FTSEMIBRIMO SCOGLIO DA AFFRONTARE I 22000 PUNTI
SIAMO A RIDOSSO DELLA PRIMA VERA RESISTENZA I FAMOSI 22000 PUNTI ,DOVE UN SUO EVENTUALE SUPERAMENTO CI INDIRIZZEREBBE VERSO UN DOPPIO MASSIMO AL TEST DECISIVO DEI 22200 ,SOLTANTO UNA SUA REALE PERFORAZIONE APRIREBBE SCENARI DECISAMENTE BULLISH.

VOLUMI ANCORA MOLTO ESIGUI

Borse asiatiche contrastate

NIKKEI +1,08%

HANG SENG -0,8%
GOVERNO SU LAVORO

Il governo ha messo la fiducia in aula alla Camera sul testo del decreto Poletti uscito dalla commissione Lavoro. Ma non c’è accordo all’interno della maggioranza, con Ncd che voterà la fiducia, annuncia il capogruppo al Senato Maurizio Sacconi, ma al passaggio del provvedimento a Palazzo Madama punterà a correggere il dl, soprattutto in tema di formazione pubblica per gli apprendisti (tornata obbligatoria) e tetto del 20% di utilizzo dei contratti a termine (ora se si supera scatta la stabilizzazione). «Voteremo la fiducia alla Camera ma non rinunciamo a dare battaglia al Senato per difendere il Dl Poletti», ha aggiunto la capogruppo del Ncd alla Camera Nunzia De Girolamo
RENZI SU LAVORO

Le polemiche dentro la maggioranza sono “tipiche di un momento in cui si fa campagna elettorale ma con rispetto della campagna elettorale noi vogliamo governare.
Sui dettagli discutiamo ma alla fine si chiuda l’accordo perchè non è accettabile non affrontare il dramma della disoccupazione”. Così Matteo Renzi al tg1.

UCRAINA

Il presidente ucraino ad interim, Oleksandr Turcinov, ha ordinato la ripresa dell’operazione militare contro gli insorti filorussi nell’Ucraina orientale. Lo fanno sapere i media locali. In precedenza Turcinov, che oggi ha incontrato il vicepresidente Usa, Joe Biden, aveva imputato ai filorussi di aver messo la croce sopra gli accordi di Ginevra.
Accordi la cui violazione Mosca imputa viceversa al mancato controllo di Kiev sulle milizie della destra nazionalista radicale ucraina.
WTI AFFONDA

Ultime notizie: Il prezzo del petrolio ha chiuso in forte ribasso. Il future sul WTI con scadenza maggio ha perso al NYMEX il 2,2% a $102,13 al barile. Era da due settimane che il prezzo del petrolio non chiudeva a tali livelli.

Oggi è stato l’ultimo giorno di contrattazione del future con scadenza maggio. La volatilità è stata di conseguenza elevata. Il future con scadenza giugno, che è ora il contratto principale, ha perso l’1,8% a $101,75.

A pesare sulle quotazioni del WTI è stata la speculazione su un aumento dell’offerta negli USA. Gli analisti prevedono che le scorte statunitensi di greggio siano aumentate la scorsa settimana di più di 3 milioni di barili.

I dati verranno pubblicati dal Dipartimento dell’Energia alle 16:30, ora italiana.

BORSA USA

I principali indici azionari statunitensi hanno chiuso anche oggi in rialzo. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,4%, l’S&P 500 lo 0,4% e il Nasdaq Composite l’1%. Per l’S&P 500 e il Nasdaq si è trattato della sesta seduta positiva di fila.

Wall Street ha beneficiato oggi delle notizie positive arrivate dal fronte societario.
NOKIA SI CHIAMERA’ MICROSOFT MOBILE

Con la chiusura dell’acquisizione di Nokia da parte di Microsoft, che sarà finalizzata a giorni dopo l’annuncio a settembre scorso dell’operazione da quasi cinque miliardi e mezzo di euro, il colosso di Redmond si appresta a cambiare nome al produttore finlandese di telefonini. Secondo indiscrezioni riportate dal blog Mashable, lo storico marchio Nokia sarà sostituito dal brand ‘Microsoft Mobile’. La transazione, secondo quanto comunicato da Nokia, si chiuderà entro il 25 aprile.

Il ‘cambio’ di nome per Nokia emerge da una nota scoperta dal sito ‘NokiaPowerUser’ e riportata dal blog americano. L’azienda finlandese l’avrebbe inviata ai suoi fornitori di servizi e componenti per dispositivi. Li informa appunto che ‘Nokia Corporation’ cambierà in ‘Microsoft Mobile’ alla chiusura della transazione col colosso a stelle e strisce. Con un comunicato la compagnia di Espoo aveva annunciato che la vendita della sua divisione ”Dispositivi e Servizi” a Microsoft sarà formalmente completata entro 25 aprile. La chiusura dell’accordo era slittata il mese scorso per un esame prolungato dell’operazione da parte delle autorità asiatiche.
RASSEGNA TITOLI
INTESA ED UNICREDIT

GOVERNO PERMETTENDO LA PRIMA VERSO LA RESISTENZA POSTA A 2,5 EU ,LA SECONDA VERSO IL TEST DEI 6,72 EU,ENTRAMBE CON OBIETTIVO DI RITOCCARE I MASSIMI DI UN MESE FA,LO SPREAD SEMPRE PIU’ FAVOREVOLE 157 PUNTI

In una nota si comunica che Intesa Sanpaolo, Unicredit, A&M e KKR hanno siglato un protocollo d’intesa per “sviluppare e realizzare insieme una soluzione innovativa finalizzata a ottimizzare e massimizzare il valore di un selezionato portafoglio di crediti in ristrutturazione”.

