Uno sguardo alla giornata di Wayne Cole.

Wall Street spera che il presidente della Federal Reserve Jerome Powell parli in pubblico tutti i giorni. Di fronte alla possibilità di reagire in modo "hawkish" al dato sugli occupati Usa di gennaio, Powell si è tirato indietro e ha scelto di rimanere noiosamente in equilibrio parlando del futuro dei tassi.
Alla domanda se si fosse pentito di aver usato la parola "disinflazione" per 11 volte nella sua conferenza stampa della scorsa settimana, ha risposto di no e che se potesse tornare indietro, farebbe lo stesso.

Powell inoltre ha ribadito che il "processo disinflazionistico" è in corso ma che probabilmente richiederà un periodo di tempo "significativo", e che se i dati continueranno ad essere più solidi del previsto la Fed dovrà intervenire in modo più incisivo sui tassi.
Nulla di che, ma in questi giorni per i mercati se Powell non è davvero "hawkish" allora è "dovish": non ci sono vie di mezzo. Wall Street è salita parecchio mentre i rendimenti dei Treasuries e il dollaro sono scesi di poco, con i futures che prevedono solo altri due rialzi al 5,0-5,25%.