OCSE :ITALIA DEVE AUMENTARE RISORSE PER SOSTENERE IL LAVORO
Per arrivare a una riduzione delle diseguaglianze nei redditi, all’Italia servono nuove riforme mirate a ridurre il dualismo del mercato del lavoro – in particolare la messa a punto di una rete di ammortizzatori sociali universali – e a migliorare l’educazione professionale e i programmi di formazione.
Lo scrive l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico nell’ultimo rapporto dal titolo ‘Going forGrowth’, presentato al G20 di Sydney.
L’analisi arriva per l’Italia in un momento in cui le misure per il rilancio dell’occupazione sono al centro del dibattito politico dopo la presentazione del ‘Job Act’ di Matteo Renzi, incaricato di formare il nuovo governo. L’Ocse inserisce l’Italia tra i Paesi chiamati ad affrontare “importanti sfide legate a un’elevata disoccupazione strutturale e alla competitività”, insieme a Grecia, Portogallo, Slovenia e Spagna.
Secondo gli ultimi dati Istat, relativi al mese di dicembre, il tasso di disoccupazione in Italia viaggia al 12,7%, sui massimi dalla fine degli anni Settanta.
ITALIA DEVE AUMENTARE RISORSE PER POLITICHE SOSTEGNO LAVORO
Nel rapporto l’Ocse presenta una scheda in cui vengono identificate per ciascuno dei Paesi le priorità di azione, mettendo in evidenza, da un lato le raccomandazioni e, dall’altro, le misure già attuate nel corso degli ultimi due anni.
Nel caso dell’Italia, ancora da mettere a punto sono un “aumento delle risorse da destinare a politiche di sostegno nella ricerca di lavoro”, un “miglior monitoraggio e valutazione del sistema dei centri per l’impiego”, un “rafforzamento dell’educazione e del tirocinio professionale” e una “maggiore efficienza dell’educazione universitaria”.
L’Ocse riconosce, invece, che negli ultimi due anni siano state approvate misure per accorciare la durata delle controversie sul lavoro, ridurre le barriere in entrata in tutti i settori e alleggerire il cuneo fiscale; il rapporto ribadisce tuttavia la necessità di proseguire su questa strada.
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