Una volta lasciato alle spalle (almeno per quest'anno) il capitolo imu, i contribuenti italiani saranno costretti già a gennaio a fare i conti con una nuova tassa. si tratta della tareas, la nuova imposta sui rifiuti, la cui prima rata si pagherà già il prossimo mese. a differenza della tarsu o della tia, la tares coprirà interamente il servizio di igene ambientale, includendo anche le spese per l'illuminazione pubblica, la manutenzione delle strade e i servizi cosiddetti "indivisibili".
I soggetti passivi della nuova imposta, non saranno solo i proprietari di immobili, ma tutti coloro che "occupano o detengono locali o aree scoperte". il conto da pagare sarà più salato rispetto alle vecchie tasse sui rifiuti: il comune infatti applicherà una maggiorazione di 30 o 40 centesimi al metro quadrato per finanziare i servizi indivisibili. ma anche i rifiuti presenteranno un conto più salato ai contribuenti, perché la tares coprirà interamente il costo del servizio e non solo in parte come avveniva con la tarsu.
Introdotta con il decreto salva italia, la nuova imposta- in vigore a partire dal prossimo anno- si baserà sulle stesse superfici dichiarate ai fini tarsu o tia. solo quando sarà effettiva la riforma del catasto, la base imponibile sarà pari all'80% della superficie catastale dell'immobile. il pagamento sarà effettuato in quattro rate, con scadenza a gennaio, aprile, luglio e dicembre. nelle prime tre rate, gli importi saranno equivalenti agli importi pagati come tarsu o tia nel 2012 a cui si aggiunge la maggiorazione di 30 centesimi per i servizi indivisibili. al saldo di dicembre l'importo dovuto potrà aumentare a seconda delle scelte dei comuni