MERCATO AZIONARIO ITALIANO E ANALISI ACCURATA DI UNICREDIT POST TRIMESTRALE

Novembre 12, 2014

UNICREDITMERCATO AZIONARIO ITALIANO E ANALISI ACCURATA DI UNICREDIT  POST TRIMESTRALE

GHIZZONI POST TRIMESTRALE

Le discussioni tra UniCredit  e Santander  per la creazione di una piattaforma comune tra le rispettive società di asset management proseguono e la sigla di un accordo è attesa tra fine novembre e inizio dicembre con il closing qualche mese più tardi.      Lo ha detto il Ceo Federico Ghizzoni nella conferenza stampa sui conti trimestrali.      A fine settembre UniCredit e Santander hanno annunciato l'avvio di colloqui con l'obiettivo di creare una società comune nell'asset management tramite l'aggregazione di Pioneer e di Santander Asset Management.     "Continuiamo ad andare avanti. E' un deal complesso anche perché sono coinvolti diversi paesi, quasi 40. La due diligence richiede quindi un certo tempo ma siamo in linea con le aspettative", ha detto Ghizzoni.     Il Ceo ha confermato che si può chiudere "tra fine novembre e inizio dicembre con il closing qualche mese dopo".    Sulla cessione di Uccmb, per la quale sono state avviate negoziazioni esclusive con la cordata Prelios-Fortress  , "le discussioni vanno avanti e domani ci saranno altri incontri", ha detto Ghizzoni. "I due team stanno lavorando intensamente per arrivare a un accordo".   

LA SITUAZIONE DI UCCMB

L'esclusiva scadeva , domenica 9 novembre, mentre il 10 novembre  doveva arrivare l'annuncio dell'offerta finale che permetteva  a Fortress di mettere le mani sulla controllata di Unicredit attiva nella gestione di crediti problematici Uccmb. Il condizionale, però, è d'obbligo: più volte negli ultimi tempi l'operazione è sembrata sul punto di chiudersi e così non è stato. Non a caso, ancora giovedì, a quanto risulta, venditore e compratore, e dunque, da una parte, i rappresentanti della banca guidata da Federico Ghizzoni e, dall'altra, il fondo americano Fortress, si sarebbero incontrati per cercare di chiarire alcuni dettagli della cessione.Stando alle cifre fino a ora circolate, l'operatore statunitense dovrebbe mettere sul piatto in tutto 550 milioni di euro per Uccmb, suddivisi in 300 milioni per la piattaforma di gestione più 250 milioni per un pacchetto di crediti.

Nell’acquisizione di Uccmb, Fortress dovrebbe essere affiancata da Prelios, che si limiterà a farle da partner tecnico occupandosi del 50% dei servizi esterni della controllata di Unicredit

Ghizzoni ha poi spiegato che UniCredit parteciperà alla seconda asta del Tltro della Bce con Bank Austria dopo aver esaurito il plafond sull'Italia a settembre. Si sta valutando se fare ricorso al finanziamento anche su altri paesi come la Germania. Dei 7,75 miliardi presi a settembre, già 3 sono stati erogati a ottobre e altri 2,5 miliardi sono in lavorazione.  E a chi gli chiedeva se il target possa a questo punto essere superato, ha replicato: "Io non lo cambio, è poi compito di chi analizza i risultati trarre le conclusioni". Ciò non significa che il quarto trimestre stia andando male: "Non vedo perché dovrebbe cambiare la tendenza, è un trimestre normale su cui stiamo lavorando", ha spiegato.      La posizione patrimoniale vede un CET1 al 10,4% 'fully loaded'.  

BANZAI HA  PRESENTATO DOMANDA PER QUOTAZIONE

Banzai ha annunciato di aver presentato a Borsa Italiana la domanda di ammissione a quotazione delle proprie azioni ordinarie presso il Mercato Telematico Azionario, segmento STAR

Banzai è il principale operatore nazionale sul mercato italiano dell'e-Commerce e leader nell’editoria verticale online. Fondata da Paolo Ainio, uno dei pionieri di Internet in Italia, oggi conta oltre 440 tra dipendenti e collaboratori e, con ricavi 2013 pari a 153 milioni di euro, è una delle più importanti realtà digitali del paese. Ogni mese, oltre 17 milioni di utenti unici visitano i siti e-Commerce e media di Banzai, che comprendono, tra l’altro, ePRICE, SaldiPrivati, Giallo Zafferano, Pianeta Donna, Studenti, ilPost, SoldiOnline e Liquida.

 

GRAFICAMENTE FTSEMIB

Un primo segnale di ripresa si avrà con la riconquista dei 19.500 punti, ma  dopo aver visto la reazione di ieri ci sembra piu' decisamente  convincente  la riconquista di area 19.800, oltrepassata la quale ci sarà spazio per un test di area 20.000 .Siamo convinti che il nostro mercato è destinato con tutta l'EUROPA  a riprendersi e corposamente ,con livelli di 21500 punti che potrebbero anche essere raggiunti post DRAGHI a dicembre,ma per il momento c'è uno stato latente d'incertezza e di timore ,che potrebbe riportare l'indice anche sul doppio minimo a 17500 prima del grande e definitivo salto.Ma francamente lo scenario piu' probabile in attesa del dato sul PIL di venerdi e dell'INFLAZIONE del 19 novembre ,sara' quello di un trading range 18500/19800.

