l'esempio spagnolo
Per 5 anni, e in parte ancora adesso, le banche spagnole hanno cercato di tappare la situazione, fino a che per legge non sono state obbligate a coprire i propri "attivi immobiliari" con il 30% del loro presunto valore. improvvisamente una miriade di banche si è ritrovata così con dei passivi stratosferici ed è stato necessario il salvataggio da parte dell'UE.
l'indice di sofferenze sui mutui
Fondamentale in questo senso è la tenuta delle famiglie nel pagamento dei mutui. quanti prestiti sono in realtà a rischio? non a caso in Italia esiste la possibilità di sospendere la rata del mutuo, un'iniziativa certo meritoria, in quanto salva la casa di chi ha perso il lavoro, ma che ha un effetto collaterale: rimanda il problema e non lo risolve
i punti forti dell'italia
Rispetto alla spagna ci sono due vantaggi da noi: il tasso di disoccupazione è più basso, quindi il rischio di sofferenze è minore, ma soprattutto il volume complessivo dell'indebidamento delle famiglie è quasi la metà di quello spagnolo ed uno dei più bassi della ocse,i mutui degli italiani sommano infatti 368 miliardi di euro, contro i 644 milioni di euro degli spagnoli ,per questo, secondo l'analisi, non corriamo i rischi dei vicini iberici, ma siamo ugualmente esposti a una forte tormenta.
il futuro dei mutui
in questo quadro le banche hanno tutto l'interesse a far sí che i valori immobiliari non crollino. per questa ragione non desiderano in assoluto procedere con i pignoramenti e sono disposte a sopportare un medio periodo negativo piuttosto che una veloce catastrofe. a rimetterci però saranno i futuri mutuatari, che avranno sempre meno possibilità di ottenere un prestito per la casa, perché le banche sono sotto sforzo, impegnate a salvare lo status quo.