UN NOTEVOLE RIMBALZO ED OKKIO ALLA FED PER DOMANI
L”attenzione ora ritorna sulle decisioni della Fed che saranno comunicate al mercato domani sera. Considerando l”andamento del mercato americano nell”ultimo periodo, alcuni analisti non credono che domani la Federal Reserve sorprendera” i mercati con un atteggiamento piu” accomodante del solito.
Per quanto concerne la seduta delle banche che hanno avuto la bocciatura dalla BCE , riguardo MPS,Qualcuno la compra dopo le indiscrezioni secondo cui la banca potrebbe rivedere il pagamento dei Monti Bond anche se difficilmente la Ue non lo permettera’. Altri scommettono sui possibili scenari di M&A che si potrebbero prospettare: bisogna comunque vedere chi e’ disposto ad acquistare una banca con un deficit di capitale di circa 2 mld euro”.Per CARIGE, si esprimono gli analisti di FIDENTIS, Che hanno confermato sul titolo la raccomandazione buy e il range di valutazione a 0,2-0,21 euro evidenziando le indiscrezioni di stampa secondo cui la banca dopo il fallimento dell’Aqr e dello stress test potrebbe essere preda di altri istituti. Gli analisti escludono operazioni di M&A con “campioni non nazionali” mentre tecnicamente sarebbe piu’ fattibile un’unione con Intesa Sanpaolo/Unicredit o anche con Ubi B. o B.Popolare. Dal momento che “Carige e’ basata a Genova potremmo considerare piu’ favorevoli opzioni di M&A con una banca che ha sede a Milano o a Torino che renderebbe l’integrazione piu’ semplice da un punto di vista logistico”, spiegano gli analisti.
Oggi brutta tegola su SAIPEM,La guidance 2014 sull”Ebit e” stata posizionata nella parte bassa del range, a 600 mln euro, un valore inferiore al consenso posto a 660 mln. Inoltre, il debito ora e” visto a 4,7 mld dai precedenti 4,2-4,5 mld e il dato al 30 settembre a 5,1 mld e” piu” alto delle stime” Il tutto ha portato una perdita del 10% sul titolo e la sua sospensione.Oggi egregia seduta per TELECOM, ENEL E FIAT,INTESA, mentre ENI tra i petroliferi e’ riuscita nonostante la brutta trimestrale di SAIPEM ha chiudere con +2%,in grande spolvero MEDIOBANCA dopo l’annuncio dei conti e della possibilita’ di aumentare il dividendo ,mentre delusione tra le banche per UNICREDIT proprio sulle parole di GHIZZONI che ha dato un “NO” SECCO ALLA DISTRIBUZIONE DI PROVENTI STRAORDINARI SOTTO FORMA DI DIVIDENDI MA PREFERISCE REINVESTIRE NELLA BANCA.RENZI NEL FRATTEMPO RISPONDE SULLE VOCI DI VOTO ANTICIPATO
“No. Si vota nel 2018″. Così il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, alla domanda del settimanale “Oggi” sulle voci di un ritorno alle urne nel 2015.Poi ribadisce in merito alle aspettative del nostro Paese “La nostra corsa la dobbiamo fare sulla Germania, sul gruppo di testa, e non sul fanalino di coda.
Vedo un futuro all’altezza della nostra ambizione”
CHIUSURA 19476 PUNTI
RUMORS
Lloyds
diventa banca digitale e manda a casa 9mila persone: la lloyds banking group ha confermato ufficialmente le indiscrezioni dei giorni scorsi annunciando 9mila licenziamenti e la chiusura di 150 filiali nei prossimi tre anni. la ragione principale è il graduale passaggio dei clienti a operazioni bancarie online. non a caso l’istituto britannico ha deciso di investire 1 miliardo di sterline in tecnologie digitale nei prossimi tre anni (repubblica.it)
Svizzera,
se hai l’auto ti tolgono gli aiuti sociali: in svizzera il canton zurigo ha deciso di togliere l’assegno di assistenza- circa 1600 euro mensili- a chi possiede un auto. il provvedimento nasce dalla necessità di colpire chi si beneficia degli aiuti di stato senza averne davvero bisogno. dura la protesta di socialisti e verdi che vedono in questa misura una pesante discriminazione “perché – è stata la loro obiezione- prendere di mira l’auto e non lo smartphone, il computer o le vacanze?”. la maggioranza è però convinta che ci siano troppi abusi, soprattutto da parte di stranieri che vivono alle spalle dello stato (agenzia)
BORSA USA
Il Dipartimento del Commercio ha comunicato oggi che gli ordini di beni durevoli (Durable Goods Orders) sono calati negli USA a settembre dell’1,3%. Gli economisti avevano previsto una crescita dello 0,6%.Il dato di agosto è stato rivisto leggermente al rialzo, da -18,4% a -18,3%.Escluso il settore dei trasporti gli ordini di beni durevoli sono calati a settembre dello 0,2%. Gli esperti avevano atteso una crescita dello 0,5%.
