MERCATO AZIONARIO COME DA ATTESE

Marzo 24, 2014

BORSA

MERCATO AZIONARIO COME DA ATTESE
QUESTA MATTINA AVEVAMO SCRITTO CHE CI ASPETTAVAMO UN SALUTARE RIPIEGAMENTO VERSO 20500/20600 ,COME PRIMO STEP PER APPRODO FINALE A 20100 DOVE AVREMMO TESTATO UN CHIARO DOPPIO MINIMO PER POTER RIENTRARE CORPOSAMENTE,IL MERCATO FORTE DELLA DEBOLEZZA DI WALL STREET SI STA DIRIGENDO SUL PRIMO OBIETTIVO,DOMANI VEDREMO SE RIUSCIRA’ A TENERLO OPPURE ANDREMO DIRETTI ALL’OBIETTIVO FINALE.NEL FRATTEMPO SI AVVICINANO TUTTI I PRINCIPALI TITOLI VERSO I LORO GAP LASCIATI APERTI A RIBASSO,SITUAZIONE CHE CONFERIREBBE PIU’ TRANQUILLITA’ PER IL FUTURO RIALZO ,SENZA ZAVORRE ,PARTICOLARI.

CHIUSURA 20626 PUNTI

RUMORS DI OGGI
Poletti: “no alla concertazione e manager pubblici nel mirino”: ai microfoni di agorà su rai due, il ministro del lavoro giuliano poletti ha parlato di quella che è la linea del governo. “la concertazione di renzi credo che non esista. è nostra intenzione confrontarci e dialogare, ma alla fine il governo decide, si prende le sue responsabilità e i cittadini lo giudicano per quello che fa”, ha affermato poletti. il ministro è poi intervenuto sugli stipendi dei top manager e ha detto: “moretti ha una sua opinione io di solito non commento, ma sono d’accordo con renzi quando parla dell’iniquità dei super stipendi. il problema in termini generali esiste” (agenzia)

DELRIO
in vista un piano di revisione della spesa di palazzo chigi: intervistato da il messaggero, il sottosegretario alla presidenza del consiglio Graziano Delrio ha detto: “occorre uno tsunami di riforme per liberare l’italia dall’anomalia di avere una pubblica amministrazione elefantiaca e poco efficiente. la burocrazia costa miliardi a causa della non semplificazione dell’intero sistema”. delrio ha quindi parlato di un piano di revisione della spesa di palazzo chigi che entro pochi giorni verrà reso pubblico, perché sui tagli e le riforme “la sede del governo darà per prima l’esempio che si può essere più sobri, più semplici e più efficienti” (il messaggero)

UCRAINA
L’Ucraina sta ritirando le proprie forze militari dalla Crimea dopo minacce e pressioni da parte dell’esercito russo.
Lo ha detto il presidente Oleksander Turchinov davanti al Parlamento dopo che le truppe russe hanno occupato una base della Marina ucraina nei pressi di Feodosia.
Il presidente ucraino ha detto che la decisione è stata presa alla luce delle “minacce alla vita e alla salute del nostro personale di servizio” e delle loro famiglie.
“Il Consiglio nazionale della difesa e della sicurezza ha dato disposizioni al ministero della Difesa affinché metta in atto un ridispiegamento delle unità militari in Crimea e l’evacuazione delle loro famiglie”, ha detto.
PMI EUROZONA

L’indice Pmi servizi dell’eurozona è sceso a marzo a 52,4 punti dai precedenti 52,6 punti. Si tratta della stima preliminare. Le attese degli analisti erano per una lettura invariata rispetto a quella di febbraio.

BORSA USA

La Fed di Chicago ha annunciato che l’indice Cfnai (Chicago Fed National Activity Index) di febbraio è attestato a 0,14 punti, in risalita rispetto ai -0,45 punti della precedente rilevazione. L’indicatore misura l´andamento dell’attività economica nell’area di Chicago.
L’attività manifatturiera statunitense a marzo ha mostrato un rallentamento dopo essersi avvicinata il mese scorso ai massimi di quattro anni, ma il tasso di crescita e il ritmo delle assunzioni sono rimasti comunque forti.

La lettura preliminare dell’indice Pmi a cura di Markit si è attestata a 55,5 da 57,1 di febbraio, sotto le attese degli analisti che convergevano su un dato di 56,5 ma ancora ben sopra il 53,7 di gennaio, segnale che gli effetti dell’inverno particolarmente rigido stanno iniziando ad attenuarsi.

La componente dei nuovi ordini è scivolata a 58,0 da 59,6 di febbraio, in parte a causa di un calo della domanda estera. L’indice della produzione è sceso frazionalmente portandosi a 57,5 da 57,8 mentre l’occupazione è cresciuta per il nono mese consecutivo.

