Banche solide ma cosa accadra’ dopo lo Stress TEST?
Nella seduta di ieri il controvalore degli scambi è salito a 3,78 miliardi di euro, rispetto ai 2,99 miliardi di venerdì. Su 320 titoli trattati, 73 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre le performance negative sono state 233. Invariate le rimanenti 14 azioni. Ci si domanda il perchè di un simile SELL-OFF?,in parte si poteva attendere uno storno su “SELL ON NEWS” ma che poi doveva rientrare per far spazio a nuovi acquisti,invece è diventato uno storno a tutti gli effetti.
IL timore che serpeggia tra gli operatori , è legato al passo successivo che si attende dalle Banche dopo lo Stress Test,il passo successivo che il mercato richiede per investire nelle banche europee: aumento dei prestiti alle imprese e incremento della redditivita.Il timore oltre alla redditivita’ da tenere sotto controllo è anche legato,per le banche alle possibili acquisizioni da parte di istituti virtuosi nei confronti delle piccole uscite malconce dai TEST,questo ha innescato le vendite di ieri su INTESA,UBI ,E UNICREDIT,che secondo alcuni operatori del settore potrebbero con la loro forte capitalizzazione dirigersi verso MPS O CARIGE per farne un sol boccone.Le due banche italiane, Carige e Banca MPS, dovranno presentare entro due settimane dei piani di ricapitalizzazione e avranno a disposizione fino a un massimo di nove mesi per coprire le carenze patrimoniali individuate.La Consob ha disposto il divieto di assumere o aumentare posizioni nette corte sulle azioni di Mps e Carige. Il divieto, in vigore da domani fino al 10 novembre (termine entro cui le banche dovranno presentare alla Bce i propri piani per rimediare al deficit di capitale), ha lo scopo di alleggerire la pressione ribassista sui titoli.
Altro tema che sta creando non pochi problemi al nostro Indice è legato alle diatribe politiche ,in seno al partito di maggioranza ,che secondo molti potrebbe ricevere una forte spaccatura che sarebbe prodroma a elezioni anticipate….
NEL FRATTEMPO LA BCE ACQUISTA COVERED BOND
La Banca Centrale Europea ha comunicato di aver iniziato la scorsa settimana ad acquistare covered bond. Gli acquisti hanno ammontato a €1,7 miliardi. La BCE vuole inoltre iniziare ad acquistare durante il corrente trimestre ABS (Asset Backed Securities).
Le misure puntano a dare ossigeno al credito e rilanciare gli investimenti nell’Eurozona. Attraverso gli acquisti di covered bond e ABS la BCE inietta nel sistema finanziario ulteriore liquidità, che le banche possono utilizzare per nuovi prestiti a famiglie ed imprese.
La BCE ha fatto in passato ricorso già due volte a questo strumento, nel 2009 e nel 2010 furono acquistati covered bonds per €60 miliardi. Il seguente programma 2011-2012 fu tuttavia sospeso prima del raggiungimento dell’obiettivo di un volume di €40 miliardi. Allora la BCE acquistò titoli per circa €16 miliardi.
PADOAN riceve elogi da UE
L’Italia annuncia un pacchetto di misure per ridurre in modo strutturale di 0,3 punti il deficit nel 2015. E’ quello che spiega il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan nelle lettera inviata al vice presidente della Commissione Ue Jyrki Katainen. Le misure annunciate valgono 4,5 miliardi: 3,3 miliardi presi dal fondo per la riduzione delle tasse; 0,5 miliardi dai fondi per i cofinanziamenti Ue; 0,73 miliardi da un’estensione del regime del reverse charge Iva.Veloce la replica di Bruxelles. La Commissione Ue “accoglie con favore la collaborazione costruttiva dell’Italia”, ricorda che la “consultazione è ancora in corso” e che “mercoledì saranno pubblicate le analisi solo di quei Paesi con serie deviazioni” dalle regole. Così il portavoce del commissario Katainen.
GRAFICAMENTE
Siamo tornati in fase di ritracciamento ma ancora sopra i 19000 punti,ricordo che fino a 18400/600 potremmo essere dentro il movimento 17500/19770 con ritracciamento Fibonacci al 50% ,dopodiche’cambierebbe nuovamente lo scenario in bearish,ma crediamo che l’aspettativa FED di mercoledi e soprattutto della riunione della BCE per giovedi 6 novembre sostengano le quotazioni.
BORSE ASIATICHE
oggi meglio la CINA
NIKKEI -0,38%
HANG SENG +1%
FALLIMENTI
Non si ferma la corsa dei fallimenti: nel terzo trimestre più di 2.800 imprese hanno aperto una procedura fallimentare, per un aumento pari al 18,7% rispetto allo stesso periodo del 2013. È quanto emerge dalla rilevazione trimestrale condotta per Unioncamere da InfoCamere – la società di sistema delle Camere di Commercio italiane.Nei primi nove mesi del 2014 i fallimenti sono stati oltre 10.000, il 18,6% in più rispetto al dato già elevato dell’anno precedente.La crescita dei default ha riguardato tutte le forme giuridiche, con tassi di crescita a due cifre: +20,6% per le società di capitale, +14% per le società di persone e +27,6% per le altre forme giuridiche.Il settore del commercio il più colpito
dei fallimenti registrato nel trimestre estivo ha pesato il contributo del commercio che, con i suoi 685 eventi e un incremento che ha superato il 23% rispetto al III trimestre 2013, rappresenta il 24% delle aperture totali.
