MERCATI INCERTI CI HA PENSATO IL PRESIDENTE DELLA FED,EVANS
I mercati hanno vissuto ,dopo il buon rialzo dovuto al “NO” all’indipendenza Scozzese,tre giorni di vendite su titti i listini,non risparmiando il mercato azionario Americano.Il quale aveva cominciato a conferire segnali di affaticamento e soprattutto ,impaurito dai continui rumors ,su rialzo dei tassi ,da effettuarsi prima di quanto stabilito.Ieri sera il Presidente della Fed di Chicago con le sue dichiarazioni ha conferito ,maggiore serenita’ ,portando la Borsa USA ,insieme agli altri listini in buona positivita’.
Il presidente della Fed di Chicago, Charles Evans, ha dichiarato: La Fed dovrà essere eccezionalmente paziente nel modificare l'attuale politica monetaria accomodante anche se questo dovesse consentire all'inflazione di andare leggermente sopra il target del 2%. Aggiungendo che un dollaro forte significa avere meno pressioni inflazionistiche."Sono molto a disagio con le richieste di alzare i tassi prima o poi", ha dichiarato Evans durante una conferenza al Peterson Institute. "Sono favorevole a rinviare il rialzo finché non sarò più sicuro che abbiamo slancio sufficiente a muoverci verso i nostri obiettivi".Evans non è un membro votante della Fed fino al 2015 ma resta comunque una delle voci più influenti della banca centrale americana.Il banchiere ha poi aggiunto di non ritenere probabile un aumento dell'inflazione ma se anche vi fosse sarebbe gestibile.Ovviamente hanno inciso e non poco le parole di MARIO DRAGHI ,che in mattinata aveva dichiarato dopo i dati molto negativi del comparto Europeo,che la BCE è pronta per politica espansiva.
I fund managers si aspettano ulteriori interventi da parte della BCE, tanto che poco meno della metà prevede l’avvio di un piano di quantitative easing entro la fine dell’anno, in aumento in confronto al 32% di agosto.
GRAFICAMENTE
Il Ftsemib è tutt’ora intrappolato sotto i 21000 punti ,ma per superare ,il famoso “RUBICONE”,occorre piu’ tranquillita’ nel contesto Politico ,E SOPRATTUTTO COME HA DICHIARATO IL NOSTRO PRESIDENTE VISCO” ci vogliono immediate riforme strutturali”.Comunque siamo graficamente,in buona posizione avendo toccato i supporti e dagli stessi effettuato un buon recupero sopra i 20600 punti,ora bisogna consolidare ed effettuare un allungo per testare i 21000 punti ,ma il mercato come sempre segnalato tornera’ BULLISH ,soltanto al superamento dei 21500 pp,fino a quel momento ,sara’ soltanto puro trading ,nel range 20200/21500.
Sempre okkio sui BANCARI ,nel frattempo ,
Paolo Fiorentino, vice direttore generale di Unicredit, a margine di un evento ha dichiarato che la trattativa per la vendita di Uccmb, la società di gestione dei crediti problematici del gruppo, è alle fasi finali: l'operazione potrebbe essere finalizzata entro fine anno. In base alle ultime indiscrezioni i candidati rimasti in gara sono Lone Star e Fortress/Prelios.
BORSE ASIATICHE
NIKKEI MOLTO POSITIVO +1,26%
HANG SENG IN LINEA
Borsa usa
Dopo le perdite delle scorse sedute i principali indici azionari statunitensi hanno chiuso oggi in netto rialzo. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,9%, l'S&P 500 lo 0,8% e il Nasdaq Composite l'1%.
Mario Draghi ha dichiarato che la politica monetaria della BCE resterà espansiva finchè l'inflazione non si riavvicinerà al 2%. Wall Street ha beneficiato inoltre dei positivi dati relativi alle vendite di nuove case negli USA.
