Borse a rischio bufera ,ma QE possibile ancora di salvataggio

Ottobre 13, 2014

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Borse a rischio bufera ,ma QE possibile ancora di salvataggio

Mario Draghi si esprime sullo stato di salute dell’economia zona euro.A parere del presidente Bce Mario Draghi l’attuale rallentamento congiunturale potrebbe
fungere da ulteriore deterrente per imprese e famiglie nelle decisioni di investimento. Nel secondo trimestre dell’anno si è interrotta l’espansione del prodotto interno lordo della zona euro; si temono inoltre
ricadute dal deterioramento del ciclo tedesco. Con rischi che restano sbilanciati al ribasso – dice
l’intervento del banchiere centrale – rimane inalterata la prospettiva di un modesto recupero che necessita però vengano messe in atto riforme strutturali e consolidamento del bilancio. “La ripresa ha attualmente perso slancio e questo potrebbe ulteriormente minare la ripartenza degli investimenti privati, già penalizzati dai crescenti rischi sul fronte geopolitico” spiega. “Guardando avanti, la fiducia delle imprese e dei
consumatori dovrebbe trarre sostegno da un rigoroso consolidamento dei conti pubblici operato in maniera favorevole alla crescita e dalla determinazione nell”impegno alle riforme strutturali” aggiunge.
La situazione dei mercati è molto delicata e la flessione di WALLY unita alla debolezza della Borsa Tedesca ,sono primi allarmi per intervenire al piu’ presto.L’America vorrebbe un intervento della BCE in merito al QE di cui tanto si è parlato in passato ,anche perchè a conclusione del suo QUANTITATIVE EASING ,dovrebbe essere quello Europeo il sostegno dei prossimi anni delle BORSE NON SOLO DEL VECCHIO CONTINENTE.Il testimone deve essere passato al piu’ presto e LAGARDE (FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE) unitamente a Junker ne hanno dato conferma che il mercato ne ha quanto mai bisogno.Insomma il nostro Draghi sta giocando una partita a scacchi con la Germania per costringerla ad accettare il QE ,ma continuando di questo passo si rischia di vedere infrangere le Borse SENZA ESSERE INTERVENUTI A SOSTEGNO,quando si poteva evitare un simile disastro.La Germania sta vivendo una situazione delicatissima con dati che stanno uscendo sempre piu’ deboli ,che denotano un sintomo di rallentamento ,il mercato l’ha punita con una discreta flessione ed ora forse la MERKEL E compagni potrebbero capire che è il caso d’intervenire, lasciando da parte i dinieghi continui, verso una politica espansiva.Il ministro SCHEUBLE ,comincia ad avere aperture in merito.D a segnalare che l’AMERICA ha gia effettuato un QUANTITATIVE con 4400 MLD e non è assolutamente disposta a vedere vanificati i suoi sforzi ,a causa di poca volonta’” di fare” da parte dell’EUROPA,ergo caro Presidente Draghi cominci ad usare quelle da lei tanto decantate “MISURE NON CONVENZIONALI” TRA L’ALTRO APPROVATE A MAGGIORANZA NELLA PRECEDENTE RIUNIONE DELLA BCE.Le Borse Europee si trovano con una struttura grafica ai limiti del tracollo , a cominciare da quella Tedesca IL dax è SULL’ORLO DEL PRECIPIZIO ,mentre la nostra cara BORSA potrebbe spingersi ,non creando ancora disastri per il ciclo bullish partito dal 2011 ,fino a 18000/18200.
Sul FTSEMIB c’è il saluto della nostra cara ed amata FIAT ,che sbarcherà a WALLY con il nome di FCA.poi dobbiamo vedere come reagirà STM allo storno ,per profit warning di Microchip Technology ,se vorra’ riprendersi o meno,altro tema la caduta verticale del titolo ENI che dovrà vedersela con i 16 eu ,campanello d’allarme ed ultimo baluardo.Poi “dulcis in fundo” le nostre care BANCHE,come sapete da noi il settore piu’ amato ,sul quale abbiamo riposto le nostre speranze di rialzo,UNICREDIT ,vicina al livello chiave 5,7 eu ,che su rottura porterebbe ai 5,4 eu come test ,mentre INTESA che si mantiene sui 2,2 eu ,potrebbe chiudere il gap a 2,12 eu e poi solo con l’avvicinarsi dei 2 eu avere una forte reazione.Momento delicato e ,cercare di guardare lontano e capire i vantaggi di acquistare su certi livelli non sara’ facile,con le vendite che faranno forte pressione.Il suggerimento ,comprare a piccole dosi ,ma comprare soprattutto Banche ,seguendo il dollar cost average.
In Europa nel primo pomeriggio prenderà il via la riunione dell’Eurogruppo.