INDICE CASE
I prezzi delle case sono aumentati negli USA per il ventisettesimo mese consecutivo, nonostante ciò sono rimasti del 16% sotto il picco raggiunto nel 2006.L’indice S&P/Case-Shiller Composite-20 HPI (Home Price Index), che misura l’andamento dei prezzi delle case unifamiliari nelle 20 principali degli USA, è aumentato ad agosto, da anno ad anno, del 5,6%. Si è trattato del più basso aumento dal novembre del 2012. Gli economisti avevano atteso un aumento del 5,5%, dopo il +6,7% di luglio.Tra le principali città statunitensi Miami ha registrato il più forte aumento dei prezzi delle case su base annua (+10,5%), seguita da Las Vegas (+10,1%) e San Francisco (+9%). Cleveland è stata di nuovo il fanalino di coda con un aumento di solo lo 0,8%. A New York i prezzi delle case sono aumentati del 3,1%.
Rispetto al mese precedente i prezzi delle case sono aumentati negli USA ad agosto dello 0,2%.
CONFERENCE BOARD
Il Conference Board ha comunicato oggi che il suo indice che misura la fiducia dei consumatori (Consumer Confidence Index) è aumentato ad ottobre a 94,5 punti. Si tratta del più alto livello dall’ottobre del 2007. Gli economisti avevano atteso 87,2 punti
Il dato di settembre è stato rivisto al rialzo, da 86 a 89 punti.
Il sottoindice relativo alle aspettative è salito questo mese, rispetto a settembre, da 86,4 a 95 punti.
Il sottoindice relativo alla situazione attuale è sceso da 93,7 a 93 punti
MPS
Mediobanca Securities (neutral, Tp 1,15 euro) evidenzia le indiscrezioni di stampa secondo cui la banca a fronte della carenza di capitale emersa dall’esito dell’esame della Bce di 2,11 mld euro potrebbe rinviare il rimborso dei Monti Bond, cedere asset come ad esempio Consum.it, emettere bond At1 per 830 mln euro e cedere sportelli. Per quanto riguarda il rinvio del rimborso dei Monti Bond, gli esperti spiegano che il deficit di capitale di potrebbe ridurre a 1,35 mld euro da 2,11 mld euro. La cessione di asset come Consum.it, proseguono gli esperti, “secondo i nostri calcoli potrebbe aggiungere 35 punti base al Core Equity Tier 1. Vendendo poi il comparto leasing e factoring il gruppo potrebbe incrementare di altri 30 punti base il Core Equity Tier 1 riducendo il deficit di 400 mln euro”. Quindi, tramite questi interventi la carenza di capitale si troverebbe circa a 900 mln euro. Infine, secondo gli analisti ci potrebbe essere l’emissione di particolari obbligazioni (AT1) al massimo per 830 mln euro. Tuttavia, “i nostri calcoli assumono il successo delle cessioni che potrebbe non essere semplice nell’attuale contesto macroeconomico”, conclude MB
MEDIOBANCA
Mediobanca
ha riportato nel primo trimestre dell’esercizio fiscale 2014-2015 che si è concluso al 30 settembre un utile netto di 160 milioni di euro dai 170 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso in calo esclusivamente, spiega una nota, per l’assenza di utili da cessione (80 milioni a settembre 2013). Il dato è superiore alle attese degli analisti interpellati da Bloomberg ferme a 130,3 milioni di euro. I ricavi sono cresciuti del 25% a 525 milioni di euro rispetto ad un anno fa. Alla crescita contribuiscono le commissioni nette (pressoché raddoppiate da 84 milioni a 147 milioni),la ripresa del trading (da 3 milioni a 56 milioni) e la tenuta del margine di interesse (a 267 milioni). Il risultato delle attività bancarie è triplicato a 107 milioni dai 34 milioni di settembre 2013.
