Raffica di aumenti nelle grandi città delle aliquote Imu: già tredici capoluoghi di provincia hanno deliberato il rincaro dell’imposta sulla prima casa oltre le aliquote fissate dal governo.Inoltre molte amministrazioni comunali, avendo tempo sino al 30 giugno 2012, decideranno i rincari soltanto dopo le elezioni amministrative di maggio; in questo modo la pressione fiscale si avvia quest’anno a raggiungere il 45%, come segnalato dalla Corte dei Conti ed anche dalla Banca d’Italia.All’aumento dell’Imu bisogna anche sommare i rincari delle addizionali Irpef regionali entrate in vigore con il decreto Salva-Italia dello scorso dicembre e che pesano retroattivamente per tutto il 2011.Come spiegato in un nostro precedente articolo, le aliquote ordinarie dell’Imu sulla prima casa sono state fissate dal governo al 4 per mille, e su queste i Comuni possono apportare a loro discrezione un aumento od una diminuzione del 2 per mille; per le seconde case l’aliquota standard è del 7,6 per mille ed il margine di aumento o diminuzione lasciato ai Comuni è del 3 per mille.