Lo S&P 500 si ferma a soli 10 punti dai massimi di sempre

Febbraio 17, 2014

wall street3Lo S&P 500 si ferma a soli 10 punti dai massimi di sempre

OSPITIAMO UN POST DI LINA CAGOSSI (corrispondente da wall street)

E’ stata la migliore settimana dell’anno per la Borsa americana con lo S&P 500 che alla fine della seduta di oggi si e’ fermato a soli 10 punti dai massimi di sempre. Gli indici di Borsa americani si sono ripresi ed hanno interrotto la fase di correzione, sottolinea Peter Cardillo, Chief Market Economist per Rockwell Global Capital.
Diversi i fattori che hanno sostenuto la fase di recupero. La testimonianza semestrale di Janet Yellen al Congresso (almeno la prima parte, quella davanti alla Commissione Servizi Finanziari della Camera dei Rappresentanti) ha rassicurato gli operatori, le previsioni su economia e politica monetaria del nuovo presidente della Federal Reserve sono in linea con quelle del suo predecessore Ben Bernanke. La comunicazione di Yellen tuttavia si distingue da quella di Bernanke, secondo Peter Cardillo e’ molto più chiara e meno soggetta ad interpretazione (lontana quindi dallo stile Greenspan), fattore molto apprezzato dal mercato.
Il nuovo Presidente della Fed ha ripetuto diverse volte che la politica monetaria della banca centrale resterà invariata ed ha precisato che l’obiettivo del tasso di disoccupazione al 6,5% sarà meno significativo perché, anche se raggiunto, dovranno essere presi in considerazione i fattori dietro alla discesa tra cui la qualità dei posti creati e il livello dei salari.
Intanto dall’economia questa settimana sono arrivati ancora dati deboli che hanno mostrato chiaramente gli effetti del maltempo, già scontati dal mercato. Effetti, che porteranno all’atteso raffreddamento dell’espansione economica nel primo trimestre, sottolinea Peter, con il Pil che pero’ a fine anno supererà il 3%.
Tornando al mercato, l’interruzione della fase di correzione, mi dice Peter Cardillo, potrebbe risultare soltanto momentanea. Lo S&P 500 raggiungerà nuovi massimi, forse già la settimana prossima, prima di tornare a perdere terreno di nuovo. Si tratterà tuttavia di una correzione meno marcata delle attese, dice Peter. Che calcola che in caso di una flessione dell’8%-10% lo S&P 500 arriverà a 1748-1738 e potenzialmente fino a 1710-1720 (ma Peter non crede che si arriverà così in basso). La stagione degli utili si e’ conclusa con risultati migliori delle attese, e’ stata nettamente positiva, secondo Peter – un fattore fondamentale per il mercato che anticipa un’altro anno positivo.
La prossima settimana, che inizia martedi’ dopo la pausa del President’s Day, sara’ densa di indicazioni economiche importanti tra cui i verbali dell’ultima riunione del FOMC e forse la seconda parte della testimonianza semestrale di Janet Yellen (davanti alla commissione bancaria del Senato) – che era prevista giovedì e rinviata per via del maltempo.

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