The wall street journal (chissà cosa c'è sotto e sopratutto l'imbeccata da dove parte) scrive qualcosa a nostro proposito.In buona sostanza le manovre fin qui fatte erano necessarie alla sopravvivenza del paese ma ora..." L'Italia alla prova dei mercati «si scopre con i giorni contati»"e ancora " «secondo gli analisti il felice stato delle cose potrebbe non durare»". Che dire...tutto vero,la moltitudine di tasse ci sta spedendo diritti verso una recessione non di pochi mesi come da più parti paventato,ma ben più lunga.Ora il quesito è...Avevamo un'altra scelta possibile? Il premier MARIO MONTI così replica al quotidiano finanziario "la riforma è sì complessa,ma avrà un impatto positivo sull'economia italiana",e che questa riforma abbia bisogno di "un'analisi seria e approfondita". Il riferimento è all'articolo 18 e l'aver ceduto alle pressioni di una determinata parte politica.Ma mi chiedo...E' veramente questo che interessa l'opinione pubblica Usa o c'è dell'altro sotto?Forse si sta facendo strada la certezza che questi sono segnali di avvertimento di un nuovo potente attacco speculativo all'Italia.Le concessioni VERE che questo governo di tecnici DEVE fare forse non sono alle parti sindacali...ma a più potenti istituzioni che sono in grado di imporre le politiche economiche e persino monetarie al paese Italia.Il vero grande disastro ormai ineluttabile è avere dato in mano straniere gran parte del nostro debito,ed essere oggi in chiara posizione di debolezza e ricattabilità.Una strada forse e davvero senza ritorno.