NIKKEI:ALTRO RIALZO DI SPESSORE ,EFFETTO QE

Novembre 4, 2014

 

NIKKEI

NIKKEI:ALTRO RIALZO DI SPESSORE ,EFFETTO QE

Anche nella seduta odierna continua l’effetto Kuroda ,la borsa Giapponese mette a segno un nuovo rialzo da capogiro e cosi in due sedute ha realizzato quasi il 10% ,dopo l’annuncio della politica espansiva.sono ripartiti in grande stile gli acquisti, ancora una volta alimentati dalle aspettative che le banche centrali, che condizionano la politica monetaria, siano in grado di far aumentare gli utili delle società e incrementare il loro valore.Il nostro Mariuccio ,per il momento è sempre nella fase “WAIT AND SEE” ma francamente ,dopo aver visto cosa comporta un Quantitative Easing ,non soltanto ipotizzato ,ma effettuato,ne dovrebbe far tesoro.In realtà la paura di DRAGHI oltre alla Germania che mette il freno ad un simile intervento di attuazione delle cosi dette”misure straordinarie”,c’è prprio il timore di creare una bolla speculativa,ma il numero UNO della BCE aveva anche detto che sarebbe stato meglio ,in una situazione cosi delicata per l’Europa ,di deflazione galoppante e crescita zero,”IL FARE,ANCHE SBAGLIANDO , PIUTTOSTO CHE IL NON FARE E DOVERSENE IN SEGUITO PENTIRE.La seduta di giovedi ,da questo punto di vista non ha molto appeal ,non ci si aspetta nulla di nuovo ,ma almeno qualche apertura per Dicembre.
Per quanto riguarda il nostro indice.La debacle di ieri è in gran parte dovuta all’autorità delle utility che ha chiuso i rubinetti dei profitti, SNAM ha avuto la peggio con discesa del 10%,l’Autorità per l’Energia ha pubblicato le nuove linee guida per la gestione delle attività regolate dello stoccaggio di gas: il documento riduce la remunerazione portando il ritorno sulla RAB (Regulated Asset Base) al 6,0% prima delle tasse dal precedente 6,7%. La gestione degli stoccaggi del gas vale il 15% degli attivi di Snam. Il regolatore ha utilizzato per le sue elaborazioni un’inflazione dell’1,5%, un valore molto distante dal valore reale. Gli analisti, a questo punto, temono che anche le prossime revisioni del quadro tariffario possano essere decise sulla base di un’inflazione dell’1,5%, con effetti molto negativi per gli utili delle utility che operano in questi settori. Oggi ,sempre una seduta di attesa ,dove il caso ,MPS la fara’ da padrone,ieri sera , Nit Holdings Limited, una società con sede ad Hong Kong, dice in una nota di avere avanzato a Mps un’offerta del valore di 10 miliardi per “la ristrutturazione del capitale”dell’istituto di Siena . Un portavoce di Mps ha però smentito che la banca abbia ricevuto tale proposta da Nit Holdings.

