INFLAZIONE COME DA ASPETTATIVE ,COMMISSIONE UE CHIEDE AGGIUSTAMENTO STRUTTURALE PER 2015

Novembre 28, 2014

UE

INFLAZIONE COME DA ASPETTATIVE ,COMMISSIONE UE CHIEDE AGGIUSTAMENTO STRUTTURALE PER 2015

Secondo i dati provvisori di Istat, a novembre l’indice Nic dei prezzi al consumo è sceso dello 0,2% su base congiunturale mentre è salito dello 0,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.La mediana delle previsioni raccolte fra gli analisti indicava un calo dello 0,4% su mese e un aumento dello 0,1% su anno.Ad agosto il Paese era entrato in deflazione per la prima volta dal settembre 1959.L’inflazione acquisita per il 2014 scende allo 0,2%.Mentre inflazione eurozona,L’Eurostat ha annunciato oggi che in base alle sue stime preliminari i prezzi al consumo sono aumentati nella zona euro a novembre dello 0,3%. Si tratta del più basso aumento dall’ottobre del 2009. Il dato è conforme alle previsioni degli economisti.I prezzi al consumo erano aumentati nella zona euro ad ottobre dello 0,4%. La Banca Centrale Europea ha come obiettivo un tasso d’inflazione al di sotto del 2% per il medio termine.L’inflazione “core”, ovvero depurata dai prezzi degli alimentari e dell’energia, è aumentata a novembre, come già ad ottobre, dello 0,7%. Il dato è in linea alle attese del consensus.Questo dimostra che Draghi ,dovra’ affrontare una bella scelta giovedi prossimo. “il dato ha rispettato quelle che erano le attese del consenso. Il livello dell”inflazione continua comunque a lasciare la porta aperta per eventuali manovre da parte della Bce come un QE”. Ma ritorno a confermare la mia idea che non sara’ per il 4 Dicembre.

JPM CREDE NEL QE

-Lo scenario di base di JPMorgan non prevede un QE da parte della Bce. Tuttavia, alla luce dei recenti sviluppi gli analisti sembrano meno convinti della loro ipotesi. Innanzitutto, gli esperti evidenziano le ultime dichiarazioni del presidente della Bce, Mario Draghi, che “hanno enfatizzato un senso di urgenza” nel riportare l’inflazione ai livelli target. In secondo luogo la casa d’affari sottolinea i dati macroeconomici che restano “inconcludenti” e la crescita dell’inflazione che continua a diminuire. Inoltre, “dopo la decisione dell’Opec di non tagliare la produzione di petrolio, la crescita dell’inflazione Ue dovrebbe essere pari a zero nei primi mesi del 2015. Normalmente la Bce guarda oltre l’andamento dei prezzi del greggio, ma questa volta potrebbe essere diverso per due motivi. Primo, il calo del petrolio negli ultimi mesi e’ enorme e potrebbe riflettersi nell’inflazione. Secondo, l’Eurotower e’ molto attenta al tema del Brent in questo momento in quanto l’andamento dell’inflazione pesa anche sulle aspettative”, proseguono gli analisti. JPMorgan per ora mantiene il proprio scenario di base che non prevede un QE, ma spiega anche che “non ci vorra’ molto tempo a cambiarlo”. Tuttavia, per la casa d’affari la Bce non dovrebbe annunciare un Quantitative Easing gia’ nella riunione del 4 dicembre ma potrebbe fornire una grande chiarezza sul proprio pensiero e sulle tempistiche

Come potete vedere ,quello che vi stiamo dicendo da tempo anche l’autorevole JPM considera la questione QE ,alla nostra stessa stregua.

 

BCE HA CHIESTO AD ALCUNE BANCHE DI RIPRESENTARE PIANO CON CUI  INTENDONO COLMARE DEFICIT DI CAPITALE EMERSO IN STRESS TEST –  CAPO VIGILANZA NOUY,PROSSIMA TORNATA DI STRESS TEST POTREBBE NON ESSERCI FINO  AL 2016

“L”Opec aggiunge problemi alla fase di transizione”. E” questo il titolo di un report di Nomura sul comparto petrolifero dopo che l”Opec ieri ha deciso di non tagliare la produzione del greggio. Gli analisti confermato sul settore la raccomandazione ribassista spiegando che le quotazioni del petrolio potrebbero subire ulteriori ribassi nel breve termine e questo potrebbe impattare negativamente sugli utili e sui flussi di cassa del comparto che sembrano essere “sempre piu” in discussione”. Cosi”, gli esperti ipotizzando nel caso base il Brend a 80 dollari al barile nel 1* semestre del 2015 hanno tagliato le previsioni sull”Eps 2015-2016 rispettivamente di circa il 20% e il 10%.

