La Questione Greca domina i mercati Europei e Americani

Giugno 1, 2015

GRECIA

La Questione Greca domina i mercati Europei e Americani

Si riparte con la situazione Greca in primo piano,la decisione per raggiungere un accordo ha tempi stretti ,si parla dell’ 11 Giugno ,giorno dove i creditori Internazionali vorrebbero chiudere l’accordo.Senza accordo la Grecia a fine Giugno andrebbe in default,non sara’ in grado di pagare i debiti al Fondo Monetario Internazionale,pagare gli stipendi e le pensioni.Mentre un intesa permetterebbe alla Grecia di incassare i 7,2 MLD, che risulta essere l’ultima tranche del piano di aiuti del FMI,BCE,UE.L’accordo si dovrebbe concretizzarsi a BRATISLAVA l’11 giugno,dove si riuniranno i ministri Europei.Comunque c’è ottimismo ,dal vertice di Riga i Greci si sono messi alacremente al lavoro per concludere.Berlino tende la mano ad Atene, ma chiede più sforzi. E c’è il pressing dagli Usa: ‘Fare presto, trovare l’accordo’. Moscovici invita a sciogliere il nodo delle pensioni. Il ministro dell’Economia Padoan: ‘L’Italia è pronta a sopportare qualunque shock dall’esterno’. Il gelo della Lagarde Berlino, da Merkel e Hollande proposta aiuto – Nella call-conference di ieri “Angela Merkel e Francois Hollande hanno offerto aiuto alla Grecia” per arrivare a una soluzione che permetta che “Atene resti nell’euro”. Lo ha detto il portavoce del governo tedesco Steffen Seibert . Poi sulle parole di Christine Lagarde, ‘Grexit è una possibilità’, Seibert ha glissato: “Non partecipiamo a speculazioni”. La valutazione del governo non è cambiata, ha spiegato Seibert, e “l’obiettivo resta mantenere Atene nell’Euro”.Tsipras, Merkel e Hollande, secondo quanto riporta l’agenzia greca Ana, sono tornati a parlarsi telefonicamente, concordando sula necessità che “un accordo sul salvataggio di Atene venga raggiunto prima possibile”. La telefonata dicono le fonti si è tenuta in “un’atmosfera molto buona”.

Il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis ha dichiarato di aver delineato un piano che permetterà alla Grecia di tornare a ottenere prestiti dai mercati. Il ministro lo ha detto in un’intervista apparsa  sul quotidiano ateniese Avghi. Il piano prevede, tra l’altro, l’emissione di un prestito a basso interesse della durata di 30 anni dal Meccanismo Europeo di Stabilità per sostituire il debito attualmente detenuto presso la Banca Centrale Europea (BCE), e allo stesso tempo la ristrutturazione del rimanente debito della Grecia. Secondo Varoufakis, la priorità del governo è una “combinazione di ristrutturazione del debito, iniezioni di investimenti e riforme che vanno al di là della pratica disumana di tagliare pensioni, sovvenzioni e stipendi”. Una tale combinazione, ha aggiunto il ministro, aiuterà la società greca a sfuggire alla spirale di una crisi auto-rigenerantesi fatta di debito e recessione.Varoufakis inoltre ha duramente criticato la tassa sulla proprietà (Enfia) introdotta dal precedente governo affermando che è un’imposta “orribile” che deve essere abolita. “Finché non sarà stata abolita ci sentiremo tutti responsabili verso il popolo greco. Ma la sua abolizione, anche se graduale, avrà luogo quando la trattativa (con il Brussels Group) sarà finita e saremo in grado di trovare entrate equivalenti con un’imposta sulle grandi proprietà e con la tassazione dei redditi che oggi non sono dichiarati”, ha detto. Rispondendo alle voci che lo vorrebbero presto dimissionario, Varoufakis ha concluso affermando che “nessuno di noi intende abbassare lo scudo”.

Alexis Tsipras va all’attacco richiamando la necessità di una decisione politica. Nell’imminenza della scadenza della rata da 300 milioni che Atene deve rimborsare all’Fmi entro il 5 giugno, il premier greco, con un lungo intervento sulle colonne di Le Monde, si scaglia contro chi impedisce un’intesa avvertendo che l’Europa è ad “un bivio” e che ogni decisione sul futuro deve essere nelle “mani dei leader europei” e non spetta a istituzioni che non “sono elette e che non devono rendere conto ai cittadini”.

