Bca Farmafactoring ha inviato segnali di ripresa dopo essere sceso a fine dicembre a 4.42 euro. Il rimbalzo delle ultime settimane ha permesso di allentare le precedenti tensioni ma è necessario ancora un ulteriore sforzo per poter assistere ad un allungo più convincente nel medio periodo. Il superamento di quota 5.40 (in chiusura e con tenuta settimanale) rappresenterebbe un buon segnale in tal senso, preludio al raggiungimento dei target a 5.97 e area 6.14 euro in prima battuta. Negative invece discese sotto quota 5.10 (in chiusura) preludio ad un nuovo test a 4.91 (2° target 4.81). Il titolo si trova in ipercomprato.
Indicatori tecnici (sett.):
RSI(14) | Comprare |
STOCH (9,6) | Comprare |
STOCHRSI (14) | Ipercomprato |
MACD(12,26) | Comprare |
ATR(14) | meno volatilità |
CCI(14) | Comprare |
ADX(14) | Comprare |
ROC | Comprare |
UO | Comprare |
Williams R: ipercomprato.
Medie mobili esponenziali:
il prezzo è collocato al di sopra di Ema20, quest’ultima è superiore a Ema50; soltanto Ema20 è superiore alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria non è in atto l’orientamento più rialzista possibile.
Bande di Bollinger (vedi grafico): i trader colgono dei segnali di acquisto quando il prezzo tocca la banda inferiore, o si allunga per breve periodo al di fuori di essa, colgono invece dei segnali di vendita quando il prezzo tocca la banda di Bollinger superiore, o si allunga per breve tempo al di fuori di essa (questo ind. Funziona meglio durante una fase di contrazione del range).
Punti di Pivot (gg):
Beta: n/a
Ratio Prezzo/Utile: 9.69
Eps: 0.54
Range 52 settimane: 4.27 – 6.31 euro.
PERFORMANCE | % |
Ytd | +16 |
1 Mese | +10.4 |
6 Mesi | -1.03 |
1 Anno | -12.25 |
Dal debutto 2017 | +27 |
5 Anni | – |
Rating e target price:
Nome | Data | Rating | Target Price |
Banca Akros | 26/10/2018 | Accumulate | 5.70 euro |
Kepler Cheuvreux | 08/08/2018 | Buy | 6.50 |
Jefferies | 06/08/2018 | Buy | 6.14 |
Mediobanca | 17/07/2018 | Outperform | 6.40 |
Lo scorso 8 febbraio il Consiglio di Amministrazione di BFF ha approvato gli schemi di bilancio consolidati dell’esercizio 2018, in corso di revisione contabile.
COMUNICATO STAMPA
Punti principali:
Milano, 8 febbraio 2019 – Il Consiglio di Amministrazione di BFF Banking Group (BFF) ha approvato oggi gli schemi di bilancio consolidati dell’esercizio 2018, in corso di revisione contabile.
Nel 2018, il Gruppo ha riportato un Utile Netto Contabile di €92,2 mln, rispetto a €95,5 mln del 2017, quest’ultimo comprensivo di €11,8 mln di componenti straordinarie nette positive ed elevati incassi di interessi di mora.
L’Utile Netto Rettificato del 2018 si è attestato a €91,8 mln, contro €83,7 mln nel 2017, +10% a/a nonostante (i) due mesi aggiuntivi di costi relativi al Tier II, per €0,9 mln non presenti nel 2017, e (ii) minori incassi di interessi di mora (€90 mln vs. €114 mln nel 2017), con un fondo interessi di mora fuori bilancio e non transitati a conto economico pari a €356 mln. L’Utile Netto Rettificato del 2018 è anche al netto di €1,4 mln (dopo le imposte) di svalutazioni relative al portafoglio di BFF Polska del factoring verso le PMI messi in run-off da fine 2017.
Il monte dividendi proposto per il 2018 è di €91,8 mln (vs. €83,7 mln nel 2017), corrispondente a un pay-out ratio dell’Utile Netto Rettificato 2018 pari al 100%, e a un dividendo per azione di €0,539. Il dividend yield implicito sulla base del prezzo di chiusura delle azioni BFF il 7 febbraio 2019 è pari al 10,8%.