 

RASSEGNA TITOLI
MPS
Secondo il Sole 24 Ore, non si tratta del solo investitore estero ad avere approfittato della decisione di ridurre la quota presa dalla Fondazione MontePaschi.

Insieme a BlackRock, ma con quote inferiori, sarebbero infatti entrati anche alcuni hedge fund come Marshall Wace, Tosca, Och Ziff e Guggenheim.
Lo scorso 18 marzo la Fondazione Montepaschi ha ceduto una quota dell’11,98% della banca senese.

Con questa operazione la Fondazione ha azzerato i suoi 300 milioni di euro di debiti con le banche creditrici conservando una quota del 15% circa, destinata a scendere ancora prima dell’aumento di capitale da 3 miliardi che la banca lancerà da metà maggio.
ANSALDO
BANCA AKROS “Nelle nostre stime attuali scontiamo una perdita operativa per Ansaldo Breda di circa 215 mln euro nel 2013″, spiega la casa d’affari. “Grandi perdite di Ansaldo Breda dovrebbero portare alla vendita di Ansaldo Sts”, aggiunge B.Akros. “Qualsiasi annuncio sulla possibile cessione degli asset non-core, Ansaldo Sts e Ansaldo Breda, sarebbe il benvenuto”, concludono gli analisti. Rating buy e prezzo obiettivo a 8,25 euro confermati, Nel nostro modello assegnamo un 50% di chance ad un pieno take over su Ansaldo Sts, visione che preferiamo mantenere non avendo visibilita’ su quale sara’ l’esito finale”, commentano gli analisti di una primaria casa d’affari, secondo cui il take over resta una possibilita’ “insieme alla cessione di una minoranza”

Secondo La Repubblica, Finmeccanica avrebbe ricevuto quattro offerte per l’acquisto di Andaldo STS e Breda da parte rispettivamente di GE, Hitachi, Thales e Bombardier.nsaldo, insieme a Salini Impregilo (SAL.MI), ha avanzato l’unica offerta per la costruzione della metro di Lima del valore di 6,6 miliardi di dollari.

La presenza di quattro pretendenti aumenta le chance di OPA sul titolo Ansaldo Sts.

BENI STABILI
EMISSIONE
UN OBBLIGAZIONE SENIOR PER 250 MLN PER COPRIRE GRAN PARTE DELL’INDEBITAMENTO A TASSO FISSO DEL 3,5% CON SCADENZA 5 ANNI.
SE COLLOCAMENTO AVRA’ IL SUO COMPLETAMENTO SARA’ ULTERIORE BENZINA PER L’AZIONE

INTESA
Il Corriere della Sera avanza alcune ipotesi sui risultati 2013 di Intesa Sanpaolo (ISP.MI) e sul business plan che verrà presentato il prossimo 28 marzo. E’ previsto un dividendo in contanti di 0,05 euro (in linea con la nostra stima), accantonamenti su crediti non di medesima dimensione di quelli fatti da Unicredit (la nostra stima per il quarto trimestre è di 4 miliardi di euro), riorganizzazione del polo del risparmio gestito che potrebbe includere anche Eurizon. Ristrutturazione della rete di filiali e alcune uscite di personale.
Le indicazioni del Corriere della Sera sono in linea con le nostre attese. Per quanto riguarda il risparmio gestito, noi ci aspettiamo un’aggregazione fra la controllata Fideuram e Intesa Private, che insieme darebbero vita a una società con masse gestite pari a 155 miliardi di euro, con successiva quotazione in Borsa tramite collocamento del 30% del capitale.

UNICREDIT

Unicredit: Moody’s conferma rating, giudizio standalone scende a ba1
Moody’s Investors Service ha annunciato di aver confermato la valutazione di lungo e breve termine assegnata a Unicredit a “Baa2/Prime-2”. Ridotta invece la valutazione “standalone” che da “baa3” passa a “ba1”. L’outlook è stabile. Il downgrade riflette “l’andamento dei conti societari e la minaccia per la redditività causata dal deterioramento dei prestiti, in particolare di quelli domestici”.
UniCredit ha dato mandato a un pool di banche per la gestione di un’emissione perpetua in dollari, callable dopo il decimo anno.
TELECOM
In un’intervista a Il Sole 24Ore di domenica, Marco Fossati spiega le linee del piano per rilanciare Telecom Italia (TIT.MI) che presenterà nel corso di un roadshow.

Il piano industriale di Fimdim (Fossati) è in linea con quanto presentato in dicembre e prevede la separazione di Telecom Italia domestico in tre divisioni ( fisso, mobile e servizi), un incremento degli investimenti (1,7-2 miliardi di euro in più rispetto al piano attuale) nel fisso, finanziati con un aumento di capitale limitato
e accordi/Joint Venture per il mobile in Italia e Brasile, dove sono ipotizzati accordi con GVT e OI.