FINMECCANICA
Il titolo paga le indiscrezioni sui tempi per la vendita di Ansaldo Breda. Le offerte vincolanti dovranno essere presentate entro il 10 novembre; si tratta quindi di un altro piccolo slittamento a causa, secondo le voci, delle verifiche sui contratti per il rischio di potenziali penali sui contratti in corso di esecuzione. Gli analisti di Mediobanca Securities non credono che, anche in caso di penali, i potenziali compratori vadano via ma semplicemente potrebbero ridurre il prezzo offerto. Gli esperti, quindi, alla fine ritengono che ci siano possibilita’ che l’azienda debba accettare una negativa valutazione per Breda e probabilmente debba garantire il mantenimento di una quota di minoranza come garanzia per il Governo e i compratori. Rating neutral e Tp di 7,8 euro per azione confermati.
TELECOM
L’operatore russo di tlc Vimpelcom, che in Italia controlla Wind, ha comunicato ufficialmente di non essere riuscito a creare una joint venture al 50-50 in Italia. Secondo Reuters l’operazione ipotizzata era l’integrazione fra Wind e 3Italia.
Secondo il quotidiano Vedomosti, Vimpelcom puntava a mantenere il controllo operativo, mentre H3G, che controlla 3 Italia, avrebbe voluto il controllo della governance
Notizia negativa per il settore delle tlc in Italia, in quanto il consolidamento avrebbe portato beneficio a tutti gli operatori, anche se in parte il mercato mobile rispetto all’anno scorso ha già visto una diminuzione della competizione e un incremento delle tariffe.
Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Arrowgrass Capital Partners ha incrementato la posizione corta su Telecom Italia, portandola dallo 0,49% allo 0,52%. La segnalazione è datata 27 ottobre.
Saipem
ha annunciato oggi che nel terzo trimestre del 2014 il suo utile netto è calato del 25% a €76 milioni. Gli analisti avevano previsto €85 milioni. Saipem osserva che il “deterioramento delle condizioni di mercato ha rallentato la risoluzione dei contratti a bassa marginalità e reso più sfidante l’esecuzione dei nuovi progetti”. A pesare sono stati inoltre “alcuni problemi operativi quali l’incidente durante l’esecuzione del progetto P55, un periodo di stand-by per lo Scarabeo 5 e il prolungarsi della pausa di manutenzione dello Scarabeo 7″.
L’Ebit si è attestato a €150 milioni, in calo del 29% rispetto al terzo trimestre del 2013. I ricavi sono aumentati dell’1,9% a €3,5 miliardi
Nel corso del terzo trimestre del 2014 Saipem ha acquisito nuovi ordini per un totale di €1.856 milioni, in crescita del 36,5% rispetto ai €1.360 milioni nel corrispondente periodo del 2013.Il portafoglio ordini ammontava alla fine di settembre a €22.562 milioni (12.408milioni di euro nell’Engineering & Construction Offshore, €5.725 milioni nell’Engineering & Construction Onshore, €4.429 milioni nel Drilling), di cui €2.586 milioni da realizzarsi nel 2014.L’indebitamento finanziario netto ammontava alla fine del terzo trimestre a €5.130 milioni, con un incremento di €370 milioni rispetto al 31 dicembre 2013, in linea con la posizione a fine dello scorso giugno.
Saipem ha rivisto quasi l’intera guidance per il 2014. L’Ebit è ora atteso a €600 milioni rispetto alla precedente forchetta di €600 – €700 milioni, mentre l’utile dovrebbe attestarsi a €280 milioni da €280 – €330 milioni previsti precedentemente. La guidance relativa al debito netto è stata rivista da €4,2 – €4,5 miliardi a €4,7 miliardi. L’obiettivo sui ricavi è stato confermato a circa €13 miliardi..