”
Nonostante sostenga che i fondamentali siano intatti, Goldman aggiunge che il mercato necessita di un catalizzatore, e che “sta diventando chiaro che le aspettative di mercato al momento al ribasso necessitano che la situazione in Europa e negli Stati Uniti peggiori affinché si abbia un rialzo evidente della richiesta.”
“Metà giugno sarà un momento chiave per il prezzo dell’oro” si legge ancora nella nota, “perché si terranno il meeting del FOMC il 19-20 (l’FOMC è il principale organismo di politica monetaria della Federal Reserve, ndt), il summit europeo il 28-29 giugno la cui agenda sarà il patto di crescita e, se la Grecia non forma adesso una coalizione, nuove elezioni il 17 giugno.”
Jeffrey Currie, head of commodities research per Goldman, è scettico rispetto al ruolo del dollaro come porto sicuro.
“Ad inizio 2009 suggerimmo che l’oro avrebbe assunto il ruolo di valuta di emergenza, sostituendo il dollaro per via del crescente rischio di default nazionale e della svalutazione della moneta.”
“È ancora presto, e il dollaro in questo momento non è ancora in grado di riprendersi tale status.”
Diverse investment banks, tra cui UBS e Bank of America Merrill Lynch, hanno tagliato le previsioni sul prezzo dell’oro rispetto a quelle date ad inizio anno.
Barclays ha ridotto le previsioni giovedì, riducendo il prezzo medio del 2012 a $1716 all’oncia.
“Anche se i dati macro rimangono favorevoli, l’oro ha avuto un andamento simile ad atri asset rischiosi senza quindi differenziarsi come asset sicuro,” ha considerato Suki Cooper di Barclays.
L’oracolo di Omaha, al secolo Warren Buffett, nel frattempo continua ad affermare la propria avversità per l’oro. L’ultima occasione è stata l’assemblea annuale della Berkshire Hathaway.