Il Margine di Interesse Rettificato è cresciuto del 9% a/a, principalmente grazie alla crescita dei Crediti Netti verso la clientela e nonostante il costo del funding nel 2018 sia stato influenzato negativamente dall’emissione del Tier II per ulteriori costi di €1,0 mln e relativi ai due mesi non presenti nel 2017 (il Tier II è stato emesso a fine febbraio 2017). Il fondo degli interessi di mora fuori bilancio non transitati a conto economico si è attestato a €356 mln.
I costi sono stati mantenuti sotto controllo con un Cost/Income Ratio del 36%, contro il 34% nel 2017, nonostante (i) gli investimenti per aprire le filiali in Portogallo e Polonia, nonché per operare in regime di libera prestazione di servizi in Grecia e Croazia, e (ii) l’incremento del personale in Polonia, al fine di internalizzare alcuni dei processi di BFF Italia che erano stati esternalizzati, con benefici in termini di risparmi netti che saranno a regime dal 2019.
I Crediti verso la clientela a fine 2018 ammontavano a €3.583 mln, +19% rispetto ai €3.018 mln a fine 2017. I Volumi di Crediti acquistati ed erogati sono aumentati del 17% su base annua, a €4.697 mln. Alla fine del 2018, i mercati internazionali (Spagna, Portogallo, Polonia, Repubblica Slovacca, Repubblica Ceca, Grecia e Croazia) rappresentano il 35% dei Crediti Netti (32% a fine 2017).
A fine 2018, il Total Capital ratio era pari al 15,2%, al di sopra del 15% target stabilito da BFF, e il CET1 ratio era pari al 10,9%, a conferma della solidità patrimoniale del Gruppo e della capacità di sostenere organicamente la crescita e un elevato monte dividendi. Entrambi i coefficienti sono calcolati escludendo €91,8 mln di Utile Netto Rettificato del periodo, accantonato per la distribuzione dei dividendi, e che avrebbe aumentato entrambi i ratio di 406 punti base. Entrambi i coefficienti includono, invece, l’effetto negativo derivante dall’esposizione ai tassi di cambio e dal mark-to-market sul portafoglio HTC&S.
Il Gruppo continua a godere di un basso profilo di rischio, con Sofferenze Nette pari all’1,1% dei crediti netti verso la clientela (0,2% al netto dei comuni italiani in dissesto), e un Costo del Rischio di 13 punti base, ossia 3 punti base escludendo le svalutazioni relative al factoring verso le PMI in run-off di BFF Polska e ai comuni italiani in dissesto. Nel 2017, il Costo del Rischio era di 20 punti base (10bps escludendo gli stessi due effetti).
Nel corso del quarto trimestre del 2018, il Gruppo ha completato il primo acquisto di crediti commerciali in Croazia, e ha lanciato un programma EMTN.
PRINCIPALI VOCI ECONOMICO-FINANZIARIE E PATRIMONIALI CONSOLIDATE
Redditività rettificata
I dati rettificati del conto economico del 2018 sono calcolati escludendo le seguenti voci:
I dati rettificati del conto economico del 2017 sono calcolati escludendo le seguenti voci:
Principali dati di stato patrimoniale
I Crediti verso la clientela alla fine del 2018 ammontano a €3.583 mln (di cui €760 mln relativi a BFF Polska), rispetto a €3.018 mln di fine 2017 (di cui €627 mln relativi a BFF Polska), in crescita del 19% a/a. I Crediti verso la clientela in Spagna sono cresciuti del 26% a/a (da €213 mln a fine 2017 a €268 mln) e in Italia sono in aumento del 14% su base annua a €2.345 mln. Il portogallo è cresciuto del 69% su base annua a €192 mln. I mercati internazionali (Spagna, Portogallo, Polonia, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Grecia e Croazia) rappresentano il 35% dei Crediti, in aumento dal 32% del 2017.
