FTSEMIB AD UN PASSO DAI 22000 PUNTI
CHIUSURA 21915 PUNTI
IL PRIMO VERO OBIETTIVO STA PER ESSERE RAGGIUNTO,SU QUESTO LIVELLO UNA PAUSA DI RESPIRO DOVREBBE ESSERE SALUTARE E AUSPICABILE,PER CONSENTIRE ALL’INDICE DI RIPRENDERE VIGORE E APRIRE NUOVI VARCHI.
EUROGRUPPO
Avverte l’italia: “non sfori i vincoli di bilancio”: il presidente dell’eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, ha pronunciato parole chiare nei confronti del nostro paese: “è troppo presto per valutare le riforme annunciate dall’italia, ma le raccomando di attenersi agli accordi”. insomma, il nostro paese deve pensare a fare le riforme, piuttosto che invocare lo sforamento dei vincoli di bilancio richiesti a livello comunitario. un monito inequivocabile (repubblica.it)
DISOCCUPAZIONE
La disoccupazione è il grande incubo degli italiani. Secondo un sondaggio Confesercenti SWG, la maggioranza assoluta degli italiani (6 su 10) teme infatti di poter perdere il posto di lavoro, o che lo perda qualche altro membro del proprio nucleo familiare. “Nel dettaglio il 24,6% degli intervistati ha ammesso di avere molta paura di un nuovo disoccupato in famiglia, mentre il 37,2% ne ha abbastanza – afferma Confesercenti in una nota – A ritenere la prospettiva esistente, ma poco probabile, è il 24,8%. A sentirsi del tutto al sicuro, invece, è solo 1 italiano su 10. La paura della perdita di un posto di lavoro si collega ad una percezione generalmente negativa della situazione finanziaria del proprio nucleo familiare, ritenuta insoddisfacente dal 40% degli intervistati e molto insoddisfacente dall’11,2%. Il 45,9% degli italiani, invece, si dice soddisfatto, mentre solo l’1% si definisce del tutto soddisfatto”. Di fronte a questi dati l’associazione rimarca: “Il Governo non torni indietro sul lavoro, creare occupazione è priorità nazionale”.
CINA
La persistente debolezza nel settore manifatturiero cinese rafforza i timori di un rallentamento della crescita più consistente delle attese per l’inizio di quest’anno.
L’indice Pmi relativo al comparto manifatturiero ha registrato a marzo una lievissima accelerazione nel tasso di crescita, in linea alle attese, attestandosi a 50,3 da 50,2 di febbraio.
L’analogo dato messo a punto da Hsbc, che si concentra maggiormente sul settore privato,mostra una lettura finale in contrazione a 48,0 – minimo degli ultimi otto mesi – in calo da 48,1 della stima preliminare e da 48,5 di febbraio.
BORSA USA
ISM MANIFATTURIERO
La crescita dell’attività del settore manifatturiero statunitense ha accelerato per il secondo mese consecutivo a marzo.
E’ quanto emerge dell’indice Ism elaborato dall’Institute for Supply management, che il mese scorso è salito a 53,7% da 53,2 di febbraio. Le attese degli analisti, tuttavia, erano per una salita più sostanziosa a 54,0.
Una lettura sopra i 50 punti segnala espansione dell’attività.
A febbraio le spese per costruzioni statunitensi hanno evidenziato un incremento dello 0,1% mensile. Dopo il +0,1% precedente, gli analisti avevano stimato un +0,2%.
RASSEGNA TITOLI
TELECOM
Il gruppo riduce ancora il debito grazie alla cessione al fondo Inarcassa Re dell’immobile in via Negri 1 a Milano per un importo di 75 milioni di euro. L’edificio è situato nel centro di Milano e contestualmente al rogito Telecom Italia ha stipulato un contratto di locazione pluriennale dell’immobile che resterà la sede centrale del gruppo a Milano.
Prosegue inoltre il dialogo con la Cassa depositi e prestiti sul tema della rete.
Interpellato a margine del convegno annuale Aifi sui contatti fra Telecom e Metroweb, l’amministratore delegato di Cdp, Giovanni Gorno Tempini ha spiegato che “la riflessione è sempre aperta – aggiungendo che – tutte le strade per investimenti nelle reti di nuova generazione sono per noi benvenute”.
Banca Akros ha confermato il rating hold su Telecom I. e il prezzo obiettivo a 0,78 euro. Ieri la societa’ ha ceduto al Fondo Inarcassa Real Estate l’immobile di via Negri a Milano, per un importo di 75 mln euro. Per la casa d’affari, le implicazioni da un punto di vista del valore sono neutrali e “l’impatto positivo a breve termine sulla posizione finanziaria netta di Telecom
TERNI ENERGIA
Terni Energia (TER.MI), società attiva nei settori dell’energia da fonti rinnovabili, dell’efficienza energetica e del waste management.
Il Consiglio di Amministrazione ha presentato la proposta di un piano di acquisto di azioni proprie (buy-back), da sottoporre all’esame dell’Assemblea ordinaria degli Azionisti.
