FTSEMIB fino a 17500 è soltanto forte correzione,nel frattempo varata una manovra da 36 MLD

Ottobre 16, 2014

renzi padoan

FTSEMIB fino a 17500 è soltanto forte correzione,nel  frattempo   varata una manovra da 36 MLD

Il sell-off di ieri ,anche se il livello 18000 punti sapevamo che poteva essere raggiunto E ADDIRITTURA SI POTEVA ARRIVARE A 17500,ha creato grosse problematiche in merito alla stabilità del nostro sistema.Le vendite corpose di titoli con le banche che sono state lasciate scivolare del 7% ,da parte di fondi e broker ,ci ha lasciati interdetti.Le banche principali ,nella fattispecie INTESA ED UNICREDIT sono tornate soprattutto la seconda sui livelli di gennaio,lasciando preoccupazioni in merito alla loro tenuta,nonostante lo stress test alle porte sia tutto a loro favore..Per il momento è soltanto una forte correzione ma se venisse violato anche il livello 17500 allora si rischierebbe la capitolazione.La BCE non ha dato nessun segnale di voler intervenire ,anzi ha sostenuto DRAGHI , che le politiche espansive delle Banche Centrali sono progressivamente meno efficaci in termini di assets inflation, senza dimenticare che non essendo sostenibili all’infinito diventano un problema serio se non sono seguite da qualche miglioramento concreto dell’economia reale. Questo è il motivo principale del non intervento fino ad oggi della BCE in merito al QE.Per il momento non ci sono ancora i segnali per l’avvio di un BEAR MARKET,ma le preoccupazioni cominciano a farsi sentire.Le preoccupazioni riguardano un po’ tutte le principali economie, anche se il “grande malato” continua ad essere l’Europa. Nell’ambito di quest’ultima la debolezza congiunturale di Italia e Francia, i due “malati cronici”, non è una novità, ma nelle prime due settimane di ottobre le sorprese negative sono giunte dalla Germania, con  indicatori anticipatori sul  PMI e l’indice ZEW ,nettamente sotto le aspettative.

Ora attendiamo cosa faranno i nostri politici Europei in merito alle riforme strutturali ,richieste da DRAGHI, inoltre quali saranno le prossime  azioni del Governo giapponese per vedere qualche risultato dall’Abenomics che non sia soltanto la debolezza dello yen;-l’effettiva tenuta dell’economia cinese considerato che i vertici del paese hanno recentemente ribadito il raggiungimento dei target senza la necessità di mettere in campo politiche espansive .Nell’attesa di avere più o meno conferme su questi aspetti, è probabile che nel breve termine la volatilità resti elevata .Il suggerimento è di alleggerire sui rimbalzi ed aspettare che vengano dati segnali dalla BCE.

Ieri sera è stato pubblicato Il Beige Book, che fornisce il periodico aggiornamento della situazione economica negli Stati Uniti due settimane prima della riunione della FED, ha segnalato che nelle scorse settimane l’economia negli USA ha continuato a crescere a un ritmo modesto, accompagnata da moderati consumi e da una limita crescita dei salari. L’analisi ha aggiunto che il rafforzamento del dollaro non desta preoccupazioni per le prospettive di crescita dell’economia statunitense.

Da segnalare nella seduta di ieri, il controvalore degli scambi è balzato a 4,19 miliardi di euro, rispetto ai 3,22 miliardi del giorno precedente.

Il mercato USA ha fatto tremare il mondo intero poiche’ c’è stato un momento che l’SP 500 perdeva addirittura il 3%,poi gran colpo di coda e colomba YELLEN  a sostegno.Oggi ci potrebbbe essere un rimbalzo tecnico ,ma lo spauracchio è ancora presente fra noi,di continue discese. Ieri sera c’è stato il via libera del Governo alla legge di stabilita’. La manovra è di 36 miliardi: 18 miliardi di tagli alle tasse e 15 di spending review. “La più grande riduzione delle tasse della storia della Repubblica”, ha commentato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, assicurando anche “il rispetto delle regole europee”.

La manovra 2015, dunque, lievita ancora. Una cifra, 36 miliardi, ben superiore a quella annunciate finora dallo stesso premier e che servirà, nelle intenzioni del governo, a riattivare l’economia. Nel provvedimento è anche prevista la norma sul Tfr in busta paga.Nella conferenza stampa al termine del Cdm, Renzi ha fornito tutti i numeri della manovra: 11 miliardi dal deficit; 15 dalla spending; 3,8 dall’evasione; 0,6 dalla banda larga; 1 miliardo dalle slot; 3,6 dalle rendite (2,4 ”gia’ annunciati”) e 1 da riduzione fondi.

BORSE ASIATICHE

NIKKEI UN TONFO DEL 2,23%

 

HANG SENG -0,6%

 

BORSA USA

 

I principali indici azionari statunitensi hanno chiuso in ribasso. Il Dow Jones ha perso l’1,1%, l’S&P 500 lo 0,8% e il Nasdaq Composite lo 0,3%.Wall Street ha recuperato terreno nel finale di seduta. Soprattutto il settore high-tech ha potuto ridurre significativamente le perdite.Sui mercati sono riaumentati oggi i timori relativi alla Grecia dopo che Fitch ha lanciato un allarme sulla solidità della banche elleniche. A pesare sono stati inoltre i persistenti timori relativi al rallentamento dell’economia. Tutti i dati macroeconomici pubblicati oggi negli USA sono stati peggiori delle attese.

 

OBAMA CANCELLA VIAGGIO PER EBOLA

Il presidente Usa Barack Obama ha improvvisamente rinviato un viaggio ufficiale previsto ieri  per restare alla Casa Bianca e coordinare un vertice sull’Ebola.

La Casa Bianca ha fatto sapere che il viaggio in New Jersey e Connecticut è stato rinviato.

“Ieri  pomeriggio il presidente  ha convocato alla Casa Bianca una riunione del suo team che coordina la risposta del governo alla diffusione dell’Ebola”, ha detto il portavoce Josh Earnest.

La decisione suggerisce che sia cresciuta la preoccupazione della Casa Bianca dopo la notizia che una seconda infermiera in Texas, risultata positiva dopo aver curato un paziente infetto, aveva viaggiato in aereo il giorno prima della comparsa dei sintomi.

L’infermiera del Texas Health Presbyterian Hospital di Dallas aveva preso un volo Frontier Airlines da Cleveland, Ohio, a Dallas-Fort Worth il 13 ottobre, secondo le fonti.

Ieri Obama ha detto che un’epidemia di Ebola negli Stati Uniti è altamente improbabile.

 

FIAT

Moody's ha assegnato a Fiat Chrysler un corporate family rating pari a 'B1' e un probably of default rating a 'B1-PD', con outlook stabile.
E' quanto si legge in una nota della società.
I rating sono gli stessi che Moody's attribuiva a Fiat Spa e che, a seguito della fusione con Chrysler, ha ritirato.

 

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