GOVERNO
Il governo vuole approvare urgentemente la legge elettorale, anche se è pronto a "marginali modifiche" al testo ora in discussione al Senato. Lo ha detto oggi al question time alla Camera il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi. "Ribadiamo la necessità di approvare rapidamente la legge elettorale", che dopo il via libera del Senato tornerà con ogni probabilità alla Camera, dove era stata approvata nel febbraio scorso, per un'altra lettura. "Il governo ovviamente collaborerà per trovare un''intesa tra i partiti. Probabilmente al Senato ci saranno alcune modifiche marginali, che possono riguardare le soglie di accesso o le modalità di scelta dei candidati", ha detto la Boschi. Renzi aveva aperto lo scorso agosto alla possibilità di rivedere al ribasso le soglie di sbarramento per l'assegnazione dei seggi alla Camera, come chiedono i partiti più piccoli, e di alzare la soglia di voti perché la coalizione vincente ottenga il premio di maggioranza, come vorrebbe Forza Italia. Di queste modifiche ne ha discusso direttamente con il leader di Fi, Silvio Berlusconi, la settimana scorsa in un incontro a Palazzo Chigi.
MARCHIONNE SU RENZI
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi sta lavorando per il bene dell'Italia, sta ricostruendo il Paese e non viene capito da tutti.Lo ha detto l'amministratore delegato della Fia (F.MI) Sergio Marchionn euscendo dalla riunione di Renzi con il Council of foreign relations a New York."Spero per il bene dell'Italia che lo si lasci in pace e lo si lasci lavorare. Alternative non ne vedo", ha detto Marchionne."Il Paese deve essere ricostruito,su una base diversa. Dobbiamo credere nel futuro. Io l'ho fatto nel mio piccolo, ma è estremamente doloroso smontare e ricostruire un sistema e non viene capito da tutti. Spero che non molli", ha aggiunto Marchionne.
RENZI
Renzi tira dritto: "Il mio impegno è chiaro: realizzare le riforme indipendentemente dalle reazioni", afferma il premier in un'intervista al Wall Street Journal. "La riforma del mercato del lavoro in Italia è una priorità - continua Renzi - e se i sindacati sono contro per me questo non è un problema". Il premier aggiunge poi di "escludere categoricamente la possibilità di nuove tasse in Italia".
CNHI
La controllata di Exor che produce camion, trattori e macchine per il movimento terra, ha firmato un accordo per la fornitura di 400 autobus con DB Fhurpark Service, la società del trasporto suburbano di Deutsche Bahn. Il contratto con le ferrovie tedesche prevede un'opzione per la consegna di altri 310 autobus nel biennio 2017-2018.CNH Industrial ha toccato martedì i minimi storici, perde il 32% da inizio anno.
UNICREDIT
La conclusione dell'operazione con la banca spagnola è attesa fra qualche mese. E' prevista in futuro la quotazione in Borsa del nuovo gruppo che nascerà dall'integrazione di Pioneer con le attività di asset management del Santander.Ghizzoni ha spiegato che la scelta è caduta su "un progetto industriale con il quale si vuole creare una società con dimensioni importanti e globali". I due gruppi bancari portano in dote 21 mila sportelli (9mila Unicredit e 12mila Santander).
Quanto alla compagine azionaria, sarà paritetica e cioè un terzo Unicredit, un terzo Santander e un terzo i due fondi americani (Warburg Pincus e General Atlantic) già presenti in Santander Asset Management. "Al termine - ha detto Ghizzoni - come sempre in questo tipo di operazioni, in x anni i fondi usciranno e ci sarà un'Ipo e resterà una società quotata con soci paritetici". Il beneficio su capitale di Unicredit sarà di 20-25 punti base. Nessun dettaglio, invece su cifre e valutazioni (rumor indicavano circa 3 miliardi il valore del 100% di Pioneer). Niente di deciso anche per la Piazza azionaria dove avverrà la quotazione del gruppo integrato che uscirà dalla fusione: "è troppo presto", ha affermato Ghizzoni. E anche sul marchio non c'è ancora nulla di definito. Di certo c'è la creazione "di nuovo importante player europeo e non solo" che assicura Ghizzoni dal punto di vista geografico ha "un completamento perfetto" tanto che, parlando di possibili ricadute occupazionali, "le sovrapposizioni sono minime se non inesistenti".