Borse in calo in tutta Europa in una mattina caratterizzata sui mercati dalla cautela per l'incertezza sull'esito delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti. In Usa si profila un testa a testa tra il presidente Barack Obama e lo sfidante repubblicano Mitt Romney. Gli investitori temono che una vittoria di stretta misura di uno dei due candidati, il cui partito potrebbe non avere la maggioranza alla Camera o al Senato, darebbe all’America un governo debole, alla vigilia del cruciale appuntamento con il “fiscal cliff” di fine dicembre. Se il Congresso, politicamente diviso, non arriva a un accordo dopo le elezioni di domani, scatteranno dal 1° gennaio prossimo tagli alla spesa e aumenti alle imposte pari a circa 600 miliardi di dollari che rischiano di far scivolare l'economia Usa in una nuova recessione.
Anche le vicende della Grecia sono tornate a preoccupare gli investitori.
Questa settimana il Parlamento di Atene dovrà varare il nuovo piano di austerità che prevede ulteriori tagli agli stipendi e alle pensioni dei dipendenti pubblici, ma il clima politico si sta surriscaldando e il premier Antonis Samaras dovrà sudare sette camicie per mantenere unita l’eterogena maggioranza che lo sostiene. Senza l’approvazione del piano, la Ue e il Fondo monetario non concederanno nuovi aiuti alla Grecia.
La Bce lascera' giovedi' i tassi d'interesse fermi allo 0,75% e non introdurra' nuove misure non standard. Lo sostengono gli economisti di Citi in una nota, aggiungendo che "il deterioramento in corso degli indicatori di sentiment e le strette condizioni del credito porteranno la Bce a segnalare che i rischi al ribasso al suo outlook di crescita potrebbero materializzarsi, probabilmente creando rischi per le previsioni sull'inflazione". "Questo aprirebbe le porte ad un taglio dei tassi di 25 pb allo 0,5% a dicembre", concludono gli economisti