MERCATO DEBOLE E DIMINUITE STIME CRESCITA

Novembre 4, 2014

BORSAITALIAMERCATO DEBOLE E DIMINUITE STIME CRESCITA

Sulla debolezza ha influito, la notizia che la Commissione europea ha tagliato le stime di crescita del Pil dell''Italia per quest''anno e il prossimo, portandole rispettivamente dal +0,6% al -0,4% e dal +1,2% al +0,6%. Abbassata anche la previsione sulla stima del Pil dell''Eurozona sia per il 2014 (da +1,2% a +0,8%) sia per il 2015 (da +1,7% a +1,1%). Bisogna anche sottolineare, che cio’ che sta succedendo in Giappone e'' abbastanza lontano dai nostri mercati e l''investitore globale, anche quello giapponese, al momento preferisce diversificare su asset americani piuttosto che su quelli europei. Quindi l''effetto di pompaggio di liquidita'' rischia di non avere rilevanza significativa sui mercati europei"Per tale ragione l’effetto KURODA ,oggi non si è fatto sentire.L’investitore medio ha capito che , che l''attivismo delle banche centrali sia scarsamente rilevante per l''economia reale, in particolare in mancanza di certi presupposti politico-istituzionali.Draghi  si trova nella situazione di non poter agire, Gli attriti nei confronti dei falchi della Bce e del sistema politico tedesco sono aumentati nelle ultime settimane e il governatore ha probabilmente bisogno di un ulteriore peggioramento delle aspettative d''inflazione e/o dei dati di crescita economica per riuscire a cementare nuovamente un consenso sufficiente a spingere nuovamente sull''acceleratore". Solo con situazione sempre piu’ allarmante potra’ convincere la BUBA ad intervenire.Con queste premesse, "in mancanza di un cambio di rotta politico-istituzionale o di un rilevante miglioramento dei fondamentali economici ,sarà difficile ripartire ,per tale motivo soltanto un QE ,potrebbe conferire il giusto quantitativo di stimolo per ricreare positivita’ .

Ieri a mercati chiusi l''Autorita'' per l''energia e l''acqua ha precisato che, dopo aver definito le tariffe dello stoccaggio in continuita'' metodologica con le vigenti disposizioni del trasporto, della rigassificazione e della distribuzione, procedera'' ora alla riforma complessiva delle modalita'' di fissazione del tasso di remunerazione in relazione alle variabili esposte a fenomeni esogeni al fattore regolato. Nel comunicato, notano gli analisti di una primaria casa d''affari, "viene precisato come l''Autorita'' procedera'' nel 2015 alla riforma del meccanismo per il calcolo del tasso di remunerazione in relazione alle variabili esogene della formula e quindi non solo il tasso risk free ma anche l''inflazione, a differenza di quanto indicato nel documento sullo stoccaggio pubblicato nel weekend. Si precisa che la riforma varra'' per tutti i settori regolati e dunque e'' ragionevole attendersi che alla fine del 2015 in occasione dell''aggiornamento del costo medio ponderato del capitale questo venga fatto attraverso il ricalcolo non solo del risk free ma anche dell''inflazione, in linea con le attese del mercato fino alla settimana scorsa. Notizia molto positiva, che permette di dare molta piu'' visibilita'' alle nostre stime 2016-2017 di Snam, Terna e delle altre utility esposte ai settori regolati, come Enel e le utility locali".

Con questa news hanno ripreso vigore tutti i titoli che ieri avevano avuto forte negativita’,cominciando proprio da SNAM.Per quanto concerne invece il nostro settore petrolifero,ENI ,nonostante abbia fatto un ‘ottima trimestrale,risente del calo del greggio e delle problematiche ad esso annesse.Ieri il West Texas Intermediate (Wti), la tipologia di petrolio negli USA, è sceso sotto il 78 dollari al barile, dopo che Aramco, la compagnia petrolifera statale dell'Arabia Saudita, ha aggiornato i listini per le sue vendite di greggio con consegna a dicembre.

