La borsa Usa ha chiuso ieri in ribasso per la 6° sessione di fila, estendendo la peggior striscia perdente dal mese di agosto del 2011. Nel frattempo, gli analisti che propendono per le vendite stanno aumentando le loro aspettative per un altro ciclo di allentamento quantitativo (quantitative easing), mentre rivedono ancora verso il basso le previsioni sul PIL da oltre il 2% a 1,90%. La spesa dei consumatori sta continuando a sostenere l'economia pur di fronte alle perdite di posti di lavoro, visto che gli orari più lunghi contribuiscono a redditi più alti. Gli indici azionari si sono mantenuti più bassi su tutta la linea, guidati da un calo -0,75% del Dow Jones Industrial Average. L'S&P 500 è sceso dello 0,67%, mentre il Nasdaq è sceso di un più moderato 0,39%. Il complesso energetico è stato più debole su tutta la linea ieri, guidato da una perdita dello 0,73% del prezzo del gas naturale, seguito da una caduta dei prezzi del greggio, visto che le scorte continuano ad aumentare. L'oro è ancora bloccato saldamente sotto il livello di 1600 dollari e l'argento è sceso sotto il livello principale di 30 dollari.