BORSE ASIATICHE

 

NIKKEI CHIUSO PER FESTIVITA'

HANG SENG -0,68%
GRAFICAMENTE
Secondo le onde di Elliott ,da noi non molto utilizzate ,propendiamo piu’ per Fibonacci,ma teniamo in considerazione tutto ,ci troviamo in mezzo alla 4 onda C per esattezza che si dovrebbe fermare proprio in prossimita’ della chiusura GAP a 18150 /18000 da li partirebbe la D con rialzo veemente fino a 23500 …. le condizioni ci potrebbero anche essere ,uno storno pesante partito da 21500 fino a 18000 poi con Stress Test ed a seguire ABS ,oltre a T-LTRO A DICEMBRE E QE prossimo anno,ci potremo spingere a 23500.Ma le variabili sono tante e tutte molto pericolose da quello GEOPOLITICHE ,ormai arcinote ,A il caso EBOLA ,al problema della fine del QE e rialzo dei tassi USA.Per ora pensiamo che a 18000 si dovrebbe fermare la discesa di breve ,salvo un rimbalzello a 18800 ,doppio minimo fino ,a 20100.Per far tornare il sereno dobbiamo superare i 20300 media mobile a 200gg
AGENZIA DBRS SU ITALIA

L’agenzia DBRS ha confermato il rating sul debito sovrano dell’Italia, fissato ad “A” (low). Gli esperti hanno apprezzato la volontà del governo guidato da Matteo Renzi di accelerare sulle riforme strutturali del paese. Il giudizio conferma l’Italia tra gli emittenti non speculativi. Tuttavia, le prospettive sul rating italiano per i prossimi trimestri restano “negative”, in quanto il debito pubblico resta elevato e le prospettive di crescita economica restano fragili.
BORSA USA
Principali indici azionari statunitensi hanno chiuso in netto ribasso. Il Dow Jones ha perso lo 0,7%, l’S&P 500 l’1,2% e il Nasdaq Composite il 2,3%. Durante l’intera settimana il Dow Jones ha perso il 2,7%, l’S&P 500 il 3,1% e il Nasdaq Composite il 4,5%. Per Wall Street si è trattato della peggior settimana dal maggio del 2012.

I mercati continuano ad essere preoccupati a causa del rallentamento dell’economia. A pesare sono state inoltre alcune notizie negative arrivate dal settore high-tech.
Microchip Technology ha perso il 12,3%. Il produttore di chip ha rivisto al ribasso le stime sui suoi ricavi nel secondo trimestre. Tra gli altri titoli del comparto dei semiconduttori Intel ha perso il 5,1%, Texas Instruments il 7,1% e AMD il 7,8%.

Juniper Networks ha chiuso in ribasso del 9,1%. Il fornitore di soluzioni per il routing ha tagliato le previsioni su ricavi e utili nel terzo trimestre.

Symantec ha perso il 6,4%. L’impresa impegnata nella sicurezza informatica ha annunciato che si scinderà in due parti. La notizia era stata anticata dalla stampa e non può sostenere il titolo.
TELECOM

L’agenzia Reuters ha riportato le dichiarazioni del presidente di Telecom Italia, Giuseppe Recchi. Il manager ha puntualizzato che non esiste alcun progetto comune tra la compagnia telefonica e Mediaset, smentendo quanto riportato questa mattina su alcuni quotidiani. Recchi ha ribadito che il Brasile resta strategico per l’azienda .

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