Discorso di Draghi in sintesi
Draghi asserisce "I rischi al ribasso includono la possibilità di una domanda interna più debole del previsto e di una lenta o insufficiente implementazione delle riforme strutturali nell'area euro. Questi fattori hanno la potenzialità di danneggiare il miglioramento della fiducia e quindi rinviare la ripresa". Inoltre Draghi nota che "questo indebolimento economico si sta espandendo ai paesi che non avevano conosciuto la frammentazione" e dunque ai paesi centrali dell'Eurozona.Per questo E' "essenziale - ha continuato il banchiere - che i governi dell'Eurozona intensifichino le riforme strutturali" e "proseguano con il consolidamento fiscale e la ristrutturazione del sistema finanziario. La Bce non può compensare la mancanza d'azione dei governi". Draghi ha, inoltre, sottolineato l'importanza di rafforzare le istituzioni comunitarie "anche tramite l'unione bancaria". Per la prima volta dallo scoppio della crisi il presidente della Bce ha anche parlato di Cipro spiegando come sia "cruciale" per l'Europa attuare "velocemente" non solo il meccanismo comune di sorveglianza sulle banche, ma anche quello che prevede la possibilità di ristrutturarle e gestire i fallimenti a livello comune. "Gli eventi di Cipro - ha continuato - rinforzano la nostra determinazione a sostenere l'euro, ma sono assolutamente certo che quello di Cipro non sia uno schema" da applicare ai salvataggi dell'Eurozona: credo che il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem sia stato frainteso".Per quanto concerne la politica Monetaria da attuare la discussione all'interno del consiglio della Bce non è stata semplice, tra i falchi del Nord e i paesi che chiedono una politica monetaria ancora più accomodante. Lo stesso Draghi ha ammesso che la discussione è stata "lunga" prima di decidere di lasciare invariati i tassi di interesse. E mentre in passato si era parlato anche della possibilità di tassi negativi, oggi il presidente della Bce ha rivelato di studiare nuove iniziative non standard di politica monetaria da adottare, se necessario e per questo si "terrà conto delle misure varate in altri paesi" per capire quali siano applicabili al contesto dell'Eurozona e quali no. Anche se al momento l'arsenale della Bce pare scarico di nuove munizioni.
Come dovranno agire le banche centrali?
Secondo gli esperti, i banchieri centrali dovrebbero, davanti alla prospettiva del secondo anno consecutivo di recessione per l’economia dell’eurozona, iniziare a pensare a provvedimenti non convenzionali nel caso la congiuntura non ritrovi la strada della ripresa. Tra i provvedimenti cui starebbe pensando Draghi potrebbero esserci un’ulteriore riduzione del tasso di riferimento (attualmente allo 0,75%), una nuova serie di prestiti a lungo termine agli istituti di credito e anche un programma per agevolare l’accesso delle imprese alla liquidita’.
Fonte la repubblica