Numeri importanti, in termini assoluti e di incremento relativo, anche per costruzioni e manifattura: le attività legate al mondo edile, con 610 procedure fallimentari presentano un aumento del 25% rispetto allo stesso periodo del 2013, mentre l’industria manifatturiera supera i 550 casi e registra un incremento più contenuto, pari al 3,4%.
BORSE AMERICA LATINA
Quasi tutte le borse dell'America Latina hanno chiuso in ribasso.
Il Bovespa a San Paolo ha perso il 2,8% a 50.503,66 punti. Dilma Rousseff è stata rieletta presidente del Brasile. La notizia ha scatenato una pioggia di vendite alla Borsa di San Paolo. Il Bovespa è arrivato a perdere fino al 6,2% prima di recuperare terreno grazie ai guadagni di alcuni esportatori. Il real è crollato ed ha toccato rispetto al dollaro i minimi dall'aprile del 2005.
Rousseff è stata rieletta al ballottagio con il 51,64% dei voti, il suo sfidante Aécio Neves ha ottenuto solo il 48,36%. Il candidato della destra aveva promesso una gestione più liberale dell'economia. Per questo motivo gli investitori avevano sperato in una sua vittoria.
I titoli delle compagnie controllate dallo Stato sono collassati.
BORSA USA
I principali indici azionari statunitensi hanno chiuso poco mossi e contrastati. Il Dow Jones e ilNasdaq Composite hanno guadagnato lo 0,1%. L'S&P 500 ha perso lo 0,2%.Wall Street si è mossa per gran parte della seduta attorno alla parità. A frenare il mercato sono stati i timori relativi al rallentamento dell'economia. L'indiceIfo relativo alla fiducia degli investitori tedeschi è sceso ad ottobre ai minimi da quasi due anni.
Molti investitori hanno inoltre preferito restare alla finestra in attesa degli importanti appuntamenti macroeconomici dei prossimi giorni.
MPS
La banca sta esplorando tutte le opzioni possibili per colmare la carenza di capitale da 2,1 miliardi di euro indicata dalla Bce. Secondo Reuters, tra le soluzioni si farebbe largo quella di un’emissione ibrida, denominata in gergo Coco, che avrebbe le caratteristiche di un bond, ma assimilabile a equity in determinate condizioni e dunque in grado di assorbire eventuali perdite o carenze di capitale. Si fa notare, tuttavia, che le regole della Banca Centrale Europea non consentirebbero di adottare questa soluzione per il totale dell’ammanco.
Intanto, la Consob ha deciso di vietare temporaneamente le vendite allo scoperto sul titolo.
Il divieto è stato adottato in applicazione dell’articolo 23 del Regolamento comunitario in materia di “Short Selling”, tenuto conto della variazione di prezzo registrata dal titolo nella giornata del 27 ottobre 2014 (superiore alla soglia del 10%).
Il provvedimento sarà in vigore nella seduta borsistica di oggi, e di domani (fino alle ore 24.00), sul mercato MTA di Borsa Italiana.
CARIGE
L’esercizio degli stress test ha evidenziato l’esigenza di una supplementare dotazione di capitale per un ammontare di 813,4 milioni di euro nello “Scenario Avverso”, che valuta la capacità patrimoniale della banca di far fronte a condizioni estreme e particolarmente sfavorevoli. Il consiglio di amministrazione ha perciò approvato all’unanimità il Capital Plan che sarà sottoposto alla Bce.
Il piano prevede la copertura della carenza di patrimonio tramite un aumento di capitale per un importo non inferiore a 500 milioni di euro garantito da Mediobanca, oltre ad altre operazioni inerenti la cessione di asset, tra cui le attività nel comparto assicurativo, nei settori del private banking e del credito al consumo.
Sono anche previste economie di scala da realizzarsi con l’aggregazione delle controllate.
Il comunicato emesso da Banca Carige mette in evidenza che il risultato negativo “sarebbe amplificato dal fatto che gli stress test considerano i risultati dell’esercizio 2013, in cui la banca ha effettuato ingenti rettifiche e svalutazioni non ricorrenti”.
La performance da inizio anno peggiora a -58%.
UNICREDIT
Unicredit non sarebbe interessata a nessun asset di Monte dei Paschi di Siena o Banca Carige. Lo ha detto l’amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni. Le due banche in oggetto dovranno raccogliere nuovi mezzi finanziari dopo la bocciatura della Bce nell’ambito del comprehensive assessment
BENI STABILI
Beni Stabili ha comunicato che l’aumento di capitale si è concluso con l’integrale sottoscrizione delle 353.122.982 azioni offerte, per un controvalore totale di oltre 149,72 milioni di euro. La società immobiliare ha precisato che non si è reso necessario l’intervento del consorzio di garanzia.
CREDITO VALTELLINESE
Per quanto riguarda il consolidamento, secondo gli analisti di Equita SIM, Credito Valtellinese rimane un candidato ideale per l’M&A, visti i risultati degli stress test, la valutazione economica e un posizionamento geografico interessante
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