I principali obiettivi del buy-back sono:
- dotarsi di un portafoglio costituito da azioni ordinarie Terni Energia da utilizzare quale corrispettivo nell’ambito di eventuali operazioni di natura straordinaria, mediante scambio di partecipazioni ovvero come oggetto di conferimento, o per altri impieghi ritenuti di interesse strategico, finanziario, industriale e/o gestionale per la Società;
- offrire agli azionisti un ulteriore strumento di monetizzazione del proprio investimento;
- acquistare azioni proprie in un’ottica di investimento a medio e lungo termine;
- intervenire nel rispetto delle disposizioni vigenti direttamente o tramite intermediari per contenere movimenti anomali delle quotazioni o per regolarizzare l’andamento delle negoziazioni e dei corsi a fronte di momentanei fenomeni distorsivi legati a un eccesso di volatilità o a una scarsa liquidità degli scambi.
La proposta riguarda l’acquisto di un numero massimo di 2.656.720 azioni proprie, fino al 6% del capitale sociale.
OGGI VOLUMI IMPORTANTI
INTESA
Proseguono le prese di posizione dei broker a favore di Intesa Sanpaolo (ISP.MI), dopo che la seconda banca italiana ha presentato il nuovo piano industriale che prevede, fra le altre cose, di distribuire agli azionisti 10 miliardi di euro di dividendo entro il 2017.
Stamattina la banca anglo-cinese Hsbc ha alzato la raccomandazione a Overweight da Neutral, Citigroup ha confermato il giudizio Neutral, ma ha alzato il target price a 2,5 euro da 2,1 euro.
Ieri Ubs e SocGen avevano entrambe confermato la raccomandazione Buy alzando il target price rispettivamente a 2,75 euro e a 2,7 euro.
Il nuovo piano industriale 2014-2017 vede a fine periodo un utile netto di 4,5 miliardi con una crescita media annua del 38,3%, un ritorno sul capitale tangibile (Rote) all’11,8% dal 3,4% di fine 2013 e un Common equity Tier 1 al 12,2%. A fine 2013 il Common equity Tier 1 calcolato secondo Basilea 3 a regime era al 12,3%.
Per l’esercizio passato il consiglio di gestione propone la distribuzione di un dividendo invariato a 0,05 euro per azione, mentre nell’arco del piano è prevista la distribuzione di dividendi cash per circa 10 miliardi.
Dall’inizio dell’anno il titolo Intesa è salito in Borsa del 37%.
ENI
Paolo Scaroni, l’amministratore delegato di Eni (ENI.MI) è stato condannato ieri in primo grado dal Tribunale di Rovigo a 3 anni di reclusione e 5 anni di interdizione dai pubblici uffici per disastro ambientale doloso provocato dalla centrale elettrica di Porto Tolle a Rovigo. Assolto invece l’attuale Ceo di Enel Fulvio Conti.
Nonostante le norme restrittive volute dal Tesoro in relazione al coinvolgimento in vicende giudiziarie, non dovrebbe scattare l’esclusione alla conferma di Scaroni alla guida della società. La strada verso la permanenza del manager alla guida dell’Eni sembra però a questo punto in salita.
MPS
altro upgrade
-Banca Akros ha alzato la raccomandazione su B.Mps da reduce a hold, con prezzo obiettivo in revisione. “Dopo lunghe negoziazioni e molti rumors di stampa, la Fondazione alla fine ha raggiunto un patto con investitori istituzionali internazionali, che dara’ una certa stabilita’ alla governance della banca. Alla luce di cio’, alziamo il giudizio sul titolo da reduce a hold, dal momento che e’ stato rimosso un significativo overhang”, spiegano gli analisti. Banca Akros rivedra’ la “valutazione e il target price” su B.Mps “considerando il re-rating del settore che ha seguito l’annuncio degli obiettivi di medio termine” da parte delle principali banche italiane.
FIAT
-Mediobanca Securities ha confermato il rating outperform su Fiat e il prezzo obiettivo a 9 euro. Ieri si e’ tenuta l’assemblea degli azionisti del gruppo durante la quale, relativamente alla struttura del capitale, l’a.d. Sergio Marchionne ha affermato che non vendera’ alcun asset e che negli Usa gli investitori suggeriscono che Fiat non ha bisogno di ridurre il debito. L’amministratore delegato ha dichiarato poi che il gruppo “sara’ capace entro il 2018 di produrre 6 mln di autoveicoli per conto suo”. Nel corso dell conferenza stampa successiva all’assemblea dei soci, Marchionne ha spiegato che non c’e’ nessuna intenzione di scorporare la quota in Rcs e che la partecipazione rimarra’ in pancia anche dopo la quotazione a Wall Street
JUVENTUS
RIALZO INASPETTATO DI VOLUMI E PREZZO SOPRA 0,24 EU,SENZA NEWS PARTICOLARI,FRANCAMENTE NON CREDIAMO SIANO SCOMMESSE PER IL MATCH DI GIOVEDI CON IL LIONE,FORSE QUALCOSA SU “CONTINASSA”?