La Commissione europea, nel valutare la legge di Stabilità, riconosce la validità delle circostanze eccezionali invocate dall’Italia per rallentare il ritmo di riduzione del deficit e del debito pubblico.     Lo dice il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, aggiungendo che ora il governo può “mettere in moto un meccanismo virtuoso” sulle riforme strutturali.     “Nel caso dell’Italia l’opinione sarà di questo tipo: ci sono circostanze eccezionali in termini di profonda recessione, ma anche circostanze eccezionali di tipo positivo come l’agenda di riforme strutturali che si sta mettendo in moto”, dice l’ex capo economista dell’Ocse intervenendo a un convegno alla Camera.     “Tutto ciò fa sì che un Paese ad alto debito come l’Italia, misurato per questo minuto dopo minuto dai mercati, ha la possibilità di mettere in moto un meccanismo virtuoso”.     “Possiamo esibire [in Europa] che siamo coscienti della necessità di cambiare ritmo”, ha aggiunto il ministro. - Italia, con Francia e Belgio, a metà del guado. Passa indenne il primo giudizio della Commissione Ue sul documento di bilancio 2015, ma è attesa tra pochi mesi al varco dell’attuazione delle riforme strutturali. Quindi nessuna ” Inosservanza  particolarmente grave” rispetto al patto di stabilità e crescita ma “un rischio di non conformità” che potrebbe portare a “misure nell’ambito della procedura per i disavanzi eccessivi”, spiega la Commissione Ue.- La Commissione Ue chiede all’Italia un ulteriore aggiustamento strutturale del saldo di bilancio 2015 principalmente perchè ritiene ottimistiche le stime relative al gettito da lotta all’evasione fiscale e da gioco d’azzardo.

Oggi nulla di particolare da segnalare ,tranne un ‘ottiam tenuta d ‘INTESA a ridosso del muro 2,5 eu,bene anche TELECOM ,che usufruisce dell’upgrade di Berenberg,mentre a causa del petrolio e le sue vicende una forte scossa ribassista è piovuta su SAIPEM- 5,3% ED ENI -3,3 %.

CHIUSURA 20014

Nonostante volumi bassissimi ,abbiamo chiuso sopra il muro dei 20000 punti ,il segnale è incoraggiante ,ma dobbiamo superare i 20100 /20200 per poter avere conferme che si tratta di un accumulo a rialzo.

 

rumors

Apple pronta ad abbandonare google: secondo alcune voci, apple avrebbe intenzione di dire addio a google come motore predefinito su safari. un fatto che ha subito scatenato l’interesse di microsoft e yahoo!. la voce è stata anticipata dal sito usa “the information”. dopo aver eliminato youtube dalle app precaricate su iphone e ipad e dopo aver rinunciato a google maps sviluppando un proprio servizio, sembrerebbe proprio che apple ora voglia sfruttare la scadenza fissata alla primavera del 2015 dell’accordo con google .

 

ENEL

Ieri il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ha affermato che per la vendita di una quota della società si aspetterà che ci siano favorevoli condizioni di mercato: la dichiarazione è stata rilasciata ieri nel corso del Question time al Senato. Le recenti indiscrezioni collocavano la vendita della quota nelle prime due settimane di dicembre.Il Tesoro vuole cedere fino al 6% di Enel, di cui oggi detiene il 31,24% del capitale. L’operazione ha un valore potenziale di circa 2 miliardi.Padoan non ha aggiunto dettagli sul timing, si è limitato a dire che lo Stato manterrà il controllo del gruppo.

UNICREDIT

Secondo quanto riportato daIl Messaggero, la cordata formata daFortress e Prelios  sarebbe vicina a un accordo Unicredit  per l’acquisto di Uccmb, la società del gruppo che gestisce i crediti anomali. Nelle prossime settimane si potrebbe arrivare alla firma con unincasso di circa 560 milioni di euro per Unicredit.

MPS

Il gruppo Bnp Paribas non ha alcun interesse a una intregrazione con Mps E’ quanto ha ribadito Luigi Abete, presidente di Banca Bnl (gruppo Bnp Paribas), rispondendo ai giornalisti che chiedevano un commento sulle voci che periodicamente ritornano a proposito di un eventuale interesse per la banca senese.”Noi abbiamo una strategia standalone e non abbiamo nessuna attenzione, in questo momento, a forme di investimento in termini di integrazione con altri”, ha spiegato Abete, a margine di un convegno a Firenze.Il manager ha aggiunto: “Siamo in un grande gruppo, noi ci rivolgiamo a un segmento importante delle imprese italiane, che sono le imprese internazionalizzate e hanno interesse a utilizzare i servizi di Bnp Paribas e di Bnl. Il nostro target è del tutto diverso da quello presente in altre strutture, pur importanti”.

 

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