L’ammontare residuo del portafoglio Crediti Netti messi in run-off da fine 2017 relativi al factoring di BFF Polka verso le PMI è pari a €3 mln a fine 2018 (in diminuzione rispetto a €6 mln alla fine del 2017).
Il Gruppo ha registrato un’attività commerciale in forte crescita, con Volumi di Crediti acquistati ed erogati pari a €4.697 mln (di cui €548 mln relativi a BFF Polska), in crescita del 17% rispetto al 2017 (€4.001 mln includendo €546 mln di BFF Polska). La crescita deriva principalmente dall’Italia (€3.162 mln, +10% a/a) con DSO in aumento da 173 giorni nel 2017 a 180 giorni nel 2018, dalla Spagna (€701 mln, +67% a/a) e dal Portogallo (€266 mln, +77% a/a); la filiale portoghese, aperta a luglio 2018 a Lisbona, dovrebbe continuare a supportare la crescita dei volumi in Portogallo. I volumi di crediti in Slovacchia sono diminuiti di €14,5 mln attestandosi a €52 mln, più che compensati da maggiori volumi in Polonia e Repubblica Ceca rispettivamente per €9,7 mln e €6,6 mln. La Grecia ha contribuito per €17,4 mln e la Croazia, con il primo accordo concluso a dicembre, per €2,1 mln.
Nel 2018 il Gruppo ha lanciato numerose nuove iniziative commerciali:
Il funding disponibile totale del Gruppo ammonta a €3.607 mln al 31 dicembre 2018. I depositi online rappresentano il 29% dei fondi utilizzati e sono pari a €924 mln a fine 2018, sostanzialmente in line con la fine del 2017 (€1.000 mln) nonostante la riduzione dei tassi di interesse offerti. Il Gruppo non offre conti correnti, ma solo depositi vincolati senza/con limitate opzioni di rimborso anticipato. Inoltre, il Gruppo dispone di ampia liquidità, con un funding non utilizzato a fine 2018 pari a circa €0,4 mld, e di linee di credito committed e non utilizzate aumentate nel corso dell’anno a tassi competitivi, nonostante l’instabilità del mercato. Il Gruppo non ha obbligazioni che scadono prima di giugno 2020 (a eccezione di €11 mln di obbligazioni residue di BFF Polska emesse prima dell’acquisizione e in scadenza nei primi nove mesi del 2019) e non ha fatto ricorso al TLTRO o ad altre misure straordinarie di liquidità della BCE. Nessuna delle linee di finanziamento di BFF è legata al costo di finanziamento o al rating del Governo italiano. A Novembre 2018 il Gruppo ha anche annunciato la costituzione di un programma EMTN da €1,0 mld, al fine di beneficiare prontamente delle potenziali opportunità di finanziamento nei mercati dei capitali internazionali.
Il portafoglio totale di titoli di Stato italiani (HTC e HTC&S) è diminuito a €1.109 mln alla fine del 2018 rispetto a €1,222 mln di fine 2017 (-9% a/a). Il mark-to-market negativo al 31 dicembre 2018 sul portafoglio HTC (non incluso nel patrimonio netto) era pari a €5,4 mln dopo le imposte, mentre quello sul portafoglio HTC&S era di €4,2 mln dopo le imposte (effetto già incluso nel patrimonio netto). La duration dell’intero portafoglio è pari a 31,4 mesi (29,1 mesi per il portafoglio HTC e 44,4 mesi per il portafoglio HTC&S).
Il Gruppo mantiene un buon livello di liquidità, con un Liquidity Coverage Ratio (LCR) pari a 234,6% alla fine del 2018. Il Net Stable Funding Ratio (NSFR) e il coefficiente di leva finanziaria, alla medesima data, sono pari rispettivamente a 108,5% e 5,0%.
Principali dati di conto economico
Nel 2018 il Margine di Intermediazione Rettificato si è attestato a €194,9 mln, rispetto a €180,3 mln nel 2017, e il Margine di Interesse Rettificato ha raggiunto quota €188,7 mln (vs. €172,8 mln nel 2017), entrambi cresciuti grazie a maggiori Crediti Netti verso la clientela. Il Margine di Interesse Rettificato nel 2018 include negli interessi passivi €1,0 mln di maggiori costi del Tier II, in quanto il bond è stato emesso a fine febbraio 2017.
