LE RAGIONI DELL 'ACQUISTO DI Whatsapp DA PARTE DI FACEBOOK
ospitiamo un post di LUCA ANNUNZIATA
PUNTO INFORMATICO
L'investimento colossale serve a recuperare terreno in un settore dove il social network è l'ultimo arrivato. Resta da vedere come verrà gestito il patrimonio da 450 milioni di utenti portato in dote dalla messaggistica altrui
Perché Facebook compra WhatsappRoma - Sul piatto Facebook ha messo 19 miliardi di dollari, circa 14 miliardi di euro: è la cifra più alta mai pagata per una startup non quotata nella storia delle acquisizioni USA, e Whatsapp non ha potuto fare altro che capitolare. È un affare per Brian Acton e Jan Koum, i due fondatori, e per gli altri 50 dipendenti dell'azienda: miliardi di dollari finiranno nelle loro tasche, e almeno stando alle dichiarazioni attuali Mark Zuckerberg non intende cambiare una virgola del servizio di messaggistica più usato del pianeta. Whatsapp resterà quel che è, diventando una sussidiaria indipendente di Facebook, e arricchendo l'ecosistema del social network che già conta Instagram tra i gioielli della corona.
Il modo in cui si è giunti a questa sontuosa acquisizione è davvero particolare, secondo il racconto fornito dai CEO delle due aziende Zuckerberg e Koum: il primo ha invitato il secondo a cena lo scorso 9 febbraio e gli ha proposto per la prima volta l'affare. Qualche giorno per pensarci e per negoziare il prezzo, il lavoro di routine degli avvocati e contabili, il "sì" di Koum è arrivato la sera di San Valentino: questo matrimonio s'ha da fare. La firma dei documenti è avvenuta al volo in un porticato, senza neppure una scrivania: appoggiando i fogli su un muro. E poi tutto è stato annunciato al mondo: certo ha contato il rapporto di lunga data tra i due, che si conoscevano e si frequentavano da un pezzo, e a quanto dicono condividono anche una visione comune di un mondo futuro connesso e aperto (e, almeno per Koum e Acton, senza advertising). Messe da parte le belle parole, con questa mossa Zuckerberg si assicura i circa 450 milioni di utenti attivi ogni mese sul network Whatsapp: un bel salto in avanti nel settore mobile, terreno nel quale Facebook si sta muovendo ma in cui ha necessità di recuperare il tempo perduto.
Nel post sul blog ufficiale di Whatsapp, Koum ha voluto precisare che i termini dell'accordo prevedono che la sua azienda resti un'entità indipendente nella galassia Facebook: lui stesso entrerà nel consiglio d'amministrazione della società controllante, ma il modello di business e le funzionalità di Whatsapp non dovrebbero venire alterati da questo annuncio. Questo significa che la messaggistica via app dovrebbe conservare lo stesso formato, lo stesso prezzo (1 dollaro l'anno, 0,89 euro), fare a meno di pubblicità e ogni altro orpello che influenzi negativamente l'usabilità del servizio. Un servizio che consegna miliardi di messaggi al giorno a milioni di utenti, di fatto soppiantando gli agonizzanti SMS, a un costo irrisorio: segno che l'ingegnerizzazione dell'infrastruttura è stata efficace.