Aramco ha deciso di tagliare il prezzo al barile delle consegne verso gli USA, mentre ha alzato il costo per gli acquirenti in Asia. La nuova strategia dei produttori sauditi ora è chiara: tenere alta la produzione facendo invece pressione sul prezzo del Wti. Così facendo, Riad vuole impedire che gli Stati Uniti accrescano l'export verso l'Asia (già oggi gli USA estraggono 8,7 milioni di barili di petrolio al giorno, esportandone 400mila e importandone dall'Arabia Saudita appena 609 mila barili).E' probabile, infatti, che molte compagnie americane non saranno in grado di fronteggiare un prolungato periodo con prezzi sotto i 70 dollari al barile e potrebbero presto tagliare gli investimenti per le nuove esplorazioni e produzioni di "shale gas" diminuendo la concorrenza nei confronti dei sauditi.

Di fatto però, anche il Brent, ne ha risentito scivolando sotto gli 84 dollari il barile, sui livelli più bassi dal dicembre 2010.Oggi debacle su ogni fronte dalle BANCHE con INTESA ED UNICREDIT che lasciano sul terreno oltre il 3%,lo stesso per ENI E FINMECCANICA,mentre i titoli che avevano retto maggiormente FIAT E STM perdono soltanto ,si fa per dire ,l’1,5%.CON i mercati europei affossati ed USA che sta perdendo quasi un punto ,non sara’ un agevole compito quello che DRAGHI avra’ giovedi prossimo.

 

CHIUSURA 18934 PUNTI

 

GRAFICAMENTE

LA GRAFICA NON PERDONA ,LA ROTTURA DEI 19000 PUNTI ,RESTA UN BRUTTO SEGNALE E 18700 ULTIMO BALUARDO,POI SARA’ DRAGHI A STABILIRE SE POSSIAMO RIPARTIRE OPPURE AFFONDARE NEGLI ABISSI.

 

SANDRO GOZI AFFARI UE SOTTOSEGRETARIO

Le stime d'autunno della Commissione Ue, che vedono per l'Italia il terzo anno consecutivo di contrazione dell'economia nel 2014 con un -0,4% e una crescita debole il prossimo anno allo 0,6%, sono la conseguenza delle politiche di austerità portate avanti dalla passata Commissione guidata da José Barroso.

E' il commento fatto dal sottosegretario per gli Affari Ue Sandro Gozi ai dati resi noti questa mattina.

"I dati di oggi sono purtroppo una dolorosa conferma di quanto sostenuto con forza dal governo guidato da Matteo Renzi. La mancata crescita è il frutto amaro delle politiche di austerità seguite fino ad oggi dalla Commissione europea uscente", scrive Gozi sul suo profilo su Facebook. L'esponente del governo italiano esorta la Commissione guidata da Jean-Claude Juncker appena insediatasi ad un repentino cambio di linea: "Occorre cambiare registro e porre al centro dell'agenda economica la crescita e le politiche per l'occupazione".

RUMORS

 

Banche, parte la vigilanza unica. controlli anche per gli amministratori?: dopo gli stress test della bce, entra in vigore il single supervisory mechanism, il meccanismo unico di vigilanza che insieme al "meccanismo unico di risoluzione delle crisi" e al "sistema di garanzia dei depositi accentrato" costituirà una delle colonne portanti della nuova unione bancaria europea. secondo la società di consulenza boston consulting group, questo avrà conseguenze importanti per gli istituti di credito. la prima riguarderà il ruolo dei cda delle banche vigilate, che evolverà richiedendo più responsabilità, competenza e capacità di controllo ai consiglieri (repubblica.it)

 

Il 2014 sarà il terzo anno consecutivo di contrazione per l'economia italiana?: secondo la commissione europea, il 2014 sarà il terzo anno consecutivo di contrazione per l'economia italiana. in base a quanto riportato dalle stime d'autunno, i segnali di ripresa non arriveranno fino alla prima parte dell'anno prossimo, quando l'economia del paese godrà del miglioramento della domanda estera(reuters.com)

