul mercato – e in modo accessibile a tutti – dei prodotti di OpenAI, che hanno lasciato di stucco quasi tutti per la loro capacità di rispondere in modo human-like e di generare contenuto. Un hype che è forte anche sui sociale e – secondo quello che dice JP Morgan, anche tra gli investitori istituzionali.

Bitcoin e cripto per JPM
In realtà il mood è più…

Il documento di ricerca della banca può essere consultato qui e include diverse domande che il gruppo ha inoltrato a diversi gestori di investimenti di carattere istituzionale. La questione più importante almeno per chi investe in Bitcoin e criptovalute è stata la seguente:

Nei prossimi 3 anni, quali tecnologie saranno più influenti per il trading?

E le risposte hanno visto un 53% per l’intelligenza artificiale e il machine learning, il 14% per la blockchain e dintorni. Qualcosa che da molti commentatori è stato letto come una sconfitta per il settore. Ma bisogna considerare il fatto che si parlava principalmente di trading e che di cripto si sia parlato poi in un’altra domanda, relativa all’incremento del trading i Crypto e Digital Coins, sui quali in molti hanno previsto l’aumento più importante per i prossimi due anni.

Trading di criptovalute per gli istituzionali: cosa hanno risposto?

E poi c’è la domanda delle domande, che riguarda le intenzioni degli investitori istituzionali sul fare compravendita, anche a breve, di criptovalute.

Quale delle seguenti risposte descrive meglio il vostro focus sugli asset cripto?

Il 72% ha risposto di non avere alcun piano di fare trading cripto, il 14% ha detto di non averlo fatto fino ad oggi ma di avere piani per farlo entro i prossimi 5 anni. L’8% lo fanno già e il 6% punta invece a farlo entro il prossimo anno.

Facendo i conti della serva abbiamo un 8% già impegnato nel settore e un 20% che invece punta a farlo entro 5 anni. Il dato, per quanto i numeri di primo acchito potrebbero far pensare al contrario, è di quelli molto importanti. E interessanti per chi desidera l’ingresso di certi soggetti nel cripto-spazio.

FONTE CRIPTOVALUTA.IT

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