2) L’Indice ISM Manufactoring è tornato sotto quota 50:
Quando l’indice ISM Manufacturing (un indice qualitativo fatto con dei questionari compilati da persone chiave che lavorano nel settore manifatturiero americano) scende sotto 50 punti, non significa automaticamente recessione, vorrei però che notaste l’autentico CROLLO che si è avuto fra maggio e giugno, una specie di linea verticale. Un cambio di opinione così forte da parte di operatori qualificati (manager) è sempre un brutto sintomo.
3) La fabbrica del mondo, la Cina, sta rallentando sempre di più, sia l’indice PMI di HSBC (indipendente) che quello che ci propina il partito unico cinese sono in forte declino Se la Cina è la fabbrica del mondo gli USA sono ancora i consumatori del mondo, i cattivi segnali che provengono da pechino sono il riflesso di un rallentamento nei costumi della “vacca americana”.
E infine c’è una personale questione di istinto. Voglio essere sincero, ancora una volta mi capita di guardare i mercati azionari americani e di provare un profondo disagio, i recenti rialzi mi sembrano assolutamente fuori contesto. Per quello che vale, per me gli USA stanno tornando in recessione.