Il contenuto della nota conferma quanto anticipato dal Financial Times secondo cui le due maggiori banche italiane avrebbero potuto annunciare già oggi l’accordo con Kohlberg Kravis Roberts e il consulente Alvarez & Marshal per creare una bad bank dove far confluire crediti deteriorati per diversi miliardi di euro

La cessione sarebbe positiva in quanto libererebbe risorse da impegnare in nuovi finanziamenti.
TERNI ENERGIA

IL GIORNO DELLA VERITA’,VEDREMO DI CHE PASTA E’ FATTA ,SE L’ASSEMBLEA DARA’ L’OK AL PIANO DI BUY BACK PRESENTATO DA NEGRI,MA SOPRATTUTTO LE DATE PER IL COLLOCAMENTO ALL’AIM DI LONDRA DI TERNI RESEARCH
BENI STABILI

DOPO LA SEDUTA ,MOLTO INCORAGGIANTE DI IERI C’E’ ATTESA PER DEFINITIVO SUPERAMENTO DEL LIVELLO 0,66 EU PER APPRODO AI 0,7 EU

MPS

IN ATTESA DELL’ASSEMBLEA STRAORDINARIA DEL 20/22 MAGGIO ,CONTINUA FORTE LA SPECULAZIONE
Il consiglio di amministrazione della banca senese ha deliberato di proporre all’assemblea straordinaria degli azionisti un aumento di capitale fino ad un massimo di 5 miliardi di euro, in sostituzione dell’ammontare di 3 miliardi autorizzato in precedenza. Intanto, MF ha scritto che la Fondazione MPS dovrebbe aderire per la quota di riferimento all’aumento di capitale. Inoltre, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Marshall Wace ha incrementato la posizione corta sul Monte dei Paschi di Siena, portandola dallo 0,49% allo 0,52%.
ENEL

Enel ha presentato richiesta per effettuare esplorazioni in tre aree on shore della Grecia. Lo ha annunciato il Ministero dell’Energia ellenico. La legislazione greca prevede che in caso di accoglimento della richiesta i gruppi rivali avranno 3 mesi di tempo per presentare proposte alternative.
FIAT

La joint venture GAC Fiat inizierà la produzione in loco di tre nuovi modelli del marchio Jeep per il mercato cinese, che si aggiungeranno alla gamma di sport utility vehicle (SUV) Jeep attualmente disponibili sul mercato cinese come prodotti di importazione.

“Questo annuncio rappresenta una nuova fase nella strategia di valorizzazione e sviluppo del marchio Jeep a livello globale” ha commentato Sergio Marchionne, Amministratore Delegato di Fiat S.p.A. e aggiungendo che “egualmente importante il nostro continuo sviluppo sul mercato cinese, in collaborazione con un partner consolidato e rispettato quale Guangzhou Automobile Group”.

Al fine di raggiungere la capacit à produttiva necessaria ad introdurre i modelli Jeep, GAC Fiat aprirà un nuovo sito produttivo a Guangzhou dove saranno realizzati i veicoli Jeep.

Nel 2013, le vendite complessive del marchio Jeep hanno superato le 731.000 unità con un aumento su base annua del 4% a livello globale e del 29% in Cina. Il mese scorso il marchio Jeep ha raggiunto vendite record a livello mondiale con circa 85.000 unit à vendute, il livello mensile pi alto mai raggiunto nei suoi 73 anni di storia. Con circa 60.000 veicoli venduti nel 2013, la Cina si conferma il mercato pi importante di Jeep al di fuori degli Stati Uniti.

TELECOM

VERSO 1 EU ADESSO E’ FATTIBILE E SI FA SEMPRE PIU’ CONCRETA LA POSSIBILITA ‘ DI RAGGIUNGERE TALE OBIETTIVO

Il mercato sembra apprezzare la decisione presa nel corso della prima riunione del Cda di distribuire le deleghe tra Amministratore Delegato e presidente, attribuendo a quest’ultimo responsabilità maggiori rispetto a quelle previste in precedenza.

Il presidente Giuseppe Recchi avrà infatti anche “un ruolo d ‘indirizzo e supervisione rispetto all’elaborazione e all’implementazione dei piani strategici, industriali e finanziari”.

Secondo alcuni operatori, il rialzo di oggi sarebbe anche da legare alla nuova contrazione dello spread Btp/Bund, sceso sui minimi dal giugno 2011 a quota 156, che favorirebbe il rifinanziamento di gruppi molto indebitati come Telecom Italia.