Lo S&P 500 si avvicina a 1900. Un movimento giustificato

Ospitiamo un post di LINA CAGOSSI( corrispondente da WALL STREET)

Nuovo massimo di sempre per il Dow Jones e lo S&P 500 si avvicina sempre di più ai 1900 punti, toccando oggi livelli record. 1888-1890 e’ un’area di resistenza molto importante, ricorda Kenneth Polcari, Direttore delle operazioni sul floor per O’Neil Securities, quindi difficile da sfondare in mancanza di grossi spunti importanti. L’azionario Usa, dopo gli sviluppi in Ucraina del fine settimana, ha tirato un sospiro di sollievo data la mancanza di grosse tensioni e di scontri dopo l’esito del voto. Sembra che il mercato, sottolinea Kenny, abbia accettato che la Russia si sta riposizionando e rivisitando quello che il Paese rapprentava negli equilibri globali prima di Gorbacev e della caduta del comunismo. Il mercato ha quindi già’ valutato la nuova posizione della Russia e reagirà negativamente solo se ci saranno nel frattempo scontri e violenze. Messa la situazione Ucraina in un angolo – almeno per il momento – gli operatori si sono concentrati anche seulle indicazioni giunte dalla Cina, dove alcuni esponenti del Governo hanno avvertito che bisognerà abituarsi ad un nuovo ritmo di crescita economica, più lento. I responsabili delle strategie e gli economisti temevano che un raffreddamento dell’espansione cinese portasse a scossoni sull’azionario Usa ma non e’ avvenuto.
La seduta di oggi e’ determinata da fattori geopolitici in mancanza di altri grossi spunti economici. I dati che arriveranno entro venerdì influenzeranno i listini. Il mercato sconta dati economici positivi, si parla da mesi di un recupero, ma vuole vedere un costante miglioramento delle condizioni congiunturali prima di poter iniziare a muoversi entro un differente trading range.
Oggi la spinta arriva da tecnologia e titoli a minore capitalizzazione, che nelle ultime settimane erano stati abbandonati dagli operatori. Quindi secondo Kenny il movimento che notiamo oggi – che riguarda grandi nomi e tecnologia – e’ solo frutto di un rimbalzo necessario. Il movimento dell’indice Russell e’ significativo non solo perché ha portato alla rottura della media a 50 e a 200 giorni ma anche alla rottura della linea di tendenza tracciata dal novembre del 2012. Movimento significativo perché potrebbe segnalare o una stabilizzazione del mercato con la creazione di una nuova resistenza e perché potrebbe fornirci dettagli anche sul resto del mercato – e quindi una fase correttiva non sarebbe da escludere.

Il movimento di oggi quindi e’ solo, almeno per ora, da considerarsi un’eccezione. Ci sarà bisogno di una netta spinta per portare lo S&P 500 sopra 1900 e i gestori, mi dice Kenny, approfitteranno di questo momento (e della breve distanza tra 1888 e 1900) per puntare sui grandi nomi che non hanno fatto molto bene belle ultime settimane.