Il 30 dicembre ci è stato detto che ci sarebbe stato uno scostamento più ampio, del 2%. Ora siamo a due punti e mezzo. Questo è serio, è grave». A Bruxelles non è piaciuta affatto la mossa del premier Mariano Rajoy,che ha annunciato alla stampa che nel 2012 il suo Paese mancherà gli obiettivi sul deficit concordati con la Ue: invece del 4,4%, arriverà al 5,8%, ben lontano dal rientro nei limiti del 3% nel 2013. E lontanissimo dal pareggio di bilancio che il nuovo Patto fissa nel 2014. «Non devo informare gli altri leader Ue perché è una decisione sovrana della Spagna», aveva detto Rajoy, proprio nel giorno in cui i governi Ue (senza Gran Bretagna e Repubblica Ceca) firmavano il «fiscal compact», cedendo a Bruxelles una larga fetta della propria sovranità sui conti pubblici. «Per ora, la Commissione prende tempo e non proporrà misure finché non sarà stata fatta una valutazione della situazione delle finanze spagnole».Non bisogna rimanere troppo sorpresi dagli eventi che si stanno materializzando,crediamo anzi che molte cose debbano ancora accadere prima di una stabilità definitiva del sistema economico Europeo.Non potevano rimanere di certo indenni i listini Usa.Ancora una volta si conferma la regola che è il prezzo che fa la notizia,e non viceversa.Da questo sito nei giorni scorsi più volte attraverso commenti e grafici abbiamo fatto notare che non esisteva molto spazio per un rialzo sostenibile dagli utili delle aziende.Le notizie a favore erano tutte scontate,mentre la macchina era pronta ad incepparsi su qualunque nota stonata.Che prontamente si è presentata.Attraverso grafici molto esemplificativi abbiamo posto il target di questo ribasso per l'indice S&P500 a 1280 punti.In prima battuta ci sono livelli intermedi e anche rilevanti,ma la destinazione finale del ribasso è 1280,e 15900 per il nostro FTSE.Oltre tali livelli dovremmo rivedere la struttura grafica,ripetiamo sempre prudenza,perchè quando sul mercato saremo vicini a un punto di fine ribasso ne daremo pronta voce.