I licenziamenti dei giganti della tecnologia non sono così grandi come sembrano a prima vista

Gennaio 30, 2023

Amazon e Meta hanno raddoppiato la loro forza lavoro durante la pandemia, mentre Alphabet e Microsoft l’hanno aumentata di oltre il 50%. Tutti e quattro stanno licenziando i propri lavoratori, mentre Apple, che è cresciuta meno del 20%, non ha parlato di alcun piano di licenziamento importante.

Alphabet Inc. ha annunciato venerdì mattina 12.000 licenziamenti, che riporteranno la forza lavoro di Google alle dimensioni che aveva, nella seconda metà dello scorso anno. Se 12.000 sono molte persone che perdono il lavoro, si tratta comunque di una cifra inferiore al numero netto di assunzioni fatte da Alphabet solo nel terzo trimestre dello scorso anno, che ammontava a 12.765. Questo è solo un esempio del motivo per cui è improbabile che i licenziamenti annunciati nelle ultime settimane dalle grandi aziende tecnologiche, pur sommandosi a numeri enormi, causino problemi altrettanto enormi a quelle aziende o all’economia in generale.

“La parola ‘licenziamenti’, è una parola forte. Suscita emozioni. Ma bisogna inserirla in un contesto più ampio: durante la pandemia c’è stata una crescita esplosiva e tutta quella crescita è stata inaspettata”, ha affermato Russell Hancock, amministratore delegato di Joint Venture Silicon Valley, in un’intervista a MarketWatch. “A causa di quella crescita, molte persone hanno pensato, ‘Questa è la nuova normalità’, e hanno preso decisioni basate su questo. Poi abbiamo vissuto qualche mese in più e siamo diventati più saggi... e ora si stanno apportando delle modifiche”.

Tali aggiustamenti sembrano notevoli in termini di numero di licenziamenti, ma non rispetto al numero di persone assunte durante la pandemia. Il numero più grande annunciato finora da una grande azienda tecnologica è il previsto licenziamento di 18.000 persone ad Amazon, ma la società ha assunto centinaia di migliaia di lavoratori durante la pandemia diventando il secondo più grande datore di lavoro negli Stati Uniti. L’azienda aveva meno di 800.000 dipendenti a fine 2019, quel numero è raddoppiato l’anno scorso.

Microsoft ha aumentato la sua forza lavoro di oltre il 50% dalla metà del 2019 alla metà del 2022, assumendo circa 77.000 lavoratori, ora ha annunciato 10.000 licenziamenti. La società madre di Facebook, Meta, ha quasi raddoppiato la sua forza lavoro, passando da circa 45.000 dipendenti alla fine del 2019 a più di 87.000 alla fine del terzo trimestre del 2022, per poi decidere di tagliare la forza lavoro di circa 11.000 persone.

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