Le tensioni geopolitiche non fermano la corsa dello S&P 500

Marzo 1, 2014

wall street 2Le tensioni geopolitiche non fermano la corsa dello S&P 500 

OSPITIAMO UN POST DI LINA CAGOSSI(CORRISPONDENTE DA WALL STREET)
Chiusura record per due sedute consecutive per lo S&P 500 nonostante la perdita di terreno ad un’ora dalla fine degli scambi, seguita da un recupero o quanto meno una certa stabilizzazione. Un movimento, dicono alcuni operatori, riconducibile in parte agli sviluppi sulla crisi in Ucraina e in parte ad una reazione ai rialzi accumulati in settimana e nel corso di febbraio. Un mese che si conclude con un buon guadagno per lo S&P 500, del 4,3%, il migliore dallo scorso ottobre.
Febbraio si e’ chiuso positivamente quindi con gli indici che sono riusciti a risalire dopo la breve fase di correzione dell’inizio del mese, sottolinea Peter Cardillo, Chief Market Economist per Rockwell Global Capital, con gli operatori che hanno letto nei dati economici negativi giunti nelle scorse settimane l’effetto temporaneo del maltempo. I dati pubblicati venerdì rassicurano, mi dice Peter, perché mostrano un recupero nel mese di febbraio almeno nel caso della fiducia dei consumatori e dell’attività manifatturiera nell’area di Chicago. In particolare la componente occupazione dell’indice Chicago PMI ha registrato un aumento di dieci punti e quindi segnala un possibile ulteriore recupero dell’occupazione nel mese in corso.
La fiducia dei consumatori non e’ crollata, fattore importante, con gli americani che hanno capito che ci vorrà ancora tempo per un recupero pieno dell’economia ma che siamo sulla buona strada. Secondo Peter in primavera inizieremo a vedere un miglioramento dei dati con l’economia che dal secondo trimestre tornerà a crescere al 3%, una crescita non ancora robusta, ma almeno costante, che rassicurerà i consumatori e le aziende americane.
Per quanto riguarda i movimenti dell’azionario, il mese di marzo non vedrà i guadagni sostenuti riscontrati a febbraio, dice Peter, con lo S&P 500 che si muoverà entro una banda di oscillazione limitata e riuscirà forse a raggiungere ancora nuovi massimi. La fase di correzione ritornerà nel secondo trimestre, sarà seguita da una fase di recupero che porterà ad una chiusura positiva del 2014. Peter consiglia agli investitori di rimanere sul mercato, di vendere solo una piccola porzione del portafoglio per massimizzare i guadagni dopo i recenti rialzi, ma di mantenere invariate gran parte delle posizioni.
La prossima settimana sara’ densa di dati economici importanti, di indicatori chiave. I tanto attesi dati sul mercato del lavoro mostreranno, secondo Peter, una creazione di 165 mila nuovi posti di lavoro con un tasso di disoccupazione invariato al 6,6%. Si noterà pero’, dice Peter, un miglioramento del tasso di partecipazione alla forza lavoro e un aumento dell’occupazione all’interno del settore manifatturiero.
Il Beige Book confermerà invece la lentezza dell’attività economica in gran parte del Paese per effetto del maltempo, dice Peter.

 

 

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