MARIO DRAGHI PARLA DI RIPRESA A RISCHIO,ORA SEMBRA PIU’ DECISO AD INTERVENIRE
I rischi per l’economia restano orientati al ribasso. Lo ha dichiarato ieri Mario Draghi nella sua audizione alla commissione Affari monetari del Parlamento europeo.Ora la possibilita’ dell’eventuale QE è salita in modo esponenziale sopra il 65/70% che venga attuato.Il presidente ha osservato che l’economia dell’Eurozona ha perso slancio durante l’estate. A minacciare la ripresa sarebbero l’elevata disoccupazione, la capacità produttiva inutilizzata e gli aggiustamenti di bilancio. Le tensioni geopolitiche potrebbe inoltre pesare sulla fiducia e sugli investimenti dei privati.Per tali ragioni con crisi UCRAINA che potrebbe incidere negativamente su produttivita’ di molti PAESI zona Euro ,cerchera’ di anticipare “MISURE NON CONVENZIONALI “con seri interventi anche su BOND paesi DEBOLI .Ribadendo che il consiglio direttivo della BCE è unanime nell’utilizzo di ulteriori misure non convenzionali, se dovesse essere necessario. Il banchiere centrale ha quindi aperto all’allentamento quantitativo in stile Fed, indicando che l’acquisto di titoli di Stato è un’opzione.Il numero uno dell’istituto di Francoforte ha però avvertito che la politica monetaria da sola non basta a superare la crisi. “L’Eurozona – ha spiegato – deve accordarsi con urgenza su impegni a breve termine sulle riforme, su un’applicazione conseguente del Patto di Stabilità, su una strategia per investimenti e una visione a lungo termine per condividere maggiormente sovranità”.Quindi si è rivolto ai vari Governi che contribuiscano ad aiutare la BCE a sostenerli.
Nella seduta di ieri, il controvalore degli scambi è salito a 2,9 miliardi di euro, rispetto ai 2,79 miliardi di ieri. Su 324 titoli trattati, 199 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre le performance negative sono state 112. Invariate le restanti 13 azioni. Per quanto riguarda i mercati oggi ,importantissimo sara’ il dato che uscira’ alle 11,00 sullo Zew Tedesco, “anche se l’attenzione degli investitori sara’ rivolta principalmente alle minute del Fomc di mercoledi’ sera”. Per quanto riguarda il dato sull’avvio di cantieri di nuove unita’ abitative del mese di ottobre che sara’ pubblicato mercoledi’ si prevedono 1,045 mln unita’, mentre per i permessi di nuove costruzioni si aspettano 1,05 mln unita’. Ieri JPM ,come vi ho segnalato in un articolo ,ha dato grosso risalto al gap tra USA E EUROPA che dovra’ ridursi sensibilmente il prossimo anno, noi lo stiamo dicendo da mesi.Diversi fattori inducono gli analisti a riscoprire l’azionario del Vecchio Continente: in primis queste Borse si presentano a buon mercato dopo la correzione accusata di recente e in secondo luogo il differenziale di return on equity tra l’Europa e l’America è destinato a normalizzarsi dopo aver raggiunto il top della serie storica. QUESTO E’ IL PENSIERO DI JPM E ANCHE IL NOSTRO (ovviamente con tutto rispetto nei confronti dell’autorevole broker)
Oggi attesi i titoli del settore Bancario ,dopo aver reagito molto bene alle parole del Governatore della BCE.Unicredit ,deve testare il livello fondamentale ,posto a 5,7 eu ,per poter accumulare su questa fascia e ripartire ,come ha fatto d’altro canto STM.Molto attese anche i due brutti anatroccoli,MPS E CARIGE ,che si stanno riposizionando e pronte per piccolo rush,interessante sempre FCA sul livello 10 eu,molto bene FINECO con la rottura dei 4,2 eu e diretta a 4,5 eu,qualche incertezza ancora sui petroliferi ,come ENI per esempio.