 

Santander non ha interesse per mps: nessun interesse da parte del colosso bancario spagnolo santander per la banca mps. ad affermarlo è stato lo stesso ceo della banca spagnola, javier marin, che ha detto di non aver avuto contatti in merito a questo. marin ha poi aggiunto che santander potrebbe guardare a opportunità in portogallo (agenzia)

MPS

Ieri sera la holding di investimenti e partecipazioni cinese, NIT Holdings, ha annunciato di essere pronta a investire 10 miliardi di euro nella banca a fronte delle risultanze dei recenti stress test della Bce. L'offerta è stata indirizzata al consiglio di amministrazione della Monte dei Paschi dal managing director di NIT Holding Limited, Perry N.

Hammer, tramite lo studio legale Capecchi.

Un portavoce della banca ha affermato che la società non è al corrente di questa proposta. Una lettera con lo stesso contenuto è stata contemporaneamente notificata anche alla Bce e alla Banca d'Italia, in vista del Cda previsto per mercoledi' 5 novembre.

Obiettivo della proposta e' "la realizzazione di un piano di ristrutturazione complessivo del capitale della Monte dei Paschi, in un'ottica di alleanza sinergica nel lungo periodo".

NIT Holdings - si legge nel comunicato - e' una holding internazionale di investimenti e partecipazioni, con sede a Hong Kong e con operativita' globale. La societa' e' specializzata nella gestione di portafogli e nell'offerta di servizi finanziari indipendenti a clienti e partner internazionali, tra cui soggetti governativi, Paesi in via di sviluppo, fondazioni, Trusts, Ultra High Net Worth Individual e industrie private.

ICBPI ha confermato sul titolo il rating neutral e il prezzo obiettivo a 1,1 euro. Gli analisti evidenziano le ultime novita': il comunicato di ieri mattina ha ufficializzato che il Cda potrebbe approvare "domani un nuovo aumento di capitale a copertura del deficit patrimoniale emerso con il Comprehensive Assessment e Axa, socio della banca con una con il 3,725% del capitale, ha annunciato che aderira' in proporzione alla propria quota. Inoltre, ieri sera si sono diffuse voci di una presunta offerta per 10 mld euro da parte della cinese Nit Holding, che pare faccia capo a Rodolfo Varano di Camerino, che alcuni mesi fa aveva gia' fatto un'offerta a Banca Mps per la sua quota del 26% in Banca Popolare di Spoleto". Tuttavia, l'istituto senese ha comunicato di non aver ricevuto alcuna proposta. Gli esperti spiegano che "al di la' delle fantomatiche offerte cinesi al triplo dell'attuale capitalizzazione di mercato, il titolo restera' fortemente volatile nei prossimi mesi, scontando la nuova richiesta di mezzi freschi ai soci"

 

TELECOM

Ubs ha leggermente modificato le stime su Telecom I. . Nel dettaglio, sul 2014-2016 le previsioni sui ricavi scendono del 2% "per via di un piu' debole Brasile", mentre le attese sull'Ebitda restano "sostanzialmente invariate" e quelle sull'utile netto "migliorano grazie alle minori minority". Il rating sul titolo resta sell con prezzo obiettivo a 0,44 euro; nello scenario peggiore la valutazione di Ubs scende a 0,35 euro, in quello migliore sale a 0,51 euro

Macquarie conferma il rating outperform su Telecom Italia con target price di 1,05 euro per azione in attesa dei conti in agenda per il 7 novembre. Gli esperti stimano ricavi da servizi in calo del 9%, ma in ogni caso continuano a vedere degli scenari vincenti per il gruppo dal consolidamento del mercato senza fili brasiliano e dal recupero dei trend delle attivita' mobili in Italia

 

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