Il tempo

Ottobre 13, 2012
caruso4                    Ospitiamo un post di Francesco Caruso
“You are young and life is long
and there is time to kill today,
and then one day you find
ten years have got behind you,
no one told you when to run,
you missed the starting gun.”
(Time – Pink Floyd, da “The Dark Side of The Moon”)
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Tabella n1
Tab-1
Questa tabella sintetizza il rendimento annuo delle principali classi di asset, espresso in valuta costante (EUR) dal 1999 ad oggi. L’ultima colonna è l’inflazione media annua dell’area Euro.
Tab-2
Questo secondo grafico rappresenta invece il risultato complessivo di un investitore che fosse stato abbastanza costante da mantenere lo stesso asset per tutti questi anni. Come si vede, l’interesse composto crea mostri: nella prima riga in alto si vede che l’investitore che avesse tenuto la borsa (in questo caso: indice MSCI World in EUR) sarebbe in negativo in termini assoluti, chi avesse tenuto l’oro sarebbe seduto su un utile enorme.
Depurati dall’inflazione (le due righe in basso: il rendimento reale è il rendimento meno l’inflazione), questi dati mostrano una spaccatura ancora piu’ profonda: oro e bonds sono gli unici asset ad aver giustificato una strategia di “buy and hold” in termini reali, specie rispetto alla volatilità cui sono stati sottoposti gli investitori. Ancora piu’ intrigante sarebbe (lo faro’ in altra sede) analizzare l’efficienza delle varie composizioni di allocazione tra queste classi di asset: i risultati sono quantomeno sorprendenti e strappano il velo su un’infinità di luoghi comuni.
La realtà è semplice ed è che tutto quello che ha a che fare con i mercati – investimento e/o speculazione – è essenzialmente un tentativo di BATTERE IL TEMPO.
Quando si cerca il titolo vincente, quando si cerca di vendere sui massimi o quando si fa trading, forse non lo si realizza coscientemente: ma quello che si cerca di fare è BATTERE IL TEMPO.
Il tempo è l’asset di gran lunga piu’ importante che possiamo avere nel nostro arsenale di investimento. Il problema è che nessuno di noi ne ha abbastanza, oppure che quando ne abbiamo abbastanza non sappiamo come sfruttarlo.
Proviamo a fare un gioco di fantasia. Immaginiamo di avere ancora 200 anni da vivere, 200 anni in cui possiamo investire i nostri soldi. Come? Iniziamo col comperare la cosa piu’ conservativa possibile, 20’000 EUR di obbligazioni a lunga scadenza,  tra i 10 e i 15 anni, che rendano – diciamo – il 5,5% (un tasso medio che oggi sembra alto ma che storicamente è realistico) e reinvestiamo ogni anno nella stessa obbligazione gli interessi. Al 5,5% di interesse composto, il capitale si raddoppia in 13 anni. Durante ogni periodo in cui il capitale raddoppia, la vita va avanti e qualcosa mettiamo da parte: diciamo che riusciamo ad aggiungere 10’000 EUR di risparmi fatti nel periodo.
Quindi, alla fine dei 13 anni si avranno 40’000 EUR piu’ i 10’000 che si sono risparmiati (non tanti: circa 800 all’anno…), quindi i 20’000 EUR iniziali saranno diventati 50’000 EUR. Alla fine dei 13 anni successivi, si avranno 100’000 EUR  + 10’000 di risparmi, quindi 110’000 EUR. Reinvestendo allo stesso tasso, dopo 13 anni si hanno 220’000 EUR + 10’000 = 230’000 EUR. Siamo quindi arrivati a 39 anni dopo il primo investimento: meno del periodo lavorativo minimo che serve per andare in pensione. In totale, abbiamo investito 50’000 EUR e ora ne abbiamo 230’000. Abbiamo perso al massimo qualche ora – in quasi 40 anni – dietro ai nostri soldi. E non abbiamo mai guardato (e sofferto) le variazioni di borse, oro o altro.
Alle fine dei successivi 13 anni avremmo 460’000 EUR, piu’ i soliti 10’000: totale 470’000.
In 200 anni ci sono 15,3 raddoppi. Fate i conti. Per la fine del 200simo anno non sapremmo cosa fare con i soldi. Il tutto con un rischio minimo e un tasso di risparmio minimo.
Avendo abbastanza tempo, saremmo ricchi – garantito. Non dovremmo sprecare tempo prezioso cercando il titolo giusto, o il settore giusto, o il fondo giusto. Dovremmo solo usare il nostro asset piu’ importante: il TEMPO.
C’è solo un problema: nel mondo reale non si vive 200 anni. Ma se si parte abbastanza presto, o se si insegna ai propri figli o nipoti a partire presto, ci possono essere diversi decenni da sfruttare. La maggior parte delle persone che operano sui mercati sono - o, peggio, si sentono – fuori tempo. La conseguenza è che aumentano la loro aggressività nei confronti dei loro investimenti e sprecano un numero incredibile di ore e di energie nervose cercando di BATTERE IL TEMPO, che è il reale scopo ultimo di tutto cio’ che – sul piano emotivo – ha a che fare con i mercati. Bisogna trovare la nuova Apple: e se ci si mettono su abbastanza soldi, allora si è riusciti a battere il tempo. L’alternativa c’è: ma è solo e soltanto un piano razionale e una grande perseveranza.
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