MPSARTE L’ASSEMBLEA PIU’ IMPOORTANTE, SENZA LA MANSI
Mps ha aperto oggi l’assemblea a Siena per approvare il bilancio 2013, chiuso con 1,4 miliardi di perdite, con un azionariato profondamente rivoluzionato e un aumento da 5 miliardi all’orizzonte, dopo la drastica discesa della Fondazione, storico azionista di riferimento, che sarà in assemblea ancora con il 9% in attesa che Bankitalia autorizzi la cessione già annunciata del 6,5% alle societa’ Fintech Advisory e BTG Pactual Europe LLP.
A marcare la grande discontinuità negli assetti proprietari della banca, ci sarà anche l’assenza, inedita per l’assemblea di Siena, del presidente della Fondazione: Antonella Mansi non ci sarà, secondo quanto detto da una fonte vicina all’ente.
Con i due soci Fondazione, che manterrà una quota del 2,5% nella banca senese, ha stretto un patto di sindacato la cui efficacia è subordinata al via della Banca d’Italia. Altro nuovo azionista è BlackRock, che dovrebbe partecipare con il 3,22 dopo aver venduto recentemente azioni, dal 5,7%.
Sullo sfondo di questa assemblea, che vedrà anche la presenza del leader del Movimento 5 stelle Beppe Grillo, l’incombente aumento di capitale alzato sorpresa a 5 miliardi dai 3 annunciati a fine anno e che sarà sottoposto a una nuova assemblea del 20 e 21 maggio.
Mps è tra le 15 banche italiane che stanno facendo l’esercizio europeo della Bce di revisione degli attivi e secondo una fonte che sta seguendo il dossier “per Siena, ma anche per le altre banche italiane, questa AQR è durissima”.
La fonte spiega che è proprio la severità della verifica sui crediti, per i quali viene vagliata la consistenza e il reale valore delle garanzie, ad aver indotto il management ad alzare l’importo dell’aumento, confidando anche sul buon momento di mercato.
Secondo un altra fonte che segue da vicino l’esercizio, “se guardiamo ai numeri, fare un aumento di tre miliardi non sarebbe servito a nulla”.