Gli Interessi Attivi Rettificati ammontano a €231,6 mln nel 2018 rispetto a €212,8 mln nel 2017, principalmente grazie ai maggiori Crediti Netti verso la clientela e nonostante i minori interessi di mora incassati.
L’impatto netto delle over-recovery sugli interessi di mora contabilizzati a conto economico è stato più alto su base annua (€19,5 mln nel 2018 vs. €16,9 mln nel 2017), nonostante i minori incassi di interessi di mora incassati. In particolare, sono stati incassati interessi di mora per €90 mln nel 2018 e €114 mln nel 2017 e l’impatto netto delle over-recovery è stato di €2,6 mln più alto rispetto al 2017 grazie all’effetto combinato di (i) tassi di recupero più alti degli interessi di mora e (ii) minori crediti riscadenzati nel 2018 rispetto al 2017. A fine 2018 il fondo degli interessi di mora fuori bilancio non transitati a conto economico (riserva ricavi fuori bilancio) ha raggiunto quota €356 mln, il 2% in più rispetto al fondo di fine 2017 (€350 mln). Il totale del fondo degli interessi di mora ammonta a €563 mln ante imposte (+5% a/a).
Il Margine di Interesse Netto dei Crediti verso la clientela era del 5,7% vs. 6,1% nel 2017 e lo Yield Lordo dei Crediti verso la clientela del 2018 era pari al 7,3% (vs. 7,9% nel 2017). Il ritorno sulle attività ponderate per il rischio (RoRWA) era dell’8,8% nel 2018 contro il 9,0% nel 2017.
Il costo medio del funding nel 2018 mostra una riduzione rispetto all’anno precedente: il dato combinato (con BFF Polska) è diminuito dall’1,96% nel 2017 all’1,73% nel 2018, quest’ultimo comprensivo dei costi del Tier II per l’intero periodo (contro 10 mesi nel 2017).
Gli interessi passivi sono aumentati da €39,9 mln a €42,9 mln nel 2018, principalmente per:
i. l’impatto del Tier II (€5,9 mln nel 2018, €4,9 mln nel 2017);
ii. la commissione one-off di €0,3 mln per il rifinanziamento (a un tasso più basso) di parte del finanziamento per l’acquisizione di BFF Polska;
iii. l’aumento del funding medio utilizzato (da €2,6 mld a € 3,2 mld) per la crescita del business
iv. l’aumento del funding in Zloty, che ha un base rate più elevato (Wibor 3M pari a 1,72% vs. Euribor 3M di -0,309% al 31 dicembre 2018) e, pertanto, ha un costo maggiore (il costo del funding in Zloty di BFF è pari a 3,33%).
Il Gruppo ha avuto un buon accesso al mercato wholesale a tassi competitivi, con un costo di finanziamento diminuito in ogni trimestre nel corso del 2018 (da 1,95% nel 1° trimestre 2018 a 1,66% nel 4° trimestre 2018). BFF non ha nessuna linea di credito il cui costo è legato ai rendimenti dei titoli di Stato italiani e nessun rischio di rifinanziamento con la BCE. Inoltre, l’apertura della filiale polacca (prevista per il 2° trimestre 2019) dovrebbe consentire la raccolta di depositi online a un tasso inferiore rispetto all’attuale costo del fundng in Zloty, riducendo così ulteriormente i costi di finanziamento di BFF.
La leva operativa è migliorata nel 2018 con un coefficiente Costi Rettificati/Crediti diminuito dal 2,32% nel 2017 al 2,24% nel 2018 e con un Cost/Income ratio Rettificato del 36%. Nel 2018 i Costi operativi Rettificati sono stati pari a €69,3 mln, in aumento del 13% rispetto a €61,2 mln nel 2017 principalmente per:
i. l’aumento del 20% a/a dei costi del personale dovuto all’incremento del numero di dipendenti e dei bonus;
ii. il contributo ordinario al Resolution Fund e FITD spesato nel 2018 per €2,5 mln in totale
contro €1,7 mln nel 2017;
iii. un aumento delle altre spese operative per sostenere le iniziative per la crescita del business.
