FMI VEDE CALO PIL ITALIA INTANTO SI ASPETTANO LE ELEZIONI TEDESCHE

Settembre 21, 2013

 

fmiFMI VEDE CALO PIL ITALIA INTANTO SI ASPETTANO LE ELEZIONI TEDESCHE 
Aspettando cio che accadrà alla MERCKEL,nel frattempo possiamo analizzare che il rapporto con il BUND si sta assottigliando,buon segnale per la nostra credibilità ed ossigeno per il nostro sistema BANCARIO.
Lo spread tra il Btp e il Bund. La differenza di rendimento tra il titolo italiano (Btp maggio 2023) e quello tedesco è scesa a 239 punti. Nel corso della giornata il differenziale ha oscillato tra i 237 e i 246 punti. Il rendimento del decennale si è attestato sotto il 4,3%. In diminuzione anche lo spread tra il Btp e il Bund tedesco con scadenza a due anni, che è sceso a 151 punti, dai 160 punti della chiusura di ieri. Il rendimento del Btp si è portato sotto l’1,7%. A TUTTO CIO DOBBIAMO EVIDENZIARE LE PAROLE DEL MINISTRO SACCOMANNI CHE PREVEDE (GOVERNO PERMETTENDO ) IN 2 ANNI UNO SPREAD A 100 PUNTI.
Previsioni altamente ottimistiche,ma che coincidono con i report di GOLDMAN E CITIGROUP ,che danno il sistema banacario IALIANO outperform per il prossimo futuro e target simili sulla banca più esposta a livello INTERNAZIONALE (UNICREDIT) che oscillano tra i 5,6 e 6,2 eu .
Il nostro indice si apsetta un pull back e proprio su questa eventuale possibilità suggeriamo di concentrarci sulle nsotre banche,per sfruttare al meglio la futura risalita.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha comunicato che il 25 settembre sarà effettuata un’asta di un BTP indicizzato all’inflazione .

Sul fronte MACROECONOMICO L'economia italiana si contrarrà nuovamente quest'anno, con un calo del Pil dell'1,8%, per poi risalire dello 0,7% nel 2014. Sono le stime stilate dal Fmi nella bozza del World Economic Outlook anticipata dall'ANSA. Le previsioni per l'Italia, così come quelle degli altri principali partner di Eurolandia, restano al momento invariate rispetto alle ultime ufficiali diffuse a luglio.

"La crescita mondiale è ancora debole e i rischi al ribasso sono diventati più marcati". Così il Fondo Monetario nel World Economic Outlook che indica tra i rischi le conseguenze del rallentamento della Cina, della politica monetaria Usa e di una possibile stagnazione in Eurolandia. All'orizzonte anche possibili rischi geopolitici.

"Rafforzare l'unione monetaria, con una forte unione bancaria sarà cruciale e deve comprendere un meccanismo unico di supervisione e risoluzione" delle crisi. Il Fmi precisa che "la Bce dovrebbe valutare un ulteriore supporto di politica monetaria".

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