WALLY nel frattempo nuovi massimi,. I volumi di scambio sono stati bassi a causa della  festività del Veterans Day.

BORSE ASIATICHE

NIKKEI ALTRO GAIN CON 0,43% CONTINUA EFFETTO QE ,BRAVO KURODA

HANG SENG  +0,5%

 

UE/ITALIA

"I progressi dei prossimi mesi nelle riforme sono cruciali" alla Ue per valutare se l'Italia sta facendo il suo dovere per affrontare gli squilibri, ma Bruxelles mette in guardia da "colli di bottiglia istituzionali e barriere nell'attuazione" che rimanderebbero i benefici. Così la Commissione Ue nel rapporto sugli squilibri macroeconomici italiani.Sulle riforme "lo slancio è aumentato ma i progressi sono disomogenei", molte "ancora aspettano la piena approvazione o i decreti attuativi e quindi i risultati restano incerti", e "incertezza significativa" pesa anche sulla spending review."Il piano di privatizzazioni italiano sta subendo ritardi nell'attuazione, oltre all'annuncio del piano di 0,7% del pil all'anno nel 2014-17, confermato dall'aggiornamento del Def, limitate informazioni concrete sono disponibili su quantità di quote, su quali compagnie e secondo quale calendario"."Il debito molto elevato è un peso grande per l'economia italiana, fonte di vulnerabilità nel contesto attuale di inflazione e crescita basse, e tiene a freno la crescita a causa dell'elevata tassazione necessaria per servirlo": si legge nel rapporto Ue.

BORSA USA

I principali indici azionari statunitensi hanno chiuso in leggero rialzo. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,1%, l'S&P 500 lo 0,1% e Nasdaq Composite lo 0,2%. Il Dow Jones e l'S&P 500 hanno chiuso per la quinta seduta di fila a dei nuovi record storici.La seduta è stata molto tranquilla. Non ci sono stati spunti particolari per gli investitori. I volumi di scambio sono stati bassi a causa della  festività del Veterans Day. Le banche e il mercato obbligazionario sono rimasti oggi chiusi.è stato pari a €1,03 miliardi, in linea con i primi nove mesi del 2013.

 

Mediaset

ha comunicato oggi di aver chiuso i primi nove mesi del 2014 in rosso di €46,8 milioni rispetto ai -€27,3 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Il Biscione indica che su questo dato la partecipazione in Digital Plus, ceduta nel corso dell’esercizio, ha contribuito negativamente per €16 milioni.L'Ebit si è attestato a €107,5 milioni, in calo del 2% rispetto ai primi nove mesi del 2013. I ricavi sono rimasti sostanzialmente invariati a €2,38 miliardi. I risultati di Mediaset hanno superato le stime degli analisti.

Banco Popolare

ha comunicato di aver archiviato i primi nove mesi del 2014 con una perdita di €122 milioni rispetto all'utile di €165,4 milioni dell'analogo periodo dello scorso anno.I proventi operativi sono calati del 2,1% a €2,64 miliardi. Gli oneri operativi sono aumentati dello 0,9% a €1,67 miliardi, dopo oneri straordinari per fondo esuberi pari a €67,6 milioni. Il risultato della gestione operativa al netto dell’onere del fondo esuberi

 

ENEL

 

ha annunciato che nei primi nove mesi del 2014 il suo Ebitda è calato del 3% a €11,6 miliardi. A pesare sono stati le variazioni dei tassi di cambio e i mutamenti regolatori in Spagna. L'utile netto ordinario si è attestato a €1,87 miliardi, in calo del 18,9% rispetto all’analogo periodo del 2013. I ricavi sono scesi del 6,5% a circa €54 miliardi.Le vendite di energia elettrica sono calate del 3,5% a 195,9 TWh. Il calo è stato causato essenzialmente dal decremento delle vendite nel mercato nazionale (-3,8 TWh) e in Francia (-3,4 TWh) per effetto della riduzione dei volumi di capacità disponibile. La produzione di energia elettrica è rimasta sostanzialmente stabile a 210,5 TWh. Nei primi nove mesi del 2014 l’energia elettrica trasportata sulle reti di distribuzione di Enel è stata pari a 297,5 TWh, di cui 167,2 TWh in Italia e 130,3 TWh al di fuori dei confini nazionali.L'indebitamento finanziario netto è salito a €44.578 milioni dai €39.706 milioni al 31 dicembre 2013 (+12,3%).Francesco Starace, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel, ha espresso fiducia sul raggiungimento dei target di fine anno in termini di Ebitda e utile netto ordinario. La riduzione del debito continuerà ad essere una priorità per il gruppo. Enel prevede che a fine esercizio l’indebitamento finanziario netto si attesti in un range tra €39 e €40 miliardi.

 

 

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