MPS PIANO DI RISTRUTTURAZIONE IN ATTESA DELL'OK DALLA UE

Ottobre 8, 2013

mpsMPS PIANO DI RISTRUTTURAZIONE IN ATTESA DELL'OK DALLA UE
 
Banca Mps (BMPS.MI) ha approvato il nuovo piano industriale al 2017 che con un aumento da 2,5 miliardi entro il prossimo anno e una riduzione di organico che arriva a circa 8.000 unità al 2017 dovrà ottenere il via libera della Commissione europea per avere il definitivo disco verde ai 4,07 miliardi di prestito ricevuto dal Tesoro coni Monti Bond.
La banca si aspetta che questo lungamente atteso via libera della Ue arriverà entro l'approvazione della prossima trimestrale il 14 novembre.
Il piano indica anche la strada per la richiesta riduzione del portafoglio di titoli di Stato italiani a circa 17 miliardi dai 23 miliardi di valore di mercato attuale, poi limita le retribuzioni dei manager a 500.000 euro e fissa i nuovi target per la terza banca italiana che, con un nuovo management, sta cercando di voltare paginadopo le perdite degli ultimi anni e la pesante inchiesta sull'acquisizione di Antonveneta nel 2008 che ha portato lo scorso anno all'azzeramento del precedente vertice.
Per centrare i nuovi target, uno degli obiettivi più importanti è la riduzione dei costi, in primis quelli del personale. Il piano prevede che a fine 2017 ci saranno 23.100 dipendenti ed erano 31.200 nel 2011. La riduzione avverrà con la dismissione di altre 150 filiali, poi comprende anche l'effetto della dismissionidelle attività non core già individuate e le esternalizzazioni.
La banca ha indicato un nuovo target di utile netto a fine piano di circa 900 milioni di euro quando prevede anche di aver rimborsato interamente al Tesoro i Monti bond.
RESTITUITO GIA' UN MILIARDO LTRO
Inoltre la banca prevede di restituire interamente il prestito Bce Ltro entro il 2017, portandolo al 10% del totale degli attivi.
Nel corso della conference il Cfo Bernardo Mingrone ha detto che la banca ha"già cominciato il rimborso dell'Ltro: in parte, già a dicembre, abbiamo fatto un rimborso di un miliardo", ha detto.
Mingrone ha anche ribadito che a breve termine non ritiene che Mps possa erogare dividendi, mentre ritiene probabile che l'aumento avverrà in opzione ai soci anche se c'è ancora valida una autorizzazione dell'assemblea per una operazione da 1 miliardo riservata a nuovi investitori.
"Sull'aumento abbiamo 1 miliardo già approvato e che potrebbe essere utilizzato inqualsiasi momento e fino a quando non ci sarà una nuova assemblea", ha detto Mingrone,
"Non so se sarà right issue, credo di sì", ha aggiunto.
Se la banca non dovesse riuscire a portare a termine la ricapitalizzazione nei tempi previsti, dovrà convertire i Monti Bond.
"Abbiamo un piano che riteniamo essere credibile e che ci permetterà di aumentare il capitale in breve tempo", ha risposto Mingrone a chi chiedeva se teme che alla fine si arriverà alla nazionalizzazione.
Il titolooggi ha chiuso in forte rialzo, superando in seduta anche 0,23 euro, sulle attese di questo piano e spinto da movimenti speculativi alimentati anche da voci, sempre smentite, di interessi di acquisizione da parte di altre grandi banche.
"Ci sonostati importanti flussi dall'estero di copertura. C'era di nuovo una voce questa mattina su un interesse di Intesa (ISP.MI)", ha detto un trader riferendo dei movimenti rialzisti del titolo. Lo scorso 26 settembre era stato il presidente del Consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo Gian Maria Gros Pietro a smentire le voci circa qualsiasi forma di aggregazione con Mps, definendole "prive di fondamento".

Informazione finanziaria, consigli operativi e suggerimenti sui mercati finanziari
Basta avere paura quando gli altri sono avidi ed essere avidi quando gli altri hanno paura
                                                                                Warren Buffett
Ideato, progettato e realizzato con il ♥ by
Webmaster Roma