Il maggior numero dei dipendenti è dovuto a: (i) personale assunto per l’apertura delle filiali portoghese e polacca, nonché per le attività in regime di libera prestazione di servizi in Grecia e Croazia e (ii) alcuni dei processi di BFF Italia, precedentemente esternalizzati a fornitori italiani, sono stati internalizzati in Polonia con 19 dipendenti al 31 dicembre 2018, con benefici in termini di risparmi netti dal 2019.
Il numero di dipendenti a livello di Gruppo è aumentato da 412 a fine 2017 (di cui 177 in BFF Polska) a 452 alla fine del 2018 (di cui 197 in BFF Polska).
Le rettifiche sui crediti ammontavano a €4,8 mln nel 2018, rispetto a €6,0 mln nel 2017, e includono €1,7 mln di svalutazioni sul portafoglio polacco in run-off del factoring verso le PMI e €1,9 mln di svalutazioni obbligatorie sui comuni italiani in dissesto. L’esposizione verso i comuni italiani in dissesto è classificata come sofferenza secondo la normativa di Banca d’Italia, nonostante BFF abbia il diritto di ricevere il 100% del capitale e degli interessi di mora alla fine del processo di dissesto. Il Costo del Rischio è stato di 13 punti base nel 2018 (3bps escludendo 5bps relativi alle svalutazioni sul portafoglio polacco in run-off e 5bps relativi ai comuni italiani in dissesto) e 20 punti base nel 2017 (10bps escludendo le svalutazioni sul portafoglio polacco in run-off e sui comuni Italiani in dissesto).
L’Utile Netto Contabile 2018 è pari a €92,2 mln rispetto a €95,5 mln nel 2017, quest’ultimo comprensivo di €11,8 mln di componenti straordinarie nette positive.
L’Utile Netto Rettificato 2018 ha raggiunto quota €91,8 mln, +10% a/a nonostante:
i. due mesi aggiuntivi di costi del Tier II per €0,9 mln rispetto al 2017 (dal momento che il bond è stato emesso a fine febbraio 2017);
ii. €24 mln di minori interessi di mora incassati.
L’Utile Netto Rettificato del 2018 è anche al netto di €1,4 mln di svalutazioni sul portafoglio di crediti in run-off da fine 2017 del business polacco di factoring verso le PMI.
Il RoTE per il 2018 è pari al 37% (vs. 33% nel 2017) basato sull’Utile Netto Rettificato.
Il monte dividendi proposto per il 2018 è pari a €91,8 mln, corrispondente a un pay-out ratio del 100% dell’Utile Netto Rettificato e a un dividendo per azione di €0,539.
Coefficienti patrimoniali
Il Gruppo mantiene una posizione patrimoniale solida, con un CET1 ratio del 10,9% (rispetto al requisito SREP per il 2019 del 7,80%) e un Total Capital ratio del 15,2% (rispetto al requisito SREP del 12,00% e alla soglia del 15% stabilita da BFF ai fini della politica dei dividendi), calcolati sul perimetro del Gruppo Bancario (TUB – Testo Unico Bancario).
Le attività ponderate per il rischio (RWAs) utilizzate nel denominatore dei suddetti coefficienti sono calcolati sulla base del modello standard e, pertanto, i fattori di ponderazione per il rischio per le esposizioni verso il Sistema Sanitario Nazionale ed enti della Pubblica Amministrazione diversi dagli enti territoriali locali e dal Governo centrale dipendono dal rating del debito sovrano di ogni paese. Dal momento che il rating di DBRS (la External Credit Assessment Institution – “ECAI” – del Gruppo) per l’Italia è BBB (High), l’esposizione italiana verso il SSN e altra PA è ponderata al 100% rispetto al 50% applicato precedentemente al downgrade di gennaio 2017. Conseguentemente, un notch di upgrade del rating italiano muoverebbe la ponderazione per il rischio sull’esposizione italiana verso il SSN e altra PA (diverse dagli enti territoriali locali e dal Governo centrale) dal 100% al 50%, con un aumento del 2,2% sul CET1 ratio e del 3,1% sul Total Capital ratio. Al contrario, per avere un impatto negativo sul coefficiente di ponderazione per il rischio relativo all’esposizione verso il SSN e alla PA in Italia, il rating dell’Italia dovrebbe diminuire di 9 notches.
