INDICE PMI ITALIA DEBOLE A 50,5 DA 52,7 PRECEDENTE
L'attività del settore dei servizi in Italia ha continuato ad espandersi ad ottobre, ma ad un ritmo inferiore rispetto al mese precedente, e più lentamente delle attese.
E' quanto emerge dall'indice Pmi elaborato da Markit sulla base di un'indagine congiunturale tra i direttori acquisto di un settore molto variegato, che spazia dagli hotel alle banche e vale circa il 70% del Pil italiano.
L'indice si è portato a 50,5 dal 52,7 di settembre, restando sopra la linea dei 50 punti, spartiacque tra crescita e contrazione, oltre la quale si era riaffacciata proprio a settembre per la prima volta dopo oltre due anni.
Le stime degli analisti raccolte da Reuters in un sondaggio convergevano su una lettura mediana più positiva, a 51,2.
L'indagine gemella sul comparto manifatturiero ha evidenziato un'espansione dell'attività del settore per il quarto mese di fila, ma a un ritmo meno intenso di settembre.Secondo l'economista di Markit Phil Smith, l'incremento di un punto percentuale dell'aliquotaIva, scattato proprio a ottobre, potrebbe aver pesato sui fornitori di servizi, oltre che sulla fiducia dei consumatori, risultata in discesa per la prima volta in cinque mesi.
"Il rallentamento è forse in parte un riflesso del solido tasso di espansione registrato a settembre, ma ci sono stati anche una serie di venti contrari per l'economia il mese scorso, non ultimo l'aumento dell'Iva", spiega l'economista.