Naturalmente, la crescita trainata dalle esportazioni è solo uno dei fattori da prendere in considerazione per un paese. La parte più controintuitiva dell’analisi dice che gli oneri finanziari per i paesi periferici scenderebbero, in particolare per Grecia, Portogallo e Irlanda, perché la possibilità di stampare moneta potrebbe rassicurare i mercati sulla minore probabilità di un default.
Woo dice che se l’uscita dall’euro fosse ordinata, gli investitori potrebbero rapidamente perdonare l’Italia, anche se riducesse il valore dei loro titoli di stato Italiani. Egli cita il caso della Russia, che dichiarò default sul debito sovrano nel 1998 e un anno dopo aveva uno dei mercati azionari con i migliori risultati al mondo. “Il mercato ha una memoria molto corta. Se fai le giuste politiche, e ci sono opportunità per gli investitori di fare soldi, al mercato non importa granché” dice Woo.Paesi indebitati come l’Italia avrebbero dei benefici anche dal ridenominare i loro debiti in valute locali di minor valore. Questo, naturalmente, presuppone che l’Italia possa semplicemente dichiarare che 100 euro di titoli di debito ora valgono100 lire. Questo modo “può non portare automaticamente ad un default,” dicono gli autori, perché la legge locale che regola l’emissione del debito sovrano concede ai governi una più ampia libertà di ristrutturare i loro obblighi, senza innescare un default.
Ma se l’Italia ha un incentivo relativamente debole a rimanere nell’euro, la Germania potrebbe corromperla per rimanere, dal momento che la Germania soffrirebbe di una uscita Italiana? Qui Vamvakidis e Woo si rivolgono alla teoria dei giochi, lo strumento del processo decisionale sviluppato da giganti come John von Neumann e John Nash, “A Beautiful Mind”. Essi concludono che l’Italia avrebbe un incentivo ad uscire anche dopo che la Germania pagasse una tangente. Sapendolo, la Germania non pagherà mai la tangente come prima cosa, non volendo buttare via i soldi.
E questa è la sostanza: “L’Italia ha più incentivi della Grecia a uscire volontariamente dalla zona euro, a nostro avviso, mentre sarà più costoso per la Germania mantenere l’Italia all’interno. Ciò significa che l’Italia potrebbe essere ancora più riluttante della Grecia ad accettare dure condizioni per rimanere.”
Se tutto questo è vero, la zona euro potrebbe disgregarsi molto più bruscamente di quanto ci si possa immaginare.