I coefficienti patrimoniali sopracitati non includono €91,8 mln di Utile Netto Rettificato del periodo (equivalente a 406 punti base di capitale addizionale sia per il CET1 ratio sia per il Total Capital ratio) e disponibile per la distribuzione di dividendi. I suddetti ratio sono già al netto dell’impatto negativo derivante dalla variazione del tasso di cambio e del mark-to-market del portafoglio HTC&S (rispettivamente -13bps e -19bps). Entrambi i coefficienti sono già al netto delle azioni proprie da acquistare sulla base del programma di buy-back annunciato oggi per l’ammontare massimo previsto dal programma e pari a €1,7 mln.
La densità delle attività ponderate per il rischio (RWAs, Risk-Weighted Assets) è diminuita dal 67% al 31 dicembre 2017 al 63% al 31 dicembre 2018, grazie a una migliore composizione dei crediti e nonostante l’aumento delle sofferenze e dei crediti scaduti. Il Gruppo usa i modelli Standard di Basilea.
Qualità degli attivi
L’elevata qualità degli attivi è confermata da un coefficiente di Sofferenze Nette/Crediti Netti dell’1,1% alla fine del 2018 (vs. 0,6% alla fine del 2017). Al netto dei comuni Italiani in dissesto, il ratio è dello 0,2% (vs. 0,1% alla fine del 2017).
L’incremento delle Sofferenze Nette da €18,2 mln di fine 2017 a €40,3 mln di fine 2018 è dovuto quasi totalmente alla crescente attività verso i comuni italiani. In particolare, l’esposizione verso i comuni italiani in dissesto classificati come sofferenze alla fine di dicembre 2018 (come richiesto dalla normativa di Banca d’Italia, nonostante BFF abbia il diritto di ricevere il 100% del capitale e degli interessi di mora alla fine del processo di dissesto) ammonta a €33,4 mln (€15,0 mln a fine dicembre 2017), e rappresentano l’83% delle sofferenze nette totali alla stessa data. I suddetti €33,4 mln comprendono €7,9 mln relativi a comuni italiani già in dissesto al momento dell’acquisto. Le Sofferenze Nette includono anche €1,2 mln relativi all’esposizione verso l’ospedale San Raffaele, su cui si prevede di recuperare un valore superiore al valore netto a bilancio. Il Coverage Ratio delle Sofferenze al netto dei comuni in dissesto è pari al 75% (86% a fine di dicembre 2017), mentre includendo anche i comuni in dissesto il Coverage Ratio è pari al 38% (54% a fine dicembre 2017).
I Crediti Netti Scaduti (Net past due), corrispondenti a €72,6 mln (€69,8 mln a fine 2017), sono relativi per il 64% alla Pubblica Amministrazione e alle aziende che operano nel settore pubblico. Il totale dei Crediti Deteriorati (sofferenze, inadempienze probabili, crediti scaduti) – al netto degli accantonamenti – ammonta a €119,7 mln (€94,7 mln a fine 2017) e si riferisce per il 67% alla Pubblica Amministrazione e ad aziende che operano nel settore pubblico.
Eventi significativi successivi alla chiusura dell’esercizio 2018
Durante la riunione odierna, il Consiglio di Amministrazione ha anche approvato l’avvio del programma di acquisto di azioni proprie per supportare le politiche di remunerazione e incentivazione, ai sensi della delibera dell’Assemblea degli Azionisti del 5 aprile 2018 e in seguito all’autorizzazione ricevuta da banca d’Italia. Il programma consente alla Banca di acquistare un massimo di 390.000 azioni proprie, corrispondenti allo 0,23% del totale delle azioni ordinarie, per un importo massimo in denaro destinato al programma pari a Euro 1.680.000.