I dati economici torneranno ad influenzare Wall Street. S&P 500 a 1900 prima dell’inizio della stagione degli utili?
ospitiamo un post di lina cagossi(corrispondente da Wall Street)
Chiusura debole per gli indici di Borsa americani che hanno invertito la rotta nella seconda parte della seduta e cancellato i guadagni accumulati in giornata che avevano portato lo S&P 500 ad un nuovo massimo intraday. Seduta volatile per via di scadenze tecniche, in gergo le Quattro Streghe, ovvero la scadenza di futures e opzioni su indici e titoli.
La settimana si e’ conclusa comunque con un bilancio positivo, la seconda consecutiva di guadagni.
E’ stata una settimana molto intensa, influenzata da eventi come la crisi in Ucraina, la conferenza stampa del Presidente della Federal Reserve Janet Yellen e dati economici – per la gran parte incoraggianti.
I dati migliori del previsto hanno compensato l’effetto dei timori legati ad un aumento dei tassi di interesse prima del previsto, timori alimentati dalle dichiarazioni di Janet Yellen nel corso della sua prima conferenza stampa da Presidente della banca centrale americana. Ha stupito la chiarezza di Janet Yellen, sottolinea Peter Cardillo, Chief Market Economist per Rockwell Global Capital, che nota che da quando la Fed ha iniziato i suoi programmi di acquisto di bond dal mercato non ha mai fornito dettagli sulla tempistica di un eventuale cambiamento di politica monetaria. Il mercato non si aspettava una possibilità di un aumento dei tassi di interesse già nella primavera del 2015 e non e’ da escludere, ancora secondo Peter, un ritocco al costo del denaro anche prima di quel momento dato che i dati economici confermano il recupero e che la Fed, eliminando l’obiettivo al 6,5% senza rimpiazzarlo con un altro, lascia la porta aperta. Porta aperta che pero’ potrebbe alimentare le incertezze sul futuro e spaventare aziende e investitori. Il Presidente della Fed di Minneapolis ha indicato venerdì di essersi opposto alla decisione di Janet Yellen di cambiare i criteri per le decisioni di politica monetaria perche’ minano la credibilita’ della Federal Reserve, relativamente al suo obiettivo di inflazione al 2%, e perche’ potrebbero indebolire l’attivita’ economica, dato che alimentano le incertezze sul futuro.
Lo S&P 500 potrebbe raggiungere i 1900 punti la prossima settimana, mi dice Peter. Un movimento al rialzo, sostenuto ancora da dati economici (tanti quelli in arrivo la prossima settimana), che precede l’inizio della stagione di trimestrali. Stagione che mostrerà che le aziende hanno subito l’effetto del maltempo e il mercato reagirà quindi con un ribasso, tra il 4% e il 5% secondo Peter. Una scusa per completare la fase correttiva di due mesi fa.