Le risorse potrebbero arrivare da aumenti di capitale a livello delle società sotto la holding e facendo entrare partner che possono apportare tecnologia, come Metroweb.

Il Sole 24Ore scrive anche che Telecom e Metroweb
hanno raggiunto un accordo preliminare per collaborare a Milano.

Le liste presentate per il rinnovo di CDA vedono la lista Telco e le liste di minoranza Assogestioni e Findim (Gamberale come presidente).

Infine secondo Repubblica non ci saranno sconvolgimenti dall’assemblea del 16 aprile, in compenso l’AD Patuano
starebbe cercando contatti con operatori esteri, tra cui AT&T, Softbank e Orange ma non fornisce dettagli.

Norges Bank riduce la propria partecipazione nel capitale sociale di Telecom Italia, scendendo all’1,953% dal precedente 2,020%. E’ quanto si legge nelle comunicazioni Consob sulle partecipazioni rilevanti delle società quotate, in cui viene riportata come data dell’operazione lo scorso 21 marzo.
FIAT
La rivista tedesca Auto Bild ha scritto venerdì che Fiat Chrysler (FCA) lancerà sette nuovi modelli Alfa Romeo e punta ad aumentare le vendite del marchio di auto sportive di cinque volte.
Il rilancio del brand sportivo Alfa Romeo (104 anni di storia), insieme a quello del lusso Maserati, è un punto fondamentale dei piani di crescita del gruppo per tornare al profitto in Europa entro il 2016.

Sia Alfa che Maserati saranno prodotti in Italia, ha detto FCA.
Sempre secondo la rivista, il gruppo punta a vendere 500mila Alfa all’anno rispetto ai circa 100mila veicoli venduti l’anno scorso. Non si precisa il periodo temporale. FCA ha rifiutato di commentare le indiscrezioni.
Norges Bank riduce la propria partecipazione nel capitale sociale di Fiat, scendendo all’1,977% dal precedente 2,047%. E’ quanto si legge nelle comunicazioni Consob sulle partecipazioni rilevanti delle società quotate, in cui viene riportata come data dell’operazione lo scorso 20 MARZO

FINMECCANICA

RICEVE DUE AUTOREVOLI UPGRADE ,MA MOLTO DISTANTI DAL SUO VALORE ATTUALE E SOPRATTUTTO SEMPRE NON RATING NEGATIVO
Deutsche Bank alza target a 5,70 da 5 euro, SELL

Exane alza target price a 5 euro da 4, giudizio UNDERPERFORM

FIDENTIS DICE:
“se la notizia fosse confermata, potrebbe essere positiva per Finmeccanica. Il valore di mercato del 40% di Ansaldo Sts detenuto da Finmeccanica e’ di circa 600 mln euro, mentre a nostro avviso la valutazione di Ansaldo Breda e’ negativa per circa 500 mln euro”. A detta degli analisti quindi, “un’eventuale valutazione congiunta delle due societa’ superiore a 100 mln euro sarebbe da considerare un deal che crea valore”. Fidentiis ha confermato su Finmeccanica la raccomandazione sell e il range di valutazione a 4,2-4,4 euro.

ENI

CONFERMA TREND BULLISH SOPRA 17,7 EU
Paolo Scaroni, amministratore delegato di Eni, ha espresso nuovamente i suoi dubbi circa il futuro del progetto del gasdotto South Stream a meno che l’Unione europea e la Russia non riescano a trovare un soluzione sull’Ucraina. Lo ha fatto in occasione di un’intervista rilasciata al Financial Times. Scaroni è apparso tuttavia sollevato dall’uscita del gruppo al momento giusto dal maggior giacimento di gas siberiano. Eni ha venduto a gennaio il 60% della quota detenuta in Arctic Russia per circa 3 miliardi di dollari. “Siamo stati astuti a vendere Arctic Russia, abbiamo avuto la giusta tempistica”, ha detto il manager spiegando che sarebbe stato molto più difficile realizzare una tale operazione nel momento attuale: “Le compagnie russe sono molto caute ora con il loro cash”. E gli eventi in Ucraina, ha aggiunto, hanno rappresentato parte della decisione.

Scaroni poi ritiene che l’Europa sia troppo dipendente dal gas russo per bloccare le importazioni nel breve termine, sebbene creda che l’Italia potrebbe gestire la situazione. A meno che l’Unione europea non raggiunga un accordo con la Russia, l’Ad si aspetta che l’Europa avvii uno sforzo gigantesco per diversificare le proprie fonti di approvvigionamento, includendo lo sviluppo dello shale gas nel Continente, l’aumento dell’importazione di Gnl e una maggiore focalizzazione sulle forniture di Algeria, Libia e Norvegia.

JUVENTUS

STIAMO ASPETTANDO LA COPERTURA DEL SUO GAP PER ENTRARE CON PIU’ TRANQUILLITA’

 

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