.E questo è un comandamento,uno dei tanti,che chi opera in borsa non dovrebbe mai dimenticare.Come quando tutte le sere i telegiornali vari aprivano i loro servizi unicamente sullo spread e su Unicredit destinata al fallimento.Del differenziale che sta via via assottigliandosi tornando verso la normalità se ne parla,di Unicredit che dall'aumento di capitale ha raddoppiato i suoi corsi un pò meno.Quello che può disorientare il risparmiatore-investitore è proprio il pompaggio mediatico.Di questo rialzo dei mercati,partente dall'inizio dell'anno se ne parla,ma non in modo preoccupante.Intendiamo dire che non sono in essere i presupposti di un'inizio di bolla sugli indici internazionali.Si vedono piuttosto e sono tracce evidenti,i risultati degli interventi delle Banche Centrali,che hanno dato a questo rialzo i connotati di una festa,a cui solo in pochi hanno partecipato.I risparmiatori,i piccoli continuiamo a pensare che siano sostanzialmente fuori dai mercati.Perchè loro,proprio come il grafico qui accanto sono passati dal panico al conforto.L'ottimismo ancora non si è compiuto negli stati d'animo ma sta facendo capolino nell'informazione,siano esse testate giornalistiche o televisive.Ottimismo in borsa fa il paio con il ritorno degli addetti ai lavori sui mercati,che con il tempo grazie alla comunicazione spargono più che realismo un'insano dubbio dei più,e cioè che un grosso rialzo delle borse è alle porte.Di qui sempre come da grafico l'eccitazione (di fare soldi con facilità) che genera brivido,adrenalina.Il passo è breve per l'euforia,picco massimo finale dove le mani forti distribuiscono.E si resta (mai sentito dire questo termine borsistico?) con il classico cerino in mano.Attenzione quindi,perchè indovinare il momento dell'entrata in borsa non è cosa di poco conto.Anzi,il più delle volte è proprio il timing che fa la differenza.