La presentazione dell’offerta è descritta in un comunicato diffuso per e-mail dall’agenzia italiana di pubbliche relazioni Intercom.
La nota di Intercom dice che l’offerta è stata indirizzata al cda di Mps “tramite lo studio legale Capecchi” e che l’offerta sarebbe stata “contemporaneamente notificata anche alla Bce e alla Banca d’Italia”.Altra attesa,il comportamento di ENI ,dopo l’ennesimo tonfo del PETROLIO,oltre le nostre banche di maggior spessore ed ENEL che tra qualche giorno presentera’ il suo bilancio ,dopo il tonfo di ieri.Se mpre sotto i riflettori la FCA ,dove ogni broker è pronto a sfruttare ogni suo ripiegamento per aumentare le posizioni LONG.
Per quanto concerne il mercato USA ,Secondo gli analisti di Robert W. Baird & Co. le Borse americane “continueranno a segnare nuovi massimi. Tuttavia, non saremmo sorpresi, e ce lo aspettiamo, di vedere un ritracciamento” nel breve periodo. Inoltre, gli esperti evidenziano che sugli attuali livelli l’S&P 500 e’ valutato correttamente e non presenta valutazioni eccessivamente alte. I settori preferiti della casa d’affari restano quello tecnologico e quello dell’Health Care.
BORSA USA
I principali indici azionari statunitensi hanno chiuso poco mossi e contrastati. Il Dow Jones e l’S&P 500 hanno perso circa lo 0,1%, il Nasdaq Composite ha guadagnato lo 0,2%.
Dopo il rally delle due precedenti sedute è scattata qualche presa di beneficio. Molti investitori non hanno voluto correre rischi in vista degli importanti appuntamenti in programma nei prossimi giorni. Già domani l’esito delle elezioni di metà mandato potrebbe avere un significativo impatto su Wall Street.
Il forte aumento dell’indice ISM manifatturiero ad ottobre ha confermato che l’economia statunitense si sta rafforzando. I dati arrivati dalla Cina e dall’Europa sono stati però tutt’altro che positivi. Il settore cinese dei servizi è sceso ai minimi da nove mesi. L’attività manifatturiera ha registrato nella zona euro una ripresa inferiore alle attese dagli economisti.

GRAFICAMENTE

LA SEDUTA DI IERI HA RIPORTATO LE QUOTAZIONI SOTTO 19500 ,IL SEGNALE NON E’ OVVIAMENTE POSITIVO ,MA SOLTANTO LA ROTTURA DEI 19000 METTEREBBE A REPENTAGLIO IL MOVIMENTO PARTITO DA 17500 PUNTI ,PER ORA SIAMO IN FASE LATERALE RIBASSISTA ,MA GIA LA SEDUTA ODIERNA CON GIAPPONE IN GRANDE SPOLVERO POTREBBE RIPORTARE UN PO’ D’OSSIGENO,MA SOLTANTO GIOVEDI CON RIUNIONE BCE AVREMO UN QUADRO PIU’ CHIARO SE CI SARANNO I PRESUPPOSTI PER RIPARTIRE O MENO .PER ORA FLAT
Legge stabilità
La legge di Stabilità realizza “una significativa riduzione” del cuneo fiscale sul lavoro e finanzia “riforme potenzialmente importanti” nel campo dell’istruzione e del mercato del lavoro.
La Banca d’Italia promuove la prima manovra firmata da Matteo Renzi e ribadisce che il rinvio al 2017 del pareggio strutturale di bilancio “può contribuire ad evitare il rischio di una spirale recessiva”.
Lo scenario macroeconomico del governo, che prevede un lento ritorno alla crescita a partire dal prossimo anno, è “condivisibile e in linea con le valutazioni dei principali previsori pur se soggetto a rischi”, dice alla Camera Luigi Federico Signorini, vice direttore generale di Via Nazionale.
L’aumento della volatilità sui mercati osservato di recente “non altera il giudizio, ma conferma questi rischi”.

Pur apprezzandone la composizione, Signorini mostra prudenza quando si tratta di valutare l’impatto che la manovra può avere nello stimolare l ’economia italiana. “Sarà cruciale l’effetto sulla fiducia di famiglie e imprese
FABBISOGNO SETTORE STATALE OTTOBRE A 8,5 MLD DA 12 MLD OTT 2013, GEN-OTT A 77,1 MLD DA 88,4 MLD GEN-OTT 2013-TESORO

PETROLIO

Ultime notizie: Il prezzo del petrolio ha chiuso in deciso ribasso. Il future sul WTI con scadenza dicembre ha perso al NYMEX il 2,2% a $78,78 al barile. Era dal giugno del 2012 che il WTI non chiudeva al di sotto di $79 al barile.Il calo del Brent è stato più moderato. Il future con scadenza dicembre ha perso all’ICE l’1,3% a $84,78 al barile.L’Arabia Saudita, il maggiore produttore al mondo di greggio, ha di nuovo tagliato i suoi prezzi per gli USA allo scopo di preservare le sue quota di mercato nell’America settentrionale.
A pesare sul prezzo del petrolio è stato inoltre l’ulteriore apprezzamento del dollaro. Il Dollar Index, l’indice che misura il valore del biglietto verde in relazione al paniere delle altre principali valute, è salito fino a 87,41 punti da 87,09 punti di venerdì scorso. Un dollaro più forte è un fattore negativo per le materie prime denominate in dollari, come il petrolio, perchè le rende più care per chi possiede altre divise.
MPS
La compagnia assicurativa francese Axa, azionista di Montepaschi con il 3,725% del capitale, in seguito all’annuncio di un nuovo aumento di capitale, ha comunicato ad Afp che parteciperà all’operazione.

