LO STORNO E’ PARTITO CON LA PAURA DI WALL STREET
Chiusura 19358 punti
OGGI RIPIEGAMENTO GENERALIZZATO,CON LA SCUSANTE CHE IL MERCATO USA FOSSE CEDENTE, MA NON DIMENTICHIAMOCI L’IPERCOMPRATO , LA NECESSITA’ DI UN PULL BACK E LA CHIUSURA DEI GAP LASCIATI APERTI.SONO MOLTE SEDUTE CHE SCRIVO CHE BISOGNA AVERE UN PULL BACK DIGNITOSO PER RAGGIUNGERE I 21000 PUNTI ,CON LA BORSA USA CHE SCIVOLA SUI SUPPORTI IL NOSTRO INDICE NE APPROFITTA PER PERFORARE IL LIVELLO SPARTIACQUE POSTO A 19500 PUNTI.ADESSO BISOGNA NECESSARIAMENTE CHIUDERE IL GAP POSTO A 18700 (LONTANO APPARENTEMENTE MA SEMPRE LI IN ATTESA)IL PRIMO TEST SARA’ 19000 PUNTI.RICORDO SEMPRE CHE ULTIMO BALUARDO E’ IL GAP A 18150 PUNTI.
Draghi
mario draghi e la ricetta per garantire la stabilità finanziaria: il presidente della banca centrale europea (bce) mario draghi è tornato a parlare della possibilità per le banche fragili di uscire dal mercato. il messaggio è chiaro: “le banche deboli devono poter sparire, con vantaggi per la stabilità finanziaria e senza costi per i cittadini
LEGGE ELETTORALE
Il segretario del Pd Matteo Renzi giudica solo una “boutade” l’uscita, dopo giorni di silenzio, del premier democratico Enrico Letta che ha espresso dubbi sulla legge elettorale proposta dal leader del suo stesso partito, e ha rilanciato l’ipotesi di una legge sul conflitto d’interessi, da sempre vista come fumo negli occhi dal centrodestra di Silvio Berlusconi.
Lo dice una fonte vicina al segretario, la quale ricorda che Renzi si è detto favorevole alla possibilità di inserire il voto di preferenza nella proposta di legge elettorale concordata con Forza Italia, ma “solo se c’è l’accordo di tutti”.
Ieri sera, in un’intervista all’emittente tv La7, il premier ha detto che non intende porre intralci all’accordo sul sistema elettorale, ma che comunque sostiene l’introduzione del voto di preferenza, osteggiato dal partito di Berlusconi ma sostenuto invece dal Ncd del vicepremier Angelino Alfano e dai centristi, nonché da una parte dei parlamentari Pd che fanno riferimento alla minoranza guidata dall’ex presidente Gianni Cuperlo.
Poi, confermando che l’azione del suo governo va avanti, Letta ha anche annunciato, a sorpresa, che entro quest’anno vorrebbe varare una nuova legge sul conflitto d’interessi, dato che Berlusconi non è più un partner del governo.
CLASSIFICA OPERATORI SPECIALISTICI
Nel corso del 2013 UniCredit (UCG.MI) (UCG.MI) e Intesa Sanpaolo (ISP.MI) si sono classificate rispettivamente seconda e quinta nella graduatoria degli operatori specialisti in titoli di Stato stilata dal ministero dell’Economia.
Lo si legge in un documento sul sito web del Tesoro, che mostra al primo gradino del podio Citi (C.N), al terzo posto Hsbc (HSBA.L) e al quarto Jp Morgan (JPM.N
RASSEGNA TITOLI
INTESA
Intesa Sanpaolo (ISP.MI) dovrebbe raggiungere nel giro di tre-cinque anni un ritorno sul patrimonio (ROE) superiore al 10%, l’indicatore dovrebbe quindi triplicarsi rispetto al 3,3% di fine 2012: l’indicazione giunge dall’amministratore delegato Carlo Messina, raggiunto ieri dai giornalisti a Davos. Il nuovo piano industriale dovrebbe essere presentato nel corso della primavera.
Il miglioramento della performance sarà raggiunto tramite un aumento dei ricavi generati della rete degli sportelli, un ulteriore taglio costi e un aumento del contributo delle attività di private banking, gestione del risparmio, investment banking ed estero.
Messina afferma che il 2014 sarà un anno di transizione, dice infine di non essere preoccupato per gli stress test in arrivo.
Separatamente, intesa Sanpaolo ha annunciata la cessione della controllata ucraina Pravex-Bank, la vendita comporterà un impatto negativo a conto economico per 100 milioni di euro. La banca ha anche dismesso il 19,9% dell’assicurazione cinese Union Life, questa seconda operazione avrà un impatto positivo (plusvalenza) pari a 30 milioni. Ricordiamo che nel primo semestre è attesa una plusvalenza da 150 milioni derivante dalla cessione della quota in Sia, una società che si occupa di servizi bancari.
ENI
PARERI DISCORDANTI
Stamattina gli analisti di Natixis hanno tagliato il giudizio sul titolo a Neutral da Buy.
