Le statistiche sulla ricchezza delle famiglie rivelano quali sono i cittadini che stanno accumulando più denaro e beni in tutto il mondo. L’immagine utilizza i dati dell’Annual Global Wealth Report di Credit Suisse per suddividere le stime più recenti della ricchezza delle famiglie per Paese. Come dimostra la tabella, la ricchezza delle famiglie è tutt’altro che uniformemente distribuita.
Gran parte della ricchezza mondiale è concentrata nelle maggiori economie. Misure come il Pil vengono regolarmente utilizzate per comprendere la ricchezza e le dimensioni dell’economia. È molto utile esaminare la produzione economica su base annua, ma ci sono anche altri parametri da considerare quando si valuta la ricchezza di una nazione, come la ricchezza delle famiglie.
Le famiglie cinesi (18,4%) e statunitensi (31,5%) costituiscono la metà di tutta la ricchezza personale nel mondo. Ciò differisce leggermente dall’utilizzo del Pil come misura, dove gli Stati Uniti e la Cina rappresentano rispettivamente il 24% e il 19% dell’economia mondiale in termini nominali.
Attualmente, solo 10 Paesi rappresentano poco più del 75% della ricchezza totale delle famiglie. Insieme a questi due colossi ci sono Giappone (5,5%), Germania (3,8%), Regno Unito e Francia (entrambi con il 3,5%), India (3,1%), Canada (2,7%), Italia (2,5%) Australia (2,3%). %).
Alle loro spalle Corea del Sud (2,2%), Spagna (1,8%), Taiwan (1,3%), Paesi Bassi (1,2%) e Svizzera (1,1%), contro il 15,6% del resto del mondo.
Uno dei maggiori cambiamenti degli ultimi anni è l’aumento della ricchezza in Cina. Un decennio fa, si stimava che le famiglie cinesi possedessero solo il 9% della ricchezza mondiale. In appena un decennio, la quota europea della ricchezza delle famiglie è diminuita di otto punti percentuali, in parte a causa della spinta economica della Cina. L’area dell’Africa, del Sud America, dell’Oceania e del Medio Oriente insieme rappresentano solo l’11% circa della ricchezza totale delle famiglie mondiali.