Petrolio up per la tensione con l'Iran?

Febbraio 21, 2012

Nel 2011 l'Iran ha venduto 500.000 barili al giorno, circa il 20% delle sue esportazioni, all'Unione europea. Ieri, il ministro del petrolio iraniano da Teheran ha annunciato la sospensione della vendita di petrolio ad aziende britanniche e francesi, dopo che nelle scorse settimane l'Ue ha approvato l'embargo sulle esportazioni petrolifere iraniane, che sarà pienamente operativo dal prossimo 1 luglio. Per la Francia e l'Inghilterra sono solo misure simboliche mentre per altri Paesi tra i quali l'Italia, dopo le problematiche con il petrolio libico dell'anno scorso, le difficoltà di approvvigionamento dovrebbero acuirsi

Noi consumatori potremmo vedere ulteriormente aumentare il prezzo della benzina e con esso un'ulteriore fiammata inflazionistica, dopo lo sciopero di inizio anno e l'emergenza neve della scorsa settimana
Ora analizzando il grafico, il prezzo del petrolio si sta mantenendo su livelli elevati, senza trovare né la forza di rompere a rialzo (aumentando la crisi in Medio oriente) oppure a ribasso (visti i pessimi dati recessivi specie nell'area euro).
I dati del COT non riescono a chiarire quale tendenza prenderà l'oro nero, i Commercial stanno cercando di edggiare le loro posizioni tenendosi aperte entrambe le opzioni.
Sono settimane decisive quindi per i diversi mercati, azioni e commodities potrebbero avere un movimento direzionale importante, anche se questa volta potrebbe essere in direzione opposta. Azioni down, commodities up specie oro e petrolio che potrebbero approfittare dell'aumentare della tensione mediorientale.

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