Non la pensano allo stesso modo gli analisti di Kepler – Cheuvreux che hanno avviato la copertura con il giudizio Buy e un target a 19,5 euro.
Tra le ragioni, prospettive ‘brillanti’ nel segmento rifiuti e acqua, oltre che a previsioni di riduzione del costo del debito.IL TITOLO ROMPE GLI ARGINI ORA E’ DIRETTO A CHIUDERE I GAP 16,85 EU E 16,5 EU
UNICREDIT
In un’intervista riportata da MF, l’a.d di Unicredit (UCG.MI) (UCG.MI) , Federico Ghizzoni, vede il 2014 come un anno di stabilizzazione (crescita del pil dello 0,9%) e in quest’ottica prevede una stabilizzazione dei crediti problematici nella seconda parte dell’anno.
Unicredit sta evidenziando, secondo l’a.d., una maggiore stabilizzazione dei crediti problematici rispetto al sistema. Ghizzoni non ritiene che l’AQR (asset quality review, revisione della qualità degli attivi da parte della Bce) rappresenti un problema per il gruppo ma possa essere un punto di svolta per il sistema bancario italiano.OGGI LO STORNO CHE CI ASPETTAVAMO PER RIPOSIZIONARCI SUL TITOLO
TELECOM
La flessione di oggi è innescata dalle indiscrezioni del Giornale sulla volontà dell’amministratore delegato di non procedere con la cessione delle attività in Brasile e di varare un aumento di capitale in grado di abbassare il debito e dare alla società le risorse che servono all’ammodernamento della rete in Italia.
NOI VI AVEVAMO AVVERTITO CHE IL TITOLO NON ERA PIU’ INTERESSANTE SU QUEI LIVELLI
ANSALDO
NONOSTANTE LA VENDITA E L’INTERESSE SUL TITOLO DA PARTE DI GROSSE SOCIETA’ MULTINAZIONALI IL MERCATO NEGATIVO A INFLUITO OGGI SULL’ANDAMENTO DELL’AZIONE
Terni energia
La Commissione Europea ha reso noti il 22 gennaio scorso il nuovo pacchetto di obiettivi e interventi per la lotta ai cambiamenti climatici, di fatto il punto di riferimento per le politiche energetiche nell’Unione europea.
Entro il 2013 i Paesi aderenti dovranno ridurre le loro emissioni di gas serra del 40 % rispetto ai livelli del 1990. E’ stato stabilito anche un target di generazione di energia da fonti rinnovabili pari “almeno” al 27% sui consumi finali di energia, che tuttavia è vincolante a livello europeo ma si basa su impegni “non vincolanti” a livello nazionale. La Commissione ha voluto lasciare ai governi “margini di solvibilità”.
Il punto più controverso è proprio quest’ultimo. Reazioni negative sono arrivate dalle associazioni di categoria europee delle rinnovabili, dalla Ewea (filiera industria eolica), dall’Epia (industria fotovoltaica) e ovviamente dall’associazione italiana (Assorinnovabili).
La mancanza di target nazionali sulle rinnovabili rappresenta un elemento di incertezza per tutti coloro che progettano di investire in un settore già duramente colpito dalla riduzione degli incentivi in Paesi come Germania, Francia, Italia e Gran Bretagna e che nel 2013 ha visto calare gli investimenti del 41% a 58 miliardi di euro. In Gran Bretagna, per esempio, sono già stati abbandonati importanti progetti nell’eolico off shore da parte di Rwe e di Scottish Power, e molti altri potrebbero non partire mai.Nel settore delle rinnovabili l’impatto è positivo invece per gli operatori dotati di una potenza installata diversificata sia dal punto di vista tecnologico che geografico (Falck Renewables (FKR.MI)) e una pipeline in sviluppo fuori dal vecchio continente (TerniEnergia (TER.MI)).
FIAT
Kepler Cheuvreux ha alzato il prezzo obiettivo su Fiat da 5 a 6 euro. Gli esperti hanno applicato “multipli piu’ generosi alle attivita’ lusso del gruppo – Ferrari e Maserati”, ma il Tp resta molto al di sotto delle attuali quotazioni e dunque la raccomandazione e’ confermata a reduce.
SIAMO D'ACCORDO ANCHE SE SUI 6,4/6,5 ENTREREMO ANCHE NOI PROBABILMENTE
MPS NEWS
La Procura di Siena sta ascoltando la presidente della Fondazione Mps Antonella Mansi come persona informata dei fatti nell’ambito di una inchiesta avviata su esposto dello stesso ente per ipotesi di manipolazione di mercato e insider trading.
I fatti, secondo fonti giudiziarie, coprono un arco temporale che va dalla metà di ottobre fino alle ultime settimane.
Nell’ipotesi formulata dagli inquirenti, la Fondazione, che controlla il 33,5% del capitale di Mps e che sta cercando di vendere la sua quota per pagare il debito da 339 milioni con le banche, sarebbe parte lesa.
Il fascicolo sarebbe al momento contro ignoti.
La Fondazione interpellata al momento non commenta.TITOLO INTERESSANTE