FTSEMIB

Nella seduta  di venerdi  il controvalore degli scambi è balzato 3,94 miliardi di euro, rispetto ai 2,87 miliardi di ieri. Su 333 titoli trattati, 211 hanno terminato la giornata in territorio negativo, mentre i rialzi sono stati 104. Invariate le restanti 18 azioni. Bank of America-Merrill Lynch pensa comunque che siamo in presenza “dell’atto finale del dramma greco”. Gli analisti evidenziano infatti che “il tempo stringe. Primo, il Governo greco sta finendo la liquidita’ che si trova su livelli troppo bassi per far fronte alle spese di giugno e ai rimborsi dell’Fmi. Secondo, anche se Atene raggiungera’ nei prossimi giorni un accordo con i creditori internazionali”, le negoziazioni future saranno piu’ difficili.Tutto cio’ incidera’ fortemente sul nostro listino e non solo.Il Ftse Mib ha chiuso la seduta con un calo dell’1,05% a 23.495 punti dal momento che gli investitori hanno adottato un atteggiamento particolarmente cauto in attesa di sapere cosa succedera’ sul fronte Greco .Titoli da osservare ,MPS in primo luogo dove dovrebbe finire l’alta volatilita’ e nella sua stabilizzazione vedremo se sara’ il caso d’intervenire con qualche size,anche perchè l’ADC conferira’ solidita’, se integralmente sottoscritto ,e permettera’ alla Banca di ripartire ed entrare di diritto nei giusti parametri richiesti dalla UE.Altro titolo che terremo sotto osservazione Generali ,che dovrebbe ancora subire qualche scossa d’assestamento ,prima di ripartire nuovamente,poi abbiamo ENEL che si dirige allo stacco di dividendo ,per tale ragione ben sostenuta dal mercato,ed infine le Banche ,che sul finale di seduta di venerdi’ hanno subito una battuta d’arresto,per il fine settimana che richiedeva prudenza sempre per la questione Greca.La banca che sara’ piu’ controllata ,secondo noi sara’ INTESA ,che ha subito ,anomalo per il titolo ,notoriamente molto solido ,una flessione sopra il 2% che la porta, se il trend continuasse in questa lunghezza d’onda  verso i  3,18/3,2 eu dove dovrebbero tornare gli acquisti. Mediobanca e Unicredit le altre banche che consigliamo di comprare su eventuali debolezze.Attesa anche per ENEL GREEN POWER dopo ,giudizi contrastanti sul titolo SELL per Mediobanca e BUY DECISO per Barclays.

Le borse europee sono viste oggi in rialzo in apertura, in una giornata in cui sono attesi i dati Pmi di maggio nei principali Paesi della zona euro.

 

ITALIA FUORI DAL TUNNEL

“L’economia italiana e’ tornata all’espansione nel primo trimestre del 2015, anche se i dettagli non indicano una grande accelerazione della crescita”. E’ questo il titolo di un report di JPMorgan in cui gli analisti commentano il dato sul Pil italiano del primo trimestre (+0,3% rispetto al mese precedente). La lettura definitiva “ha confermato che l’economia italiana e’ uscita dalla recessione nei primi tre mesi dell’anno” dopo un lungo periodo, sottolineano gli esperti, aggiungendo che “sul fronte della produzione l’industria e’ tornata a crescere”. Nel complesso il Pil e’ stato leggermente migliore di quello che si aspettava la casa d’affari. 

BORSE ASIATICHE

NIKKEI invariato

HANG SENG +1.16%

Le Borse cinesi sono in forte rialzo stamattina, galoppa soprattutto l'indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen: +3,6%. Con l'allungo di oggi, l'indice dei due mercati continentali, ha quasi annullato le perdite di giovedì. Più contenuto il rialzo della Borsa di Hong Kong (+1,16%). Sembra che il rally sia stata favorito dalle indiscrezioni su un piano centrale di sostegno alle finanze delle amministrazioni locali: le autorità di Pechino, secondo indiscrezioni diffuse da Bloomberg, starebbero per raddoppiare il programma di ristrutturazione dei debiti di municipi, regioni e altre istituzioni locali. I dati sull'attività manifatturiera in Cina sono stati in linea con le aspettative: l'indice PMI messo a punto da Markit/Hsbc, in maggio è salito a 49,2 da 49,1 di aprile.

BORSA USA

I principali indici azionari statunitensi hanno chiuso anche in ribasso. Il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq Composite hanno perso lo 0,6%.

Dal fronte macroeconomico sono arrivate delle notizie decisamente negative. Il PIL degli USA nel primo trimestre è stato rivisto fortemente al ribasso, da +0,2% a -0,7%. Il Chicago PMI, un indicatore del settore manifatturiero statunitense, è precipitato a maggio a 46,2 punti.A pesare su Wall Street sono stati inoltre i persistenti timori relativi alla situazione della Grecia.

 

BTP ITALIANI

Molti titoli di Stato italiani nei portafogli degli investitori istituzionali nazionali, ancora restii a finanziare l’economia reale e titoli non quotati mentre “gli effetti delle riforme” varate dal governo negli scorsi mesi per favorire una maggiore diversificazione e una minore dipendenza delle imprese dalle banche “saranno presumibilmente graduali”. E’ quanto si legge nella relazione annuale della Banca d’Italia secondo cui il 35% delle attività degli istituzionali è rappresentata da titoli di stato contro meno del 10% del portafoglio degli investitori dell’area euro.

 

 

PETROLIO

Il prezzo del petrolio ha preso  il volo. Il future sul WTI con scadenza luglio ha guadagnato al NYMEX il 4,5% a $60,30 al barile. Si è trattato della migliore seduta da un mese e mezzo.Anche il Brent ha chiuso in forte rialzo. Il future con scadenza luglio ha guadagnato all’ICE il 4,8% a $65,56 al barile.Il calo del numero di impianti di trivellazione ha accelerato negli USA e toccato i più bassi livelli dall’agosto del 2010. La notizia ha infiammato la speculazione su un rallentamento dell’offerta sul mercato petrolifero.

 

PRELIOS

Prelios ha comunicato l’aggiornamento mensile sulla struttura patrimoniale del gruppo. A fine aprile 2015 l’indebitamento netto della compagnia immobiliare era salito a 188,29 milioni di euro, rispetto ai 185,74 milioni di fine marzo.

 

 

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