Stamattina è intervenuta SocGen, tagliando il target price a 0,50 euro da 0,95 euro, con un giudizio Sell.

Ieri la banca ha annunciato che il deficit di capitale da 2,1 miliardi di euro evidenziato nel corso dei recenti stress test condotti dall’Autorità Bancaria Europea, sarà coperto integralmente con un aumento di capitale.

La conversione anticipata dei Monti Bond in azioni, ” non è allo studio”, si legge nel comunicato.
La banca ha anche smentito “qualsiasi altra ipotesi che veda il Ministero dell’Economia e delle Finanze intervenire nella forma di nuovi aiuti di Stato”.

Le operazioni di rafforzamento, che potrebbero prevedere anche cessioni, saranno discusse dal Consiglio di Amministrazione che si riunisce nella giornata di mercoledì 5 novembre, ” in anticipo rispetto al termine ultimo del 10 novembre previsto dalle Autorità”
In ottobre il titolo ha perso il 40%.

FCA
Sempre dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Adage Capital Management ha ritoccato al rialzo la posizione corta su Fiat Chrysler Automobiles portandola dallo 0,9% allo 0,93%. La segnalazione è datata 31 ottobre.

MONCLEAR

A pesare è un’inchiesta di “Report”. Il programma mandato in onda ieri sera su Rai3 ha denunciato il grave maltrattamento degli animali durante la raccolta delle piume per i famosi piumini di Moncler. Gli investitori temono che la pubblicità negativa possa condurre ad un calo delle vendite della compagnia.
Moncler ha reagito all’inchiesta di “Report” e comunicato oggi che tutte le piume che utilizza provengono da fornitori altamente qualificati che aderiscono ai principi dell’ente europeo EDFA (European Down and Feather Association), e che sono obbligati contrattualmente a garantire il rispetto dei principi a tutela degli animali, come riportato dal suo codice etico.
Tali fornitori – sottolinea Moncler – sono ad oggi situati in Italia, Francia e Nord America. “Non sussiste quindi alcun legame con le immagini forti mandate in onda riferite a allevatori, fornitori o aziende che operano in maniera impropria o illegale, e che sono state associate in maniera del tutto strumentale a Moncler”.
Per quanto riguarda le cifre menzionate nel servizio, Moncler osserva che queste prendono in considerazione solo una piccola parte del costo complessivo del prodotto e sono del tutto inattendibili e fuorvianti.
L’azienda conclude la nota indicando di aver dato mandato ai propri legali di tutelarsi in tutte le sedi opportune.
INTESA
Intesa Sanpaolo ha costituito l’unità di business Capital Light Bank, nata con l’obiettivo di estrarre valore dalle attività non core e liberare risorse al servizio della crescita, come preannunciato a fine marzo con la presentazione del piano 2014-2017.

Lo dice una nota aggiungendo che la business unit, la cui responsabilità è affidata a Giovanni Gilli, gestirà la riduzione di un significativo stock di attivi non funzionale al core business della banca, tra cui in particolare crediti non performing, immobili di cui si è rimpossessata, unità di business in dismissione, partecipazioni gestite in ottica di cessione e tipologie di portafogli di attività non rispondenti alle linee di sviluppo previste dal piano d’impresa.

Le competenze specialistiche concentrate all’interno della nuova unità di business permetteranno inoltre alla CLB di fungere da service per le altre strutture del gruppo, con particolare riguardo a specifiche aree di attività come il recupero crediti e la gestione di asset costituiti a garanzia.

 

 

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