DATI MACROECONOMICI
ITALIA
Istat,produzione nelle costruzioni settembre (10,00).
EUROPA
Germania, indice Zew novembre (11,00).
BORSE ASIATICHE
Ieri sono stato buon profeta ,quando vi ho scritto che TOKIO ,con il QE in essere sarebbe stata ,nonostante il PIL negativo ,UN’OTTIMA opportunita’ su ogni storno ed oggi si risale di nuovo +2,18%
HANG SENG PERDE INVECE L’1%.
GRAFICAMENTE
Dobbiamo uscire dal trading range con rottura 19800 ed allora il mercato si rafforzerebbe,ma i segnali cominciano ad arrivare e per ora il 18400 ,che avevo segnalato come ritracciamento massimo su numeri di FIBONACCI ,sembra abbia retto egregiamente.Sarei acquirente su storni verso 19000 punti
VOTO SU JOBS ACT PER IL 26 NOVEMBRE
Il voto finale sul jobs act dovrà arrivare nell’Aula della Camera entro il prossimo 26 novembre: lo ha deciso l’Assemblea di Montecitorio. Contro hanno votato Fi, M5S e Sel.
Il governo presenterà un suo emendamento al testo della delega per il Jobs Act che recepirà gli emendamenti già presentati dopo l’accordo all’interno del Pd sul tema dell’Articolo 18. L’emendamento dovrebbe arrivare martedì alla Commissione Lavoro. Lo conferma il sottosegretario Bellanova. L’emendamento atteso dal governo, ha indicato, “riprende tutti gli emendamenti sul tema per finalizzare il reintegro per i licenziamenti disciplinari con la definizione del perimetro delle tipologie” per le quali la reintegra nel posto di lavoro non verrà cancellata per essere sostituita da un indennizzo.”L’annuncio della sottosegretario Bellanova con riferimento all’emendamento del governo sull’art. 18 non corrisponde a quanto concordato. Se vedessimo un testo diverso da quello che conosciamo ce ne andremmo dalla Commissione e si aprirebbe un bel contenzioso nella maggioranza”, dichiara il capogruppo Ncd Maurizio Sacconi.
BORSA USA
I principali indici azionari statunitensi hanno chiuso misti. Il Dow Jones e l’S&P 500 hanno guadagnato lo 0,1%, il Nasdaq Composite ha perso lo 0,4%. L’S&P 500 ha chiuso ad un nuovo massimo storico.Le notizie positive arrivate dal fronte societario hanno controbilanciato i deboli dati macroeconomici. A sostenere Wall Street è stata anche l’aspettativa di un nuovo allentamento monetario nell’Eurozona. Nella sua audizione al Parlamento europeo Mario Draghi ha ribadito oggi che il consiglio direttivo della BCE è unanime nell’utilizzo di ulteriori misure non convenzionali, se dovesse essere necessario.
TESORO ENTRATE
Il Tesoro ha comunicato che le entrate tributarie e contributive nel periodo gennaio-settembre 2014 hanno mostrato nel complesso un aumento dello 0,5% (corrispondente a 2,3 miliardi di euro), rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. La variazione positiva registrata è la risultante di due elementi principali: la crescita del gettito tributario dello 0,6% (+1,97 miliardi di euro) e l’aumento, per il quarto mese consecutivo, in termini di cassa, delle entrate contributive pari a +0,2% (+330 milioni di euro), nonostante a partire da quest’anno le imprese beneficino della riduzione dei premi assicurativi Inail prevista dalla legge di stabilità per il 2014.
STM
Gli analisti di Robert W. Baird & Co. hanno confermato sul titolo il rating neutral e il prezzo obiettivo a 7 dollari dopo i conti trimestrali. Gli esperti per il 2014 stimano un Eps di 0,24 dollari per azione mentre per il 2015 si